“Adrian”, la serie evento di Adriano Celentano
In questi giorni, sulle reti Mediaset, è in rotazione un nuovo spot che, a qualche mese di distanza dal primo lancio ufficiale, avvenuto a luglio 2018, annuncia la messa in onda di ADRIAN – LA SERIE EVENTO di Adriano Celentano.
Benché la produzione del progetto televisivo sia in cantiere da diversi anni (circa 7), non si conoscono molti dettagli di questo prodotto Mediaset nato da un’idea del famoso cantante e attore italiano, noto anche come il molleggiato.
Quando andrà in onda “Adrian”?
Finora, sappiamo che ADRIAN sarà uno show televisivo in 9 puntate composto da una serie tv animata e da uno spettacolo in diretta.
I nuovi spot riferiscono che andrà in onda in prima serata su Canale 5, a gennaio 2019, ma la data precisa di messa in onda non è stata ancora resa nota.
In compenso, il doppio cd della colonna sonora di ADRIAN sarà disponibile dal 25 gennaio nei negozi (anche in vinile) e sulle piattaforme digitali.
[Aggiornamento del 14 gennaio 2019]
Stando a quanto riportato sul sito ufficiale della serie tv e sulla guida tv Mediaset, ADRIAN andrà in onda su Canale 5 a partire dal 21 e 22 gennaio, alle 21:25 circa.
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“Adrian”: serie tv + spettacolo in diretta
ADRIAN è una serie ideata, scritta e diretta da Adriano Celentano.
La parte animata dello show ADRIAN è stata affidata a Milo Manara, autore dei disegni e di quelle che vengono definite iconografie.
Le musiche originali sono state composte dal premio Oscar Nicola Piovani.
Lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami (scomparso nel 2013) ha collaborato ai testi, a cui hanno lavorato anche alcuni allievi della Scuola Holden di Alessandro Baricco.
L’animazione della serie tv è stata affidata a più di 1000 animatori dislocati in luoghi diversi, in Europa, Africa e Asia.
Lo spettacolo in diretta, di cui non si conosce ancora nessun dettaglio, tantomeno la presenza in carne e ossa di Celentano, andrà in onda dal Teatro Camploy di Verona.
La trama della serie evento “Adrian”
La serie tv ADRIAN è ambientata in un futuro non meglio precisato. Il mondo è controllato da un potere corrotto che impone all’umanità la più completa omologazione.
Adrian è un orologiaio che si oppone allo status quo, confidando in un mondo dominato da libertà e bellezza.
Nel corso del suo svolgimento, ADRIAN affronterà alcuni dei temi che Celentano tratta da molti anni in canzoni, film e spettacoli tv: ambiente, politica, consumismo, violenza di genere.
Dai teaser mostrati finora, emergono alcuni elementi biografici della vita di Celentano confluiti nella serie tv. Fra questi, per esempio, ci sono il fatto che, in passato, il cantante ha lavorato come orologiaio, proprio come il protagonista del cartone animato, e che Adrian vive nella celebre via Gluck.
I protagonisti e i doppiatori di “Adrian”
Il sito ufficiale di ADRIAN, online dal 6 gennaio 2019 (giorno dell’81mo compleanno di Celentano), è avaro di notizie precise sul restante cast di personaggi e relativi doppiatori.
Nella sezione dedicata a questo argomento, per ora compaiono solo il protagonista, Adrian (doppiato da Adriano Celentano) e Gilda, una donna mora già vista in uno dei teaser mostrati finora che ricorda una giovane Claudia Mori, moglie di Celentano dal 1964.
Proprio la Mori ha dichiarato che da ADRIAN non bisogna aspettarsi i famosi monologhi di Celentano: “L’Adriano di oggi assomiglia ad Adrian. C’è anche molta avventura, è un cartone spettacolare e molto realistico grazie ai disegni di Manara”.
Guardando i teaser, abbiamo colto anche le voci di Massimo Lodolo e Pasquale Anselmo, che doppiano due personaggi che, dall’aspetto, sembrano agenti privati.
I trailer di “Adrian”
Il primo trailer di ADRIAN è stato distribuito nel 2017:
I nuovi trailer della serie tv di Celentano sono andati in onda sui canali del circuito Mediaset a partire dal 20 dicembre e, attualmente, sono disponibili sul sito ufficiale della serie tv.
Qui, per esempio, ne trovate uno.
[Fonti: Il mondo di Adriano; TV Sorrisi e Canzoni]
Gli ultimi episodi di “Adrian” slittano in autunno
[Aggiornamento del 26 febbraio 2019]
Dopo aver sospeso per qualche settimana la messa in onda regolare dello show a partire dai primi giorni di febbraio, per via di problemi di salute di Celentano, Mediaset interrompe la programmazione di ADRIAN.
Gli ultimi 5 episodi della serie tv di e con Adriano Celentano andranno in onda in autunno, a settembre/ottobre.
In una nota congiunta di Mediaset e Clan diffusa nelle scorse ore, si esplicita che: “Il giorno esatto di messa in onda sarà comunicato successivamente. Come da originario sviluppo del programma che vedeva l’aumento progressivo della presenza di Adriano Celentano, quest’ultimo sarà presente in scena in tutte le restanti cinque puntate previste”.
La prima puntata del cartone animato ADRIAN aveva conquistato il 19% di share (circa 4 milioni e mezzo di telespettatori). L’ultima puntata, andata in onda il 4 febbraio, è scesa a valori compresi tra l’8,9% e il 7,7%.
[Fine aggiornamento]
Lo show di Celentano cambia titolo
[Aggiornamento del 5 luglio 2019]
Nel corso della presentazione dei palinsesti 2019-2020, Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato Mediaset, ha annunciato che gli ultimi 5 episodi dello show di Celentano andranno in onda con un nuovo titolo. Non più ADRIAN, ma ADRIANO.
[Fine aggiornamento]
Indice dei contenuti dell'articolo
- 1 “Adrian”, la serie evento di Adriano Celentano
- 2 Quando andrà in onda “Adrian”?
- 3 “Adrian”: serie tv + spettacolo in diretta
- 4 La trama della serie evento “Adrian”
- 5 I protagonisti e i doppiatori di “Adrian”
- 6 I trailer di “Adrian”
- 7 Gli ultimi episodi di “Adrian” slittano in autunno
- 8 Lo show di Celentano cambia titolo
Dunque, mi sono cimentata nella visione del primo episodio di questo progetto tv. Nota: sono una grande fan del Celentano cantante, non esattamente di quello televisivo, né di quello messianico.
Soprassiedo sull’intro, Aspettando Adrian, uno spettacolo dal vivo della durata di circa 35 minuti, in puro stile televisivo Celentano, con le solite cupe scenografie “apocalittiche” e tavolo da osteria, interventi surreali di Nino Frassica e Natalino Balasso e apparizione di Celentano con standing ovation del pubblico. Alla fine, mi pare di aver capito che questo inserto live è utile più che altro per procrastinare l’inizio della sezione animata del programma almeno alle 22, orario in cui nudi e affini sono tollerati dal garante. Il cartoon, infatti, offre seni femminili scoperti, scene di varia violenza (nel primo episodio, c’è anche un’esplicita aggressione sessuale) e concept a tema erotico in inconfondibile stile Manara.
La serie tv animata è un oggetto indefinibile. Guardando la prima puntata, ho provato imbarazzo, incredulità e ammirazione.
Imbarazzo: sembra di vedere quel pastrocchio di Joan Lui in versione animata. A distanza di quasi 35 anni, Celentano suona ancora la stessa solfa moralista senza spostarsi di un millimetro, appoggiandosi sempre alla stessa estetica da fine millennio.
Incredulità: non sono in grado di quantificare i denari e le energie spese per realizzare un prodotto di questo stantio tenore retorico (che, pur parlando di argomenti di attualità, come il controllo mediatico delle masse e la mobilità sostenibile, sembra vecchio di 50 anni) e, come ogni volta che Celentano arriva in tv con i suoi programmi, mi stupisco del credito che gli viene concesso. Sono portata a pensare che se, investiti in altra maniera, con un supervisore meno accentratore ed egoriferito di Celentano (basti pensare che si firma autore della bibbia letteraria della serie! Bibbia letteraria, non sceneggiatura…), questi elementi avrebbero potuto inseminare e generare un progetto più “sensato”, meglio organizzato, più solido e meno naïf. I dialoghi sono desolanti, le situazioni sfiorano sensualmente il ridicolo. I disegni e le animazioni alternano momenti di evidente bellezza (la caratterizzazione manariana di Adrian è fantastica) ad altri capaci di generare puro sconforto: oltre alla mancanza generale di tridimensionalità, ricordo una casetta disegnata in Paint protagonista di una lunga sequenza che ancora mi fa sanguinare gli occhi.
Ammirazione: Celentano ha 81 anni, eppure è l’unico, in questo momento, in Italia, ad aver avuto la coraggiosa idea di: a) investire in un lungo progetto animato “per adulti”; b) proporre un cartone animato originale in prima serata su un canale generalista.
Benché ne condivida gli assunti di fondo, la morale di fondo dei suoi messaggi ecologisti e pacifisti è particolarmente stantia e (così come lui la esprime) non mi piace. Ma, forte di un consenso diffuso che sembra spazzare via ogni biasimo, non ha il timore di esprimerla e lo fa restando fedele a una linea tracciata decenni orsono.
Le canzoni di Celentano usate mi piacciono un bé. La sequenza in cui si esibisce sul palco cantando I Want To Know (brano del ’76) è desolante dal punto di vista della messinscena (saranno stati spesi tanti soldi, ma i limiti tecnici restano comunque evidenti), eppure funziona: basta la voce (cantante) di Celentano a giustificare anche una simile bambinata . E, per me, è un vero mistero della Fede.
Nel complesso (e con presunzione, visto che esprimo un giudizio dopo un solo episodio), boccio Adrian, ma non posso dire di non aver apprezzato i concept di Manara e di non essere rimasta colpita dal coraggio di Celentano e dalle potenzialità (perché ci sono!) del suo progetto.
Onestamente non avevo molte aspettative, anzi non davo a questa serie proprio una lira di fiducia. Insomma l’ha scritta Celentano, lo stesso tizio che quando ha intervistato un genio come David Bowie gli ha chiesto come prima domanda “Per te c’è il futuro?” . Fortunatamente Bowie era un signore e ha risposto educatamente, io al suo posto gli avrei detto “ma che minchia dici?”
Per non parlare del suo monologo a Sanremo che fece arrabbiare tutti e che era senza capo ne coda. Anche io mi stupisco del credito che gli viene concesso. Servirebbe qualcuno che gentilmente gli dicesse “Adriano, sei un grande cantante, ma le tue sparate ecologiche e pacifiste, non sono perle”
Oltretutto l’animazione in Italia avrebbe bisogno di sperimentazione e di investimenti, perché ti vai ad affidare a uno studio di animazione Coreano? Costa meno? Fa un buon lavoro? Ma se erano animate meglio le produzioni filo-francesi come La Compagnia dei Celestini! E non credo che quelle le abbiano pagate 29 MILIONI di euro.
Almeno tu Celentano, abbi quel minimo non dico di umiltà, ma di buonsenso di affidare la regia a un regista d’animazione, invece i titoli di testa mi assicurano che te ne sei occupato tu. Ma perché ? Non mi pare che Enzo d’Alò sia salito sul palco di un tuo concerto a cantare “Ti penso e cambia il mondo”.
E quel che è peggio, rischi di bloccare il campo dell’animazione in lenta rinascita in Italia. Chi avrà il coraggio di investire, dopo un disastro simile, in progetti magari interessanti ?
I disegni sono belli quanto vuoi, le musiche pure, ma ti devi affidare a una storia all’altezza. I nudi femminili e le scene di sesso non sarebbero un problema, se solo avessero uno scopo. Non è per cattiveria che lo dico. E’ che proprio non sto capendo nulla di questa serie. Né il senso, né la storia, né lo scopo. Staremo a vedere…
Eccallà, show sospeso fino all’autunno. Non metto in dubbio che Celentano si sia ammalato e che, alla sua età, abbia bisogno di tempo per recuperare le forze. Però, nel suo complesso, il progetto è ampiamente discutibile e, alla luce di quanto detto qui dopo i primi episodi, non ha molta ragion d’essere.
La parte introduttiva, quella a cui partecipa fisicamente Celentano, è imbarazzante. Io ho ceduto al terzo episodio (animato) e mezzo. Un delirio (ci mancava la Volpe-Zorro ballerina!), ma un delirio noioso. Magari, col tempo diventerà un cult, va a sapere.