“House of Cards”, la serie Netflix che ha costruito il successo della piattaforma

La serie tv Netflix House of Cards con Kevin Spacey ha cambiato la storia della tv: Netflix iniziava ufficialmente a competere con le altre case di produzione.

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“House of Cards”, la serie Netflix che ha costruito il successo della piattaforma

“House of Cards”, la serie tv Netflix originale che ha cambiato la storia della tv

L’1 febbraio 2013, su Netflix, veniva pubblicata la prima stagione di HOUSE OF CARDS – GLI INTRIGHI DEL POTERE (2013-2018), una delle serie tv più famose prodotte dall’arcinota piattaforma di streaming.
La serie Netflix conquistò velocemente il pubblico di tutto il mondo. HOUSE OF CARDS diventò un fenomeno televisivo di massa. Anzi, vi diciamo di più.
HOUSE OF CARDS ha contribuito in modo fondamentale al definitivo successo di Netflix.
A tutti gli effetti, HOUSE OF CARDS è stata la prima serie originale Netflix, commissionata appositamente dalla piattaforma agli studi MRC, e, in quanto a primati, batte LILYHAMMER. Prodotta dal 2012 al 2014, la serie con Steven Van Zandt è stata la prima a portare il marchio Netflix, ma è una produzione danese acquisita dalla piattaforma.
Anche in virtù di queste sue caratteristiche, HOUSE OF CARDS è a pieno titolo una pietra miliare della serialità televisiva. Con questo telefilm, Netflix ha iniziato ufficialmente a insidiare il dominio di emittenti televisive come HBO, regina delle serie tv di successo mondiale, e, oltre che come piattaforma di contenuti video on demand, pianificava di affermarsi sul mercato anche come casa di produzione.
All’epoca, Netflix Italia non esisteva ancora e le prime 3 stagioni del telefilm furono trasmesse in anteprima nazionale sul canale Sky Atlantic del pacchetto Sky, con cadenza settimanale, a partire dal 9 aprile 2014. Ma era solo questione di tempo. Dal 2015, con l’arrivo di Netflix nel nostro Paese, tutti gli episodi di HOUSE OF CARDS sono stati pubblicati anche sul catalogo Netflix Italia, dopo il passaggio su Sky.
Cominciavamo ad abituarci a un nuovo tipo di fruizione dei contenuti seriali: vedere tutto e subito. Il binge watching iniziava ad affermarsi nelle abitudini dei telespettatori italiani.

La storia di “House of Cards”: ascesa e caduta del regno di Frank Underwood

“La democrazia è così sopravvalutata”: una celebre battuta pronunciata nel corso della seconda stagione della serie raccoglie in sé tutto il cinismo e la spregiudicatezza del personaggio protagonista, Frank Underwood, incarnato da un Kevin Spacey all’apice della sua carriera artistica.
Ma lo scandalo giudiziario che ha travolto Spacey, nel 2017, si è ripercosso sulla produzione della serie tv e ha contribuito a compromettere il successo planetario di HOUSE OF CARDS che, a lungo, era stato sancito dai favori della critica e da molti premi di settore.
Per chi c’era e per chi non ha idea di quale sia stato l’impatto di HOUSE OF CARDS sulla cultura pop, proviamo a fare un riassunto della storia e dell’evoluzione di questa serie tv. Ovviamente, attenzione agli spoiler.

  • House of Cards
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    Significato del titolo, trama e personaggi di “House of Cards – Gli intrighi del potere”

    Creata da Beau Willimon, la serie tv statunitense HOUSE OF CARDS si basa sull’omonima miniserie tv britannica (1990), prodotta dalla BBC e ambientata negli anni in cui, nella realtà, era in carica il governo di Margaret Thatcher.
    In entrambi i casi, il titolo si traduce in italiano come castello di carte, una efficace rappresentazione figurata dei fragili equilibri su cui si basa la struttura politica che fa da cornice all’intera vicenda.
    La trama di HOUSE OF CARDS si svolge ai nostri giorni, nelle stanze del Campidoglio di Washington, sede della Presidenza degli Stati Uniti. Si tratta di fiction, perciò i personaggi della serie tv e i fatti che racconta non hanno corrispondenza diretta nella realtà.
    Frank Underwood (Kevin Spacey) è un uomo dal lungo curriculum politico, un Democratico eletto nella Carolina del Sud, capogruppo di maggioranza alla Camera dei rappresentanti (la “camera bassa” del Congresso degli Stati Uniti, che è composto anche dalla “camera alta”, cioè il Senato).
    Frank è stanco della vita parlamentare: è un individuo dalle grande ambizioni, alla pari della moglie Claire (Robin Wright), dirigente di un ente no-profit, ed è certo di ottenere il ruolo di segretario di Stato dal nuovo Presidente, Garrett Walker (Michel Gill).
    Nonostante le promesse di Walker, però, Underwood si vede soffiare l’ambìta carica da un collega. Il neo presidente ritiene che, con la sua esperienza decennale, Underwood sia l’uomo giusto per lavorare in Parlamento.
    Irritato e frustrato, Frank decide di vendicarsi di tutti coloro i quali gli hanno impedito di scalare i vertici della Casa Bianca. Aiutato da Claire, coadiuvato nel “lavoro sporco” dall’assistente e capo di gabinetto Doug Stamper (Michael Kelly) e dalla rampante reporter priva di scrupoli Zoe Barnes (Kate Mara), Underwood architetta una serie di complicati intrighi e delitti e tesse una rete diplomatica a proprio vantaggio.
    Sesso, soldi, potere. Abile a destreggiarsi fra i complicati e delicati meccanismi del Campidoglio e delle sue leggi, scritte e tacite, Frank Underwood è un diabolico deus ex machina che, forte della furia della propria vendetta, matura un solo obiettivo: la Presidenza degli Stati Uniti, a qualunque costo.
    Ma, a un certo punto, in corrispondenza della quinta stagione della serie tv, la realtà si insinua nella trama di HOUSE OF CARDS e lo scandalo giudiziario che travolge Kevin Spacey ne influenza sviluppi narrativi e produttivi.

Le conseguenze dello scandalo che ha coinvolto Kevin Spacey

L’affaire Spacey è iniziato in pieno #MeToo, il movimento di denuncia di molestie e abusi sessuali nato nel 2017 nel mondo dello spettacolo statunitense in seguito alle accuse nei confronti del produttore Harvey Weinstein da parte di molte attrici e personalità dello showbiz internazionale.
Nel 2017, Kevin Spacey è stato accusato di molestie sessuali da un collega attore, Anthony Rapp. I fatti denunciati risalgono al 1986, quando Rapp era minorenne e Spacey aveva 26 anni. In seguito, altre persone hanno imputato a Spacey comportamenti inappropriati di natura sessuale e molestie. Fra di loro, c’erano anche alcuni membri della troupe di HOUSE OF CARDS.
Finora, Spacey è stato assolto dalle accuse che gli ha rivolto Rapp e altri casi in cui l’attore era coinvolto sono stati archiviati, tra il 2019 e il 2022.
Attualmente, su Spacey, gravano almeno altre 4 accuse di molestie sessuali avvenute in Inghilterra (dove l’attore ricopriva il ruolo di direttore artistico del teatro Old Vic di Londra), fra il 2005 e il 2013. Il relativo processo si svolgerà nel luglio 2023, a Londra.
Nel frattempo, la carriera artistica di Spacey si è interrotta.
Dal momento in cui sono trapelate le accuse di Rapp, l’attore ha lavorato in un solo film, L’UOMO CHE DISEGNÒ DIO, diretto e interpretato da Franco Nero e presentato al Torino Film Festival 2022.
Uno degli effetti più eclatanti delle accuse mosse all’attore è stata la cancellazione di Spacey dal film TUTTI I SOLDI DEL MONDO di Ridley Scott (All the Money in the World), avvenuta nel novembre 2017.
Il film di Scott, in cui a Kevin Spacey era stato affidato il ruolo del miliardario statunitense J. Paul Getty, era pronto per essere distribuito nelle sale di tutto il mondo. Eppure, alla luce dello scandalo che aveva coinvolto l’attore, Spacey venne sostituito in tutte le scene in cui compariva.
In alcuni casi, la presenza di Spacey venne eliminata grazie alla tecnologia digitale. In alternativa, le scene furono girate di nuovo. Al suo posto, Scott inserì l’attore Christopher Plummer che, proprio grazie a questa interpretazione, ottenne la sua ultima nomination agli Oscar. A 88 anni, Plummer (scomparso nel 2021) è stato l’attore più anziano a ricevere una candidatura ai premi Oscar.

Perché la serie tv Netflix “House of Cards” è stata cancellata?

Alla fine di ottobre 2017, dopo la cancellazione del film biografico GORE, in cui Kevin Spacey avrebbe dovuto interpretare lo scrittore e sceneggiatore Gore Vidal, Netflix annunciò che HOUSE OF CARDS 6 sarebbe stata l’ultima stagione della serie tv.
Lo scandalo giudiziario in cui era coinvolto l’attore si stava riversando sulla serie Netflix di cui Spacey era il cardine narrativo (e co-produttore!).
Il 3 novembre, Spacey venne licenziato da Netflix. Gli 8 episodi dell’ultima stagione di HOUSE OF CARDS, senza Spacey/Underwood nel cast, è stata pubblicata sul catalogo Netflix un anno dopo, il 2 novembre 2018.
Nella sesta stagione della serie tv, Frank (che è diventato Presidente degli Stati Uniti nel corso della terza stagione) è completamente assente. HOUSE OF CARDS 5 si chiude con una scena emblematica.
Claire Underwood entra nello Studio Ovale, l’ufficio del Presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca. Appropriandosi di una “capacità” che, nel resto della serie, è una prerogativa di Frank, Claire sfonda la quarta parete e annuncia al pubblico che è arrivato il suo turno.
In HOUSE OF CARDS 6, Claire Underwood è la prima Presidente donna degli Stati Uniti. L’assenza di Spacey viene giustificata dalla sopraggiunta morte di Frank Underwood per mano di Doug Stamper.
Tolta l’interpretazione di Robin Wright, in termini di resa artistica e gradimento del pubblico, l’ultima stagione di HOUSE OF CARDS è stata un insuccesso, per Netflix.
Nel tentativo di motivare la scomparsa del protagonista e riempire il vuoto lasciato da un villain di notevole spessore, la trama è in forte affanno.
Ma la conclusione ingloriosa di questa serie tv non è imputabile solo alla pur significativa epurazione di Spacey. Dopo le prime due folgoranti stagioni, infatti, HOUSE OF CARDS aveva già esaurito il suo slancio.

Il cast di “House of Cards”

Nel corso delle 6 stagioni della serie tv Netflix, molti altri attori famosi (o che sarebbero diventati tali a breve) sono entrati a far parte del cast di HOUSE OF CARDS.
Per esempio, nel ruolo della prostituta Rachel che compare dalla prima alla terza stagione, ricordiamo Rachel Brosnahan che, di lì a poco, avrebbe impersonato LA FANTASTICA SIGNORA MAISEL nell’omonima serie tv Amazon (2017-2023).
Nella prima stagione, Corey Stoll è il deputato Peter Russo, galoppino e vittima di Frank Underwood.
L’attore Mahershala Ali ha interpretato Remy Danton (capo dell’ufficio stampa di Underwood), fino alla quarta stagione. Nel frattempo, Ali ha vinto due premi Oscar come non protagonista, con i film MOONLIGHT, nel 2017, e GREEN BOOK, nel 2019).
Nella quarta e nella quinta stagione, Neve Campbell è LeeAnn Harvey, una collaboratrice di Claire Underwood.
In HOUSE OF CARDS 6, a Diane Lane e Greg Kinnear sono stati affidati i ruoli dei fratelli Annette e Bill Shepherd, amici d’infanzia di Claire diventati pericolosi nemici intenzionati a ucciderla.

David Fincher e “House of Cards”

Il regista, sceneggiatore e produttore statunitense David Fincher ha avuto un ruolo fondamentale nella storia di HOUSE OF CARDS.
Tra i registi più famosi del cinema americano contemporaneo e pluricandidato ai premi Oscar per la miglior regia (con i film IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON, nel 2009,  THE SOCIAL NETWORK, 2011, e MANK, 2021), Fincher ha co-prodotto tutte le stagioni di HOUSE OF CARDS.
Inoltre, ha diretto i primi due episodi della serie tv (grazie al primo, ha vinto un Emmy 2014 come miglior regista di una serie tv drammatica) e, di fatto, ha dato una precisa impronta estetica al telefilm.
Colori lividi incentrati su una definita palette cromatica e la precisione asettica delle scenografie, uniti a una profonda ma mai didascalica descrizione psicologica dei personaggi, sono tratti tipici della produzione artistica di Fincher e hanno fatto del Campidoglio statunitense una vasca piena di squali assetati di sangue.

I premi vinti dalla serie Netflix “House of Cards”

HOUSE OF CARDS ha vinto premi prestigiosi e ha ottenuto oltre 200 candidature complessive a eventi dedicati alla televisione.
Tra i riconoscimenti più importanti, ricordiamo 7 Emmy Awards e i Golden Globe di Robin Wright e Kevin Spacey, migliori attori in una serie drammatica, rispettivamente nel 2014 e nel 2015.
Kevin Spacey è stato premiato come miglior attore drammatico anche dallo Screen Actors Guild Awards (il sindacato degli attori americani), nel 2015 e nel 2016.
Nel 2014, l’American Film Institute (AFI) ha eletto HOUSE OF CARDS programma tv dell’anno, definendolo “un monumento alla vendetta” capace di rivelare “il ventre grottesco e profondamente cinico del sistema politico americano”.
Anche in Italia, HOUSE OF CARDS ha ricevuto dei riconoscimenti. Il doppiatore storico di Spacey, Roberto Pedicini, è stato premiato in due occasioni al Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra e, grazie al suo lavoro su Frank Underwood, ha ricevuto il Leggio d’Oro 2016 per la miglior voce tv.

Dove vedere “House of Cards” in streaming

Attualmente, HOUSE OF CARDS non è disponibile sul catalogo Netflix Italia, anche se si tratta di una produzione originale. Talvolta, infatti, capita che Netflix elimini alcuni contenuti originali dai cataloghi di vari Paesi.
In questo momento, ci risulta che varie stagioni della serie tv sono disponibili per l’acquisto sulle piattaforme di streaming legale Chili, Microsoft e Rakuten.
Cliccate sulla locandina della serie tv presente nell’articolo o su questo link, per accedere alla scheda di NientePopcorn.it e scoprire su quali piattaforme di streaming legale è disponibile, oltre a trama, cast, voti e commenti.
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Altre fonti consultate

House of Cards Wiki.
IMDB.

[Nella foto principale: Kevin Spacey alias FRank Underwood in una foto promozionale di HOUSE OF CARDS. Photo Credit: Netflix].

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