Ecco cosa siamo diventati: “Brutti, sporchi e cattivi”.

Il film di Ettore Scola con un grande Nino Manfredi chiude stasera le proiezioni di BOOM! la rassegna su pellicola all'Altrove di Genova organizzata dal Laboratorio Probabile Bellamy in collaborazione con Nientepopcorn.it.

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Ecco cosa siamo diventati: “Brutti, sporchi e cattivi”.

Si concludono gli appuntamenti cinematografici del lunedì, rigorosamente su pellicola, organizzati dal Laboratorio Probabile Bellamy in collaborazione con Nientepopcorn.it, presso l’Altrove – Teatro della Maddalena di Genova (Piazzetta Cambiaso, 1).

La rassegna di turno, BOOM!,è dedicata alla grande commedia all’italiana, specchio di una società, quella dell’Italia dell’immediato secondo dopoguerra, economicamente in piena espansione, caratterizzata da nuove convenzioni sociali ed antiche, discutibili tendenze italiche, lanciata a velocità supersonica verso un orizzonte di comodità e consumismi di varia natura.
La chiusura è di quelle davvero col botto, come da onomatopeico titolo della manifestazione: la pellicola scelta per terminare il ciclo di proiezioni a tema, infatti, è Brutti, sporchi e cattivi (1976), riuscitissima commedia grottesca di Ettore Scola che, attraverso la messincena delle miserie fisiche e morali di un gruppo di immigrati pugliesi installatisi in una fatiscente baraccopoli alla periferia di Roma, illustra alcune tendenze della società italiana che, al di là dell’estremizzazione del contesto, sono purtroppo comuni: truffa, ladrocinio, bugie, mercimonio sono atteggiamenti all’ordine del giorno, diffusi tra giovani e vecchi, supervisionati da un deus ex machina monocolo, estremamente avaro, opportunista, falso e cinico, quel laido Giacinto Mazzatella interpretato da un Nino Manfredi in stato di grazia.

Pur cronologicamente “fuori tempo massimo” rispetto al periodo d’oro del genere, il film di Scola, co-sceneggiato con Ruggero Maccari e Sergio Citti, rientra appieno nel filone della commedia all’italiana, soprattutto per via del tono critico, solo vagamente velato da quello della commedia, con cui il regista dipinge una realtà italica che, assuefatta all’esplosione economica estremamente positiva del decennio precedente, fa i conti con una situazione sociale destabilizzata, evolutasi in maniera incontrollata, inutilmente illusa, assorbita dal periodo buio degli “anni di piombo”.

La proiezione (26 maggio) avrà inizio alle h.21:10 e, come sempre, sarà preceduta da un buffet di benvenuto (h.20:30), compreso nel costo del biglietto (intero €5; ridotto per soci Bellamy €4).

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