L’età d’oro del cinema italiano nelle foto di Pais

In mostra, a Roma, alcune delle più belle fotografie scattate da Rodrigo Pais dietro le quinte dei grandi film italiani degli anni Sessanta, per raccontare l'influenza del cinema sulla società del boom. Fino a marzo.

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“PAIS DEL CINEMA”: IL MITO DEL CINEMA ITALIANO IN FOTOGRAFIA

A Roma, una mostra fotografica celebra i fasti del grande cinema italiano degli anni Sessanta attraverso gli scatti di Rodrigo Pais, fotoreporter romano scomparso nel 2007: il Museo di Roma in Trastevere ospita PAIS del Cinema. Gli anni d’oro del cinema italiano nel racconto per immagini di un grande fotografo (23 gennaio – 8 marzo), un ricco amarcord per immagini curato da Guido Gambetta e Salvatore Mirabella dedicato ad un momento fondamentale della storia della cinematografia nazionale.
Nel 1960, infatti, il Festival di Cannes incorona due film italiani particolarmente importanti: LA DOLCE VITA di Federico Fellini vince la Palma d’Oro e L’AVVENTURA di Michelangelo Antonioni il Grand Prix della Giuria.
In quel preciso momento storico, il cinema italiano iniziava a vivere una parentesi di eccellente fecondità, proponendosi soprattutto come acuto strumento di lettura della società e come mezzo più o meno consapevole di trasformazione ed evoluzione dei costumi della nazione.

QUANDO CINEMA E SOCIETÀ ANDAVANO A BRACCETTO

Il percorso della mostra PAIS del Cinema contribuisce a definire un leitmotiv all’interno della storia della cinematografia italiana: l’evoluzione della società e dell’industria cinematografica andavano di pari passo, l’una ispirando l’altra.
Basti pensare ai fatti di cronaca che fornirono spunti per le sceneggiature di SCUSI LEI È FAVOREVOLE O CONTRARIO? (1966) di Alberto Sordi sul tema del divorzio o de IL SICARIO (1961) di Damiano Damiani ispirato ad un processo penale che tanto aveva appassionato l’opinione pubblica.

LE SEZIONI TEMATICHE DELLA MOSTRA

Le foto di Pais, scattate sui set di alcuni tra i grandi titoli dell’epoca da LA RAGAZZA DI BUBE (1963) di Luigi Comencini a IL SORPASSO (1962) di Dino Risi, documentano la varietà di volti particolarmente noti e di situazioni altrettanto insolite colti dietro le quinte di quelle pellicole che avrebbero contribuito, in seguito, a definire imperituro il cinema di quegli anni.
Una sezione della mostra è dedicata al rapporto tra cinema e letteratura, con le fotografie realizzate da Pais in occasione del Premio Strega, a quello tra cinema e censura e ai ritratti dei divi (una parte dell’esposizione è interamente dedicata all’attrice Virna Lisi, recentemente scomparsa).

L’ARCHIVIO DI PAIS

Rodrigo Pais, nato a Roma nel 1930, giunse all’arte fotografica dopo aver svolto gli impieghi più svariati (da sciuscià a cappellaio) ed una gavetta nelle redazioni di alcuni giornali, per approdare, nel 1954 a quelle de l’Unità e di Paese Sera. Il suo archivio consta di oltre quattrocentomila elementi, tra stampe e negativi, sia a colori che in bianco e nero.

LA GALLERIA FOTOGRAFICA

Grazie alla disponibilità dell’ufficio stampa della mostra (Zètema Progetto Cultura), Nientepopcorn.it ha preparato una galleria fotografica con alcune delle immagini presenti nel percorso espositivo di PAIS del Cinema.

Info:
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1B
Tel. 06 0608 (tutti i giorni ore 9–21)
Orari:
da martedì a domenica h.10:00-20:00 (la biglietteria chiude alle ore 19.00).
Biglietti:
intero €8,50; ridotto € 7,50 (residenti: € 7,50; € 6,50). Ingresso gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

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