“Mad Men”: 10 film che hanno influenzato la serie tv

In occasione del debutto su AMC della settima e ultima stagione di 'Mad Men', il creatore della serie, Matthew Weiner, svela 10 film che lo hanno ispirato

“Mad Men”: 10 film che hanno influenzato la serie tv

L’ultima stagione di “Mad Men”

MAD MEN è una pluripremiata serie tv che, dal 2007 al 2015, ha affascinato il pubblico di tutto il mondo con una sapiente caratterizzazione dei personaggi e uno sviluppo narrativo mai banale, supportato da una ricostruzione d’ambiente impeccabilmente vintage che ha saputo riportare in auge l’estetica dei ruggenti anni ’60 a stelle e strisce, raccontando in maniera inedita un momento critico della storia americana.

10 film che hanno influenzato “Mad Men”

Matthew Weiner, creatore e co-produttore della serie tv, ha reso nota una lista di 10 film che hanno influenzato MAD MEN e la cui visione è stata suggerita ai membri della crew che ha operato dietro le quinte dello show.
Grazie al sito Gothamist.com possiamo riportarvi i commenti di Matthew Weiner ai film che hanno esercitato una grande influenza su MAD MEN. Cliccate sulle locandine, per aprire le schede-film di NientePopcorn.it, scoprire trame, cast, voti e commenti [Aggiornamento del 4 luglio 2020] e vedere se esistono piattaforme e siti di streaming legale dove reperirli. Basta un click sul logo del vostro servizio video on demand preferito, per atterrare direttamente sulla piattaforma scelta e vedere il film selezionato [Fine aggiornamento].

  • L'appartamento
    8.4/10 183 voti
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    “L’appartamento” (1960) di Billy Wilder

    “Lo vidi per la prima volta quando frequentavo la scuola di cinematografia e fui colpito dalla sua scrittura dinamica e dalla natura passiva del suo protagonista, quel C.C.Baxter interpretato da Jack Lemmon. È certamente una storia di quei tempi, profondamente radicata a Manhattan dove uomini apparentemente “normali” sanno essere senza scrupoli, e questo film catturò completamente la mia immaginazione per la sua rappresentazione degli uffici e delle dinamiche sessuali a quel tempo. Fonde divertimento e pathos con naturalezza”.

  • Intrigo internazionale
    8.0/10 281 voti
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    “Intrigo internazionale” (1959) di Alfred Hitchcock

    “Questo film ha influenzato in maniera determinante la scrittura della puntata pilota della serie, perché è stato girato a New York, più o meno nel periodo in cui è ambientato il primo episodio. Benché il risultato sia particolarmente stilizzato e non fosse nostro desiderio imitarlo semplicemente, abbiamo avvertito il sentimento del tempo, affine alla nostra mentalità artistica. Ho studiato approfonditamente il film alla scuola di cinema e ho assorbito molto dell’impostazione “uomo ordinario in circostanze straordinarie”. Faccio notare che Cary Grant interpreta un agente pubblicitario di nome Roger costretto ad assumere l’identità di un altro uomo”.

  • Velluto blu
    7.4/10 358 voti
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    “Velluto blu” (1987) di David Lynch

    “Particolarmente originale per l’epoca, questo film ebbe un impatto non qualificabile per la mia generazione. Lo vidi quando stavo terminando il college e lo affrontai presto alla scuola di cinema. Non confinabile in un genere, VELLUTO BLU si muove, scena per scena, da un mistero legato ad un omicidio, tipico del cinema noir, alla commedia nera, per arrivare ad una vera e propria storia di formazione. Con ricchezza stilistica e complessità psicologica, celebra l’orrore della mondanità ed è saturo di riferimenti ad un contesto anni ’50 kitsch ed ironico. Questo incredibile approccio ha segnato gran parte degli anni Ottanta ed è diventato un’ispirazione per MAD MEN e ci ha consentito di rivedere la nostra percezione mitizzata di quel periodo”.

  • La donna che visse due volte
    8.3/10 574 voti
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    “La donna che visse due volte” (1958) di Alfred Hitchcock

    Benché aspramente criticato alla sua uscita, ora viene considerato da molti il miglior film mai realizzato. Non l’avevo mai visto prima di iniziare a girare la serie tv, ma finalmente ho avuto occasione di vederlo durante una pausa dopo la realizzazione della prima stagione. Sono stato sopraffatto dalla sua bellezza, dal suo mistero e dai suoi dettagli ossessivi.
    Ricordo che guardavo le inquadrature realizzate con la macchina dolly sui capelli di Kim Novak e pensavo: “Questo è esattamente ciò che voglio provare a fare”. LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE ti fa sentire come se stessi osservando il sogno di qualcun altro“.

  • Donne facili
    6.7/10 3 voti
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    “Donne facili” (1960) di Claude Chabrol

    “Vidi questo film per la prima volta alla scuola di cinema e decisi di condividerlo con la crew per aiutare a definire il contesto dell’episodio pilota, perché è stato girato per le strade di Parigi, con pochi fronzoli, nel periodo storico esatto che stavamo provando a ricreare. Gli aspetti tematici del film sono stati molto preziosi, perché parla della vita quotidiana di quattro donne lavoratrici ed annoiate che si astraggono dalla realtà attraverso romantiche fantasie“.

  • I giganti uccidono
    7.0/10 1 voti
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    “I giganti uccidono” (1956) di Fielder Cook

    “Ho visto questo film quando ero un ragazzino un giorno in cui ero rimasta a casa da scuola; originariamente, era stato scritto e prodotto per la tv nel 1955. Rod Serling ha creato una storia di passione ambientata in un ufficio caratterizzata da un riuscito colpo di scena che non ho mai dimenticato. L’abbiamo usato spesso nella serie per creare l’atmosfera di un vero ufficio e per vedere come virtù ed ambizione possono scontrarsi quando la generazione più anziana deve confrontarsi con un’umanità condizionata da uno spietato senso degli affari“.

  • Tre donne per uno scapolo
    8.0/10 1 voti
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    “Tre donne per uno scapolo” (1964) di Delbert Mann

    “Imbattendomi in questo film, ho trovato la spinta giusta per scrivere finalmente l’episodio pilota. Sono stato catturato da questo film mainstream prodotto ad Hollywood che riflette un atteggiamento rilassato nei confronti del sesso, un dettaglio che mi sembrava impensabile, rapportato ai miei preconcetti su quel periodo storico. Con il suo protagonista frivolo e disincantato, prudentemente ingenuo, il film racconta una storia di corruzione morale e di doppiezza usando i toni di una commedia brillante. Quando vidi Glenn Ford tentare di cambiare il suo atteggiamento prendendosi le proprie responsabilità nei riguardi della storia d’amore senza senso in cui si era imbarcato, in una Manhattan particolarmente glamour, trovai la spinta giusta per avviare la serie”.

  • La notte dello scapolo
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    “La notte dello scapolo” (1957) di Delbert Mann

    “Scritto e prodotto originariamente per la tv nel 1953, questo film riunisce lo sceneggiatore Paddy Chayefsky e il regista Delbert Mann, e riflette lo spensierato realizmo della loro precedente collaborazione, il film MARTY – VITA DI UN TIMIDO (1955), premiato con l’Oscar. Lo “scapolo tentennante” era uno stereotipo del cinema dell’epoca, ma questo film smonta poeticamente i cliché del cameratismo maschile e mette in scena sia il tema della fedeltà che della solitudine con disincanto“.

  • Donne in cerca d'amore
    7.5/10 2 voti
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    “Donne in cerca d’amore” (1959) di Jean Negulesco

    “Stilizzazione estrema del bestseller “Il meglio della vita” pubblicato nel 1958 da Rona Jaffe, con un cast stellare, questo film è diventato uno dei titoli di riferimento dell’episodio pilota di MAD MEN. Benché abbia sempre percepito che si tratta di una messinscena particolarmente glamour, estremamente melodrammatica, è innegabile che la storia sia un’ottima rappresentazione delle donne lavoratrici nella New York dell’epoca. Il lavoro in ufficio, le complicazioni sentimentali e le situazioni di vita quotidiana sono innegabilmente realistiche. Come molti film popolari del tempo, ha contribuito a definire i nostri personaggi.

  • Tempo di guerra, tempo d'amore
    8.0/10 1 voti
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    “Tempo di guerra, tempo d’amore” (1964) di Arthur Hiller

    “Ho visto questo film per la prima volta alla scuola di cinema e fui subito rapito dai dialoghi ironici e ricchi di ritmo confezionati da Paddy Chayefsky, nonché dal suo atteggiamento anti-bellico, nondimeno scioccante perché davvero raro in quel contesto storico. Il ritratto fatto da James Garner di Charlie, un giovane e frivolo sciupafemmine che inizialmente ha rinunciato alla propria umanità ma che viene quasi costretto all’eroismo, ha influenzato il nostro tentativo di ricreare la mentalità maschile della metà del Novecento e la relazione esistente tra essa e l’assurdità dell’esistenza”.

[Nella foto, parte del cast di MAD MEN in una foto promozionale della settima serie]

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