Luc Besson sfida il governo francese

Il cineasta d'Oltralpe è al lavoro su un nuovo film, adattamento di un noto fumetto franco-belga. Pur di ottenere l'attenzione generale sui problemi in cui pare versi la cinematografia francese, ha creato un piccolo caso mediatico.

BESSON PREPARA UN NUOVO FILM, MA…

Nei giorni scorsi, la rivista francese Le Parisien ha rivelato che il nuovo film di Luc Besson è al centro di una polemica di carattere economico.
Adattamento di un fumetto sci-fi franco-belga intitolato Valérian et Laureline firmato da Pierre Christin et Jean-Claude Mézières, pare che il film di Besson preveda l’allestimento dei set in Ungheria e non in Francia: per questo motivo e considerando la pellicola come un prodotto non francofono perché sarà realizzata in lingua inglese, il cineasta si è visto rifiutare il finanziamento statale previsto per le produzioni straniere girate sul territorio francese.
Il budget previsto del film è di oltre 170 milioni di euro, il più alto mai investito finora per un titolo francese: considerarlo in tutto e per tutto come un prodotto estero potrebbe comportare una perdita enorme per l’economia del cinema d’Oltralpe. Recentemente, Besson è stato addirittura convocato dagli organi di governo francesi perché modifichi i propri programmi, in modo da usufruire dei finanziamenti di Stato e far figurare il suo film come un titolo made in France.

 

IL COLPO DI TEATRO DI LUC BESSON

Colpo di scena. Oggi, il quotidiano Le Figaro ha riportato una dichiarazione di Luc Besson che, al contrario di quanto diffuso in precedenza, si proclama convinto nel non voler girare il film in Ungheria.
Il giornale ha quindi domandato delucidazioni in merito a Régis Lefèbvre, responsabile della comunicazione della casa di produzione e distribuzione del film, l’Europacorp: “Non abbiamo chiesto alcun aiuto finanziario. Non abbiamo mai parlato di Ungheria: abbiamo solo confrontato tra loro le possibilità offerte da Francia, Ungheria, Germania, Inghilterra. Abbiamo solo parlato di eventuali vantaggi: in Francia, dobbiamo essere competitivi. Le nostre sono riflessioni generali”.
Quel che emerge, quindi, è una sorta di provocazione: Luc Besson avrebbe montato un caso mediatico per imporre all’attenzione generale le difficoltà del mercato cinematografico francese e tentare di far comprendere quanto sia complicato, oggi, realizzare e produrre un blockbuster in Francia.
Si attendono sviluppi.

[Testo tradotto ed adattato. Fonte: LES INROCKUPTIBLES]

[Nella foto, Jean Reno e Luc Besson sul set di LEON]

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