“Death House”: le icone del cinema horror riunite in un solo film

In un solo film, sarà possibile vedere in azione i volti delle più note pellicole horror degli ultimi decenni, da Robert Englund alias Freddy Krueger a Michael Berryman-Pinhead. La trama è davvero sopra le righe: se nulla vi spaventa, date un'occhiata.

“Death House”: le icone del cinema horror riunite in un solo film

I VOLTI DELL’HORROR DEGLI ULTIMI 40 ANNI RIUNITI IN “DEATH HOUSE”

Immaginate una versione horror de I MERCENARI, il progetto di Sylvester Stallone che, in tre film, ha riunito i volti più noti dell’action movie internazionale, da Jean-Claude Van Damme a Jason Statham.
Tra i grandi nomi protagonisti del cinema horror degli ultimi 40 anni, chi chiamereste, per formare una super-squadra di cattivi da incubo? Di certo, non potrebbero mancare Robert Englund (Freddy Krueger nella saga originale di NIGHTMARE) e Doug Bradley (Pinhead nel ciclo di HELLRAISER) o storiche vittime come Dee Wallace (CUJO, 1983; LE COLLINE HANNO GLI OCCHI, 1977).
Che ci crediate o no, un film che risponde a questi requisiti è già in cantiere: il progetto si chiama DEATH HOUSE e uscirà nei cinema statunitensi nel 2017.
Scritto e diretto da Harrison Smith (CAMP DREAD, 2014), il film si basa su un’idea di Gunnar Hansen, l’attore di origine islandese scomparso a fine 2015 che si celava dietro la maschera di pelle di Leatherface, nello storico NON APRITE QUELLA PORTA (1974) di Tobe Hooper.

La locandina di "Death House"

La locandina di “Death House”

“DEATH HOUSE”: UN CAST… DA PAURA!

Insieme a Englund, Bradley e la Wallace, il cast di DEATH HOUSE sarà arricchito da Danny Trejo (MACHETE, 2010), Michael Berryman (lo spaventoso Pluto del citato LE COLLINE HANNO GLI OCCHI), Kane Hodder (stuntman specializzato in horror che ha incarnato il “maledetto” Jason nella serie di VENERDÌ 13 a partire dal settimo capitolo, IL SANGUE SCORRE DI NUOVO, 1988), Bill Moseley (Chop Top “Testadilatta” Sawyer in NON APRITE QUELLA PORTA – PARTE 2, 1986), Ken Foree (ZOMBI, 1978), Barbara Crampton (RE-ANIMATOR, 1985) e Don Shanks (Michael Myers in HALLOWEEN 5, 1989).

LA TRAMA DI “DEATH HOUSE”

La sinossi del film, modificata dopo la scomparsa di Hansen, è particolarmente sopra le righe: il governo degli Stati Uniti ha rinchiuso in una prigione sotterranea, la Dodoff Prison, conosciuta anche come Death House, i peggiori elementi dell’umanità, dividendoli in nove livelli, proprio come nell’Inferno dantesco. L’ultimo livello, quello più profondo, accoglie i Cinque Malvagi, le creature più terribili della Death House.
All’interno della struttura carceraria, le dottoresse Eileen Fletcher (Dee Wallace) e Karen Redmane (Barbara Crampton) conducono esperimenti perversi simili a quelli portati avanti dai medici nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale: le celle della prigione sono dotate di dispositivi capaci di ricreare una realtà virtuale simile al mondo in cui vivevano i detenuti, prima di essere arrestati, e, per studiarne i sadici comportamenti, lo staff medico introduce al loro interno degli ignari senzatetto. Quando, in seguito ad un problema tecnico, saltano i sistemi di sicurezza della prigione, i pericolosissimi carcerati trovano una via di fuga. Forse, solo i Cinque Malvagi potrebbero fermare l’orda infernale.

[Nella foto: alcuni degli attori protagonisti di DEATH HOUSE, in una foto reperita sul sito Liveforfilms.com]

2 commenti

  1. sempreassurda / 16 Febbraio 2016

    Il rischio che sia una ciofeca è alto però la curiosità c’è

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