David 2022: il ritorno della cerimonia di premiazione in presenza
Martedì 3 maggio, in una lunga diretta tv e streaming da Cinecittà, si è svolta la 67ma cerimonia di premiazione dei David di Donatello, presentata da Carlo Conti e Drusilla Foer, eleganzissima padrona di casa.
Dopo un paio di edizioni limitate dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus COVID-19, l’evento si è svolto in completa presenza. La platea era occupata interamente da artisti, tecnici e produttori cinematografici.
Tra i vincitori dei David 2022, spiccano alcuni titoli.
Il film FREAKS OUT di Gabriele Mainetti ha vinto 6 David, perlopiù meritati premi tecnici, tra cui quello per gli ottimi effetti visivi – vfx. Il film Netflix È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino , già Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria a Venezia 2021 e candidato dall’Italia agli Oscar 2022 come film straniero, ha ottenuto 5 David, tra cui la coppia miglior film-miglior regia. Il documentario ENNIO di Giuseppe Tornatore ha vinto 3 statuette e ha fornito l’occasione per ricordare ancora e a lungo il compositore Ennio Morricone, scomparso nel 2020, il cui brano The Ecstasy Of Gold accompagna da diversi anni la cerimonia dei David.
David 2022: un focus sulla crisi del cinema italiano (e le speranze per il futuro)
Nel complesso, i David 67 si sono dimostrati una bella festa per il cinema in Italia, nonostante che, dati alla mano, le sale cinematografiche siano in affanno e il mercato italiano abbia qualche problema. Lo attestano i nuovi dati Cinetel.
Nell’ultimo fine settimana, gli incassi complessivi ai botteghini italiani sono calati del 48% rispetto al weekend precedente e l’unico film italiano in classifica è IL SESSO DEGLI ANGELI di Leonardo Pieraccioni.
Rispetto al 2021, nel 2022, l’Italia sta registrando -7% di incassi. Altri Paesi europei, invece, denunciano bilanci positivi: Francia +47%; Gran Bretagna +75%; Germania +20%; Spagna +45% [Fonte: la Repubblica del 3 maggio 2022, pag.40].
Colpisce anche che il David dello spettatore, riservato al film italiano che, nell’ultimo anno, ha ottenuto il maggior numero di spettatori, sia andato a ME CONTRO TE: IL FILM – IL MISTERO DELLA SCUOLA INCANTATA. Infatti, si tratta di un lungometraggio destinato espressamente a una fascia di pubblico under 10, che, nell’anno solare, ha portato in sala circa 530000 spettatori [Fonte: Cinetel, consultata il 4 maggio 2022].
I protagonisti del film, Luigi Calagna e Sofia Scalia, hanno sottolineato che il loro lavoro è stato un buon pretesto per abituare i bambini ad andare al cinema. Però, ci ha colpito lo stridente contrasto con le dichiarazioni di Jude Hill, il giovane attore protagonista del film BELFAST di Kenneth Branagh, premiato come miglior titolo straniero.
Chiamato a ritirare il premio per il film di Branagh, Hill, 12 anni il prossimo agosto, ha detto: “Branagh ha deciso di fare questo film in bianco e nero, in onore ai film italiani, al neorealismo italiano, e il mio personaggio è ispirato in parte all’Enzo Staiola di LADRI DI BICICLETTE.”
Insomma, dal nostro punto di vista, ben vengano i film leggeri e “solo” per bambini, ma, consapevoli di poter essere tacciati di snobismo, la cultura cinematografica delle nuove generazioni dovrebbe formarsi subito anche su altre strade, complementari, se non alternative, all’intrattenimento proposto dai film dei Me contro Te.
L’atmosfera generale dei David 2022, però, ci è sembrata euforica e propositiva.
Nell’accettare il David per il miglior produttore grazie al film FREAKS OUT, Andrea Occhipinti di Lucky Red ha dichiarato: “Eravamo coscienti, durante tutto questo percorso, di avere, comunque, un progetto un po’ fuori dall’ordinario, un po’ fuori scala (…). E, a proposito di questo, vorrei dedicare questo premio ai colleghi produttori, in particolare ai produttori indipendenti. A loro, perché sono più fragili, perché fanno più fatica a montare un film, perché non c’è dietro una grande realtà televisiva, perché non c’è dietro un gruppo e, dunque, le condizioni sono più complicate. Però, sono fondamentali, sono il nutrimento e il sale di questa industria.”
Intervenuta per consegnare il David 2022 per il Miglior Film, Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia David di Donatello, ha dichiarato: “Sono molto emozionata, perché il ritorno a Cinecittà è emozionante: credo che fosse il momento giusto per farlo (…) . Mi emoziona molto rivedere tutti insieme. (…) è un cinema classico e giovanissimo, è un David classico insieme e giovanissimo, è quello che ci vuole per guardare al futuro. Abbiamo premiato i grandi maestri, le sorprese e le rivelazioni.”
All’inizio della serata, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini ha detto: “Sono stati due anni terribili, però il cinema ha attraversato questa specie di deserto con grande spirito di adattamento. Sono continuate le produzioni, sono aumentate le produzioni, non si sono fermati i set. Veramente una forza straordinaria che sta portando a una stagione fortissima per il cinema italiano. (…) Il cinema italiano ha davanti una stagione formidabile. L’attrattività italiana, la bellezza italiana, unita alle nuova regole, alla crescita del tax credit, l’investimento enorme che abbiamo fatto su Cinecittà… Abbiamo messo circa 300 milioni di euro per raddoppiare questo luogo fantastico, che non è soltanto storia, ma è presente ed è futuro. (…) La competizione di quest’anno lo dimostra che qualità c’è, nel cinema italiano.“
I momenti top dei David 2022
La cerimonia è stata caratterizzata da alti e bassi, ma, nel complesso, si è risolta in un buon evento.
Per esempio, non abbiamo apprezzato né abbiamo compreso granché l’utilità dell’intermezzo musicale di un non troppo ispirato Umberto Tozzi. E, purtroppo, nonostante tutte le buone intenzioni del caso, la conduzione di Conti ci appare davvero stantia, a fronte della novità rappresentata dall’affiancamento della Foer che, al contrario, ci sentiamo di promuovere.
Fra i momenti top della serata dei David 2022, abbiamo scelto 3 premiazioni. Destino vuole che riguardino tutte artisti napoletani.
Il primo momento è legato a Eduardo Scarpetta, premiato come Miglior Attore non protagonista. Nel film QUI RIDO IO di Mario Martone, interpreta il proprio nonno, Vincenzo Scarpetta, figlio del celeberrimo drammaturgo Eduardo Scarpetta, suo omonimo e capostipite di due famose dinastie di attori: Scarpetta e De Filippo.
Il secondo è riferito a Silvio Orlando, premiato per la sua interpretazione nel film ARIAFERMA di Leonardo Di Costanzo. Dopo quello per IL CAIMANO (2006) di Nanni Moretti, Orlando ha vinto il suo secondo David di Donatello come miglior attore protagonista.
Il terzo è l’intervento del regista e sceneggiatore Antonio Capuano, 82 anni, premiato con un David Speciale che l’artista ha voluto dedicare alla moglie Willye, scomparsa poco tempo fa. L’autore napoletano è uno dei mentori di Paolo Sorrentino, che, con l’interpretazione di Ciro Capano, lo ha inserito nel film È STATA LA MANO DI DIO. Al personaggio/alter ego cinematografico di Capuano è affidata una delle battute più famose del film: “Non ti disunire!”.
La dinastia Scarpetta continua: Eduardo Scarpetta, premiato ai David 2022 come non protagonista
Carlo Conti: “Primo David alla prima candidatura e speriamo che sia il primo di una lunghissima serie.”
Eduardo Scarpetta: “Allora, Mario [Martone] mi disse che tutto nacque, perché ha ritrovato il manoscritto originale di QUI RIDO IO che scrisse Eduardo Scarpetta [suo bisnonno] che mio padre Mario ha consegnato a lui 25 anni fa, forse. Quindi, oltre a essere dedicato a Mario [Martone], questo premio è dedicato a un altro Mario, che è mio padre, che ho perso a 11 anni e mezzo. Quindi, a Mario, a tutti quelli che mi hanno votato, a mia mamma che è a casa e che mi sta guardando e a mia sorella che è seduta lì. Evviva il cinema, evviva tutto, tanta merda a tutti gli altri e grazie ancora.”
Il discorso di Silvio Orlando, David 2022 come Miglior Attore protagonista
Carlo Conti: “Non ci credevi?”
Silvio Orlando: “No. Veramente. Adesso io posso incominciare a piangere e non mi fermo più, eh?”
C.C.: “Vai vai, tranquillo!”
S.O.: “No, è… è imbarazzante, poi… No, veramente, non me l’aspettavo, giuro. Lo giuro su Dio…”
C.C.: “Guarda, ecco, te lo dò, così ci credi veramente… è vero.”
S.O.: “Voglio dire prima una cosa, dedicare questo premio a mia moglie, che è… No no, sta bene, non è morta, è viva, e, semplicemente… Maria Laura si chiama, tu ci tieni che si dica, l’ho sentito… E che è sicuramente la persona migliore che abbia mai conosciuto in vita mia, ecco. Poi, ringraziareToni [Servillo], naturalmente, senza il quale non sarei qui, a prendere questo premio. Naturalmente, a Leonardo Di Costanzo, che mi ha quasi, in qualche modo, costretto a fare questo film. Io non lo volevo fare questo film, giuro, perché non mi sentivo all’altezza, non sapevo da che parte prendere questo personaggio così lontano dalle mie corde abituali… Ma è vero? Sta succedendo veramente questa cosa? “
C.C.: “Sì sì sì, è vero, è vero, è vero. Vuoi un pizzicotto?”
S.O.:“Eh, dammi un pizzicotto… Sì, è vero… E, quindi, grazie, non so, Rai Cinema, non so se i produttori vanno ringraziati, se no poi si arrabbiano, sono un gruppo di svizzeri che ha prodotto il film che devo anche ringraziare e devo dire che… Vision, Vision, anche Vision… E la cosa che posso dire e, poi, tolgo il disturbo è che , quest’anno, sono stato con il teatro in 40 città diverse e ho fatto tanti chilometri e in questi anni abbiamo fatto tanti, tanti chilometri. E penso che tutti questi chilometri poi si vedono sulla faccia e sull’interpretazione del film. E, forse, l’unica indicazione che posso dire per poter continuare ad andare avanti è: ‘Muovere il culo’.”
C.C.: “Fare tanti chilometri…”
S.O.: “Sì…”
C.C.: “Io credo che ci sono applausi e applausi, no? Credo che, nell’applauso che ha accompagnato la tua candidatura, tu abbia sentito tutto l’affetto del mondo del cinema: credo che sia un ulteriore premio al premio materiale.”
S.O.: “Spero di sì. Prima… Eh, gli inizi… La mia prima candidatura era nel ’91 e non conoscevo nessuno, ero proprio spaesatissimo e, oggi, conosco quasi metà sala e sono tutti amici e gente a cui voglio bene, con cui ho lavorato… Incrocio lo sguardo di Paolo Sorrentino, per dirne uno, che mi ha brutalizzato, in questi anni, anche lui, e, quindi, gli sono grato di questo… Sono le esperienze che ti aiutano a crescere… E, quindi, amo tutto questo, amo Roma e spero di continuare così.”
C.C.: “Per chilometri e chilometri e chilometri.”
S.O.: “Muoviamo il culo.”
Il David Speciale 2022 ad Antonio Capuano dedicato alla moglie Willye
Carlo Conti: “Paolo, vuoi sottolineare qualcosa di Antonio?”
Paolo Sorrentino: “Eeeh, che posso dire? Antonio è un maestro di libertà e di vitalità. Il suo cinema è un ritratto della vitalità, che, poi, è l’unica cosa che conta. Molto più della bellezza o della bruttezza di un film, conta quanto è vitale. Io gli sono molto grato e lui, insieme a Nicola Giuliano, mi ha assunto, la prima volta, quando ero un ragazzo e non avevo mai lavorato, e mi ha assunto in 3 secondi, sì, senza che ce ne fosse nessun motivo valido. Quindi, gli sono per sempre grato.”
C.C.: “Senti, ma, del tuo film, quel: ‘Non ti disunire’ te lo diceva davvero? è veramente una sua frase?”
P.S.: “Sì sì sì sì. Sono tutte frasi sue quelle che stanno nel film.”
(Carlo Conti passa il David a Sorrentino, che lo consegna a Capuano)
Antonio Capuano: “Grazie, grazie a tutti. Grazie a tutti. Non capisco perché applaudiate, perché io non me lo merito, non me lo merito. Boh? Non lo so. Io ringrazio Piera [Detassis] e veramente tutti i componenti dell’Accademia, uno a uno. Uno a uno. Uno a uno, ringrazio. E questo [premio] lo dedico alla mia ragazza, che non c’è più. A Willye! (Scusate…).”
Altre fonti consultate
Cerimonia di premiazione David di Donatello 2022, su RaiPlay.
[Photo Credit: Rai 1 e RaiPlay].
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