I Magnifici 7 – Colpi di scena entrati nella storia degli Oscar

La storia degli Oscar è segnata da episodi curiosi, talvolta toccanti, spesso imbarazzanti. Ecco 7 colpi di scena entrati nella storia del premio Oscar.

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I Magnifici 7 – Colpi di scena entrati nella storia degli Oscar

1999: la contestazione a Elia Kazan

Considerato tra i registi più influenti nella storia di Broadway e Hollywood, nel 1999, Elia Kazan ha ricevuto un Oscar alla carriera. All’epoca quasi novantenne, Kazan aveva già vinto due Academy Award per la miglior regia. Nel 1948, con il film BARRIERA INVISIBILE (Gentleman’s Agreement, 1947) e, nel 1955, con FRONTE DEL PORTO (On the Waterfront, 1954).
Il premio del ’99 venne consegnato a Kazan da Martin Scorsese e Robert De Niro. “È stato il maestro di un nuovo tipo di recitazione, disse l’attore, introducendolo sul palco.
Ma la cerimonia ebbe un risvolto amaro. Kazan venne duramente contestato prima dell’evento e durante la premiazione.
Quasi 50 anni addietro, nel 1952, Elia Kazan aveva testimoniato contro alcuni colleghi ed ex compagni di partito, davanti alla commissione maccartista per le attività anti-americane, intenzionata a sradicare il Comunismo da Hollywood. Kazan, che pure era stato iscritto al Partito Comunista Americano dal 1934 al 1936, aveva contribuito ad alimentare il cosiddetto Libro Nero di Hollywood che, in quel periodo, condannò alla prigione e all’inattività molti professionisti del mondo del cinema americano.
Perché Kazan accettò di diventare un delatore? Forse, per paura di non poter più lavorare. Pare che, in seguito, abbia dichiarato più volte di essersi pentito della sua scelta. Ma, da quel momento, nonostante che la filmografia di Elia Kazan sia caratterizzata da grandi film come LA VALLE DELL’EDEN (East of Eden, 1955) con James Dean, la carriera del regista è stata segnata dalla diffidenza.
Nelle settimane precedenti alla Notte degli Oscar 1999, una Commissione contro il silenzio (Committee Against Silence) formata da alcune delle persone che, negli anni Cinquanta del Novecento, erano state vittime della caccia alle streghe, diffuse a mezzo stampa un comunicato: ”Kazan ha collaborato con la House Un-American Activities Committee, ha dato una mano a instaurare il regno di terrore con la messa al bando di migliaia di uomini e donne sospettati di essere simpatizzanti comunisti”. Prima della cerimonia, all’esterno del Dorothy Chandler Pavilion, oltre 250 persone dimostrarono contro Kazan. Tra di loro, c’era anche lo sceneggiatore Bernard Gordon, tra i tanti nomi della Blacklist di Hollywood. “Pensiamo che l’Academy non dovrebbe premiare un uomo che ha arrecato tanto danno alla comunità.
Segnalato all’Academy dal collega Karl Malden perché consegnasse il premio a Kazan, Marlon Brando si rifiutò di introdurre il regista. Pare che Brando, che pure aveva lavorato con successo a diversi film di Kazan (oltre che in FRONTE DEL PORTO, aveva recitato per lui anche in UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO , 1951, e VIVA ZAPATA!, 1951) abbia detto: “Non posso farlo, non posso dare [un premio] a un uomo che ha fatto dei nomi”.
Al momento della consegna dell’Oscar onorario nel ’99, molte star presenti in sala si rifiutarono di applaudire Kazan, ammonendolo con il proprio silenzio e le braccia conserte. Tra di loro, c’erano Ed Harris, Tim Robbins e Nick Nolte. A sostenere Kazan, in piedi, Kathy Bates, Kurt Russell, Meryl Streep e Warren Beatty, che, grazie a SPLENDORE NELL’ERBA (Splendor in the Grass, 1961) di Kazan, era diventato una star. L’attore dichiarò che era difficile giudicare l’entità delle pressioni a cui Kazan era stato sottoposto dalla Commissione di McCarthy: “Benché siamo portati a pensare che [Kazan] abbia commesso un errore, non eravamo lì in quel momento”.

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