IL DEBUTTO DI AMMANITI IN TV: ARRIVA “IL MIRACOLO”
Prepariamoci al debutto di una nuova serie tv italiana. I primi due episodi de IL MIRACOLO andranno in onda martedì 8 maggio, in prima visione, su Sky Atlantic HD e su Sky Cinema Uno, a partire dalle 21:15.
Il telefilm è stato creato dallo scrittore italiano Niccolò Ammaniti, Premio Strega 2007 con il romanzo Come Dio comanda, da cui Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film (2008).
Dopo alcune esperienze cinematografiche nelle vesti di sceneggiatore e una prova come regista di documentari (THE GOOD LIFE, 2014), Ammaniti si è dedicato per la prima volta anche alla regia televisiva. Dietro la macchina da presa, è stato affiancato da Francesco Munzi (ANIME NERE, 2014) e Lucio Pellegrini (LA VITA FACILE, 2011).
Ammaniti compare anche fra gli sceneggiatori della serie, insieme a Francesca Manieri (VELOCE COME IL VENTO, 2016), Francesca Marciano (IO NON HO PAURA, 2003), Giacomo Burzi (S.B.: IO LO CONOSCEVO BENE, 2012) e Stefano Bises (GOMORRA).
La serie originale Sky è stata prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside, in coproduzione con Arte e Kwai.
UN EVENTO MISTERIOSO, IN UN’ITALIA ALTERNATIVA
La traccia narrativa de IL MIRACOLO si sviluppa nell’arco di otto giorni e otto puntate ed è ambientata in una realtà immediatemente prossima e alternativa, potremmo dire distopica, se non incorressimo nel rischio di incasellare la nuova serie tv in un filone a cui, probabilmente, non appartiene affatto.
L’Italia si prepara a un referendum che potrebbe decretare l’uscita del Paese dall’Unione Europea. Intanto, un gruppo di agenti di polizia impegnato in un blitz all’interno di un covo di un boss della ‘ndrangheta rinviene una statuetta della Madonna che piange lacrime di sangue. Come e perché un’anonima statuina di plastica del peso di due chili e mezzo inizia a versare nove litri di sangue all’ora?
Da quel momento, la vita di tutte le persone legate al misterioso e inspiegabile evento cambia in maniera radicale e irreversibile.
LA FORZA DEL SANGUE
Religione, Fede, potere. IL MIRACOLO sembra pronto a toccare argomenti particolarmente complessi in maniera inedita per la tv italiana. In una recente intervista alla rivista Vanity Fair, Ammaniti ha provato a spiegare le scelte narrative de IL MIRACOLO e l’importanza di un elemento emblematico come il sangue. “Sono sempre stato un appassionato dello splatter, dell’horror, di Stephen King, del soprannaturale. Ma quello era un sangue che faceva ridere. Per la prima volta, ho sentito che la macchina da presa poteva esprimere meglio quello che avevo in testa, dare più forza a quel sangue”.
“IL MIRACOLO”: IL TRAILER
Qualche giorno fa, Sky ha distribuito il primo trailer ufficiale della serie tv:
IL CAST DE “IL MIRACOLO”
Nel cast de IL MIRACOLO, figurano Guido Caprino nel ruolo del premier italiano Fabrizio Pietromarchi, Elena Lietti nei panni della moglie Sole, una donna scontenta e alcolizzata, e la biologa Sandra, interpretata da Alba Rohrwacher, divisa fra la professione e l’accudimento della madre malata.
- Guido Caprino
- Alba Rohrwacher
- Elena Lietti
UNA SERIE TV RIVOLTA A UN PUBBLICO INTERNAZIONALE
IL MIRACOLO è stato appena presentato in concorso all’ultima edizione di Séries Mania (27 aprile – 5 maggio 2018), il prestigioso festival internazionale di Lille Hauts-de-France dedicato alle serie tv. In questa sede, IL MIRACOLO ha vinto due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria, presieduta da Chris Brancato, fra i creatori di NARCOS, e il premio al miglior attore, Tommaso Ragno (IO E TE, 2012), interprete di un personaggio particolarmente ambiguo, il prete Marcello, dipendente dal sesso e dal gioco d’azzardo.
Commentando il felice risultato, Mario Gianani, produttore Wildside, ha sottolineato gli obiettivi di ampio respiro della serie tv: “Sin dall’inizio, l’obiettivo di Niccolò Ammaniti e di noi produttori era di parlare a un pubblico internazionale. È un piacere e un onore lavorare con Niccolò la cui sensibilità e capacità immaginifica lo rendono tra i narratori più interessanti nel panorama del grande racconto seriale mondiale”.
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Ho visto i primi due episodi di questa nuova produzione tv e, a parte qualche perplessità iniziale, mi incuriosisce molto. Qualcun altro sta seguendo questa serie tv? Prime impressioni?
Sto seguendo puntualmente la serie, di settimana in settimana: mi ha davvero incuriosita.
Ormai, mancano solo due episodi alla conclusione e non riesco davvero a immaginare come possa concludersi.
A parer mio, le prime 4 puntate sono costruite molto bene: l’escalation narrativa è molto ben calibrata e i personaggi sono altrettanto ben definiti.
Confesso che gli episodi 5 e 6 hanno esaurito un po’ la carica propulsiva iniziale: laddove mi aspettavo una deflagrazione, c’è stata una flessione, una specie di acquiescenza che spero sia solo il preludio a qualcosa di davvero inaspettato in vista dell’epilogo.
Il cast di attori mi piace molto. Caprino mi aveva colpito già nella versione italiana di In Treatment. Non conoscevo Tommaso Ragno e il ruolo affidatogli sembra calzargli bene. La Rohrwacher mi sembra sempre molto brava, recita con misura, con tanti sguardi e molti silenzi. Mi piace molto anche la prova di Sergio Albelli, un affatto banale generale dell’esercito. Sorpresa anche per Elena Lietti nei panni della first lady italiana: sarà il trucco, ma ha occhi malinconici e una bocca che sembra un taglio nel viso diafano. Insomma, bel casting. Ah, e belle scelte musicali.
Resta da vedere come si concluderà la storia (se si concluderà…).
Il finale di stagione mi è piaciuto davvero: incarna esattamente lo spirito pulp e atipico del progetto 🙂
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