I Magnifici 7: La passione francese per le biciclette

Il Tour de France 2015 in pieno svolgimento ci ha suggerito 7 film che parlano di ciclismo e biciclette, in cui la Francia ha messo lo zampino: documentari d'autore, commedie, pellicole d'animazione. Buona pedalata!

I Magnifici 7 , di
I Magnifici 7: La passione francese per le biciclette

VOILÀ, LA GRANDE BOUCLE!

Il Tour de France 2015 è in pieno svolgimento: partita dalla cittadina olandese di Utrecht lo scorso 4 luglio, questa competizione internazionale sta attraversando il Belgio e giungerà infine sugli Champs-Elysées parigini il 26 di questo mese.
Tra le gare ciclistiche più famose del mondo, il Tour, conosciuto anche come La Grande Boucle, è giunto quest’anno alla sua 102esima edizione: tra colline, pianure, campi, gare a cronometro e scalate sui monti, le sue 21 tappe consentiranno di apprezzare in tv, oltre che le invidiabili prestazioni dei campioni su due ruote, anche i paesaggi delle Fiandre, della Normandia, della Bretagna e dei Pirenei francesi.

7 FILM SU DUE RUOTE

In occasione della rubrica periodica I Magnifici 7, Nientepopcorn.it ha deciso di approfittare del Tour de France per proporvi sette film che hanno per protagoniste le biciclette, in cui la Francia, Paese in cui notoriamente il ciclismo riscuote grande successo, ha messo lo zampino. Buona pedalata!

  • ...pour un maillot jaune
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    7.…POUR UN MAILLOT JAUNE

    Claude Lelouch definì questo cortometraggio come un omaggio cinematico al Tour de France: girato nel 1965, …POUR UN MAILLOT JAUNE (1965) è ufficialmente un documentario, ma travalica la definizione del genere, portando sullo schermo più l’atmosfera della competizione ciclistica d’Oltralpe che i suoi aspetti statistici e tecnici. L’attesa e la noia provata dai giornalisti nell’attesa della gara (o durante la stessa), gli elementi di colore legati alla presenza del pubblico a bordo strada, paralleli alla competizione e perfino enfatizzati da Lelouch con l’aggiunta in post-produzione di versi di animali, la drammaticità dello sforzo fisico degli atleti. Privo di qualsiasi commento e di voci narranti, il corto di Lelouch, che presenta l’alternanza di parti girate a colori e in b/n, è caratterizzato da temi musicali originali ripetuti a più riprese.
    Protagonista di quell’edizione della Grande Boucle fu l’italiano Felice Gimondi che partecipò al tour in sostituzione di un gregario: inaspettatamente, vestì la prestigiosa maglia gialla fin dalla terza tappa, dominando l’intera gara e sbaragliando gli avversari soprattutto nelle faticose tappe di montagna.

  • Le vélo de Ghislain Lambert
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    6.LE VÉLO DE GHISLAIN LAMBERT

    La figura di Eddy Merckx, considerato uno dei più grandi ciclisti mai esistiti, ricorre insistentemente nella commedia LE VÉLO DE GHISLAIN LAMBERT (2001), co-produzione franco-belga diretta dal regista parigino Philippe Harel. Ambientato nei primi anni Settanta, all’apice della carriera di Merckx, il giovane Ghislain (interpretato dalla star belga Benoît Poelvoorde) nutre la grande ambizione di diventare un campione di ciclismo: con il campione, egli condivide non solo la passione per le biciclette, ma anche la data di nascita, fatto che l’ambizioso Lambert interpreta come un segno del destino. Benché si tratti di una commedia, LE VÉLO DE GHISLAIN LAMBERT non difetta affatto di attendibilità storica, coniugando opportune ricostruzioni con materiale di repertorio, ed affronta in maniera non banale il delicato tema del doping.

  • Rebus per un delitto
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    5.REBUS PER UN DELITTO

    La passione per le biciclette, una gara ciclistica amatoriale ed un uxoricidio si intrecciano in REBUS PER UN DELITTO (Une affaire d’hommes, 1981) film diretto da Nicolas Ribowski ed interpretato da Claude Brasseur e Jean-Louis Trintignant: i due vestono i panni del commissario Servolle e dell’agente immobiliare Faguet, uomini uniti da una bella amicizia e dall’interesse per le due ruote. Tutti gli indizi della morte di Madame Faguet sembrano portare al marito, ma questi ha un alibi pressoché inattaccabile legato proprio al suo hobby.
    Il film venne candidato ai César come Miglior Opera Prima.

  • Cyclo
    Cyclo
    1995
    7.0/10 16 voti
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    4. CYCLO

    Vincitore blandamente contestato dalla critica italiana del Leone d’Oro a Venezia, CYCLO (Xích lô, 1995) è un film drammatico diretto da Tran Anh Hung (NORWEGIAN WOOD, 2010), regista francese di origini vietnamite. Ed è proprio in Vietnam, a Ho Chi Minh (già Saigon), che si svolgono le vicende che hanno per protagonista il giovane Cyclo (Le Van Loc), un ragazzo che si guadagna da vivere conducendo uno dei tipici risciò, conosciuti anche come bicitaxi, che affollano le caotiche strade cittadine. Ricordando vagamente il pretesto che ha mosso anche LADRI DI BICICLETTE (1948) di De Sica, CYCLO racconta un mondo popolato da “invisibili”, caratterizzato da miseria e violenza, atroce nella sua mancanza di speranza.

  • Molière in bicicletta
    6.8/10 85 voti
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    3. MOLIÈRE IN BICICLETTA

    Dopo LE DONNE DEL 6° PIANO (2011), il regista Philippe Le Guay e l’attore Fabrice Luchini si sono ritrovati sul set di MOLIÈRE IN BICICLETTA (Alceste à bicyclette, 2013), commedia dolceamara e affatto consolatoria che parla di amicizia e disillusioni, sfruttando in maniera non eccessivamente didascalica la metafora del teatro e la deliziosa cornice naturale dell’Isola di Ré, qui ritratta in un periodo di scarsa frequentazione turistica e, per questo motivo, forse ancora più affascinante, punteggiata com’è da caratteristiche casette a due piani, lunghe spiagge sabbiose e strade pressoché deserte da percorrere, per l’appunto, in bicicletta, magari al tramonto. Attenzione ai furgoncini in agguato, però.
    Nel cast, anche Lambert Wilson e Maya Sansa. La colonna sonora, invece, è caratterizzata da due brani molto significativi: La byciclette, interpretata da Yves Montand, e Il mondo di Jimmy Fontana, canticchiata anche da Luchini con simpatico impegno.

  • Il ragazzo con la bicicletta
    7.1/10 94 voti
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    2. IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA

    Una mountain bike è il discreto filo conduttore de IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA (Le Gamin au vélo, 2011), film con cui i cineasti belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne hanno vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes e per cui sono stati nominati ai Golden Globe per il Miglior Film Straniero. Con il loro sguardo oggettivo, quasi naturalista, i Dardenne raccontano una storia di disperazione ambientata a Liegi che coinvolge Cyril (il giovane ed adeguatissimo Thomas Doret) un ragazzino dodicenne abbandonato dal padre in un istituto per minori e pronto ad imboccare la strada della piccola malavita. Sorta di triste favola contemporanea, IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA parla di fughe, corsi e ricorsi, solitudini ed assenze mai colmate. Nel cast, anche la brava Cécile De France (Samantha).

  • Appuntamento a Belleville
    7.8/10 201 voti
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    1. APPUNTAMENTO A BELLEVILLE

    L’esordio nel lungometraggio d’animazione di Sylvain Chomet è certamente uno dei più apprezzati degli ultimi anni, tanto da essere candidato a ben due premi Oscar: unendo l’animazione tradizionale al gusto francese per il senso della caricatura, la co-produzione franco-belga-canadese APPUNTAMENTO A BELLEVILLE (Les Triplettes de Belleville, 2003) racconta l’epopea di Champion, orfano allevato dalla nonna, Madame Souza, e appassionato fin da bambino dalle biciclette. Dopo grandi sacrifici, il talentuoso Champion, ormai adulto ed estremamente somigliante al campione italiano Fausto Coppi (il nasone e i grandi occhi languidi sono indizi palesi), riesce a partecipare al Tour de France, ma, durante la competizione, viene rapito e portato segretamente a Belleville, una metropoli immaginaria, dove il promettente ciclista farà la conoscenza delle Triplettes, un trio di cantanti particolarmente note qualche decennio avanti.
    Curiosità: il cane Bruno, ricevuto da Champion in dono dalla nonna insieme ad un triciclo, ha ricevuto la menzione speciale a Cannes per la Palm Dog riservata agli interpreti canini.

[Nella foto, Fabrice Luchini in una sequenza di MOLIÈRE IN BICICLETTA]

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