“The Moneyman”: tutto quello che avreste voluto sapere su Roy Disney, ma non avete mai osato chiedere

La graphic novel "The Moneyman" (ed. Tunué) racconta la genesi degli Studios fondati da Walt Disney e da suo fratello Roy, figura discreta ma fondamentale all'interno dell'impero di Topolino. Una vera chicca per tutti gli amanti del cinema, non solo quello made in Disney.

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“The Moneyman”: tutto quello che avreste voluto sapere su Roy Disney, ma non avete mai osato chiedere

NON SOLO WALT: CHI ERA ROY O. DISNEY?

Caso vuole che quello di dicembre 2016 sia un mese di ricorrenze più o meno liete in casa… Anzi, nella famiglia Disney.
Il 5 dicembre 1901, infatti, ben 115 anni fa, nasceva Walt Elias Disney, uno dei padri putativi del cinema di animazione internazionale, creatore (e prima voce) di uno dei topi più famosi della storia, Mickey Mouse, e del primo parco di divertimenti a tema del mondo, Disneyland. Nel 1966, esattamente 50 anni fa, il 15 dicembre, Walt moriva a 65 anni, stroncato dal cancro.
Poco tempo dopo, il 20 dicembre 1971, ormai settantottantenne, se ne andava anche suo fratello maggiore, Roy Oliver Disney, fidato socio di Walt in tutte le sue iniziative commerciali.
Apparentemente figura di secondo piano all’interno dell’impero disneyano, Roy Oliver è stato una figura quantomai fondamentale sia nella formazione umana di Walt che nella realizzazione dei suoi numerosi progetti.
Al seguito di un padre burbero e giramondo (tra il 1893, anno di nascita di Walt, e il 1937, Disney senior cambiò residenza almeno sette volte, prima di stabilirsi a Hollywood, dove, ormai, lavoravano stabilmente i figli), Roy e Walt sono cresciuti in fretta, avvezzi a lavorare duramente fin da ragazzini.
Se Walt è stato la mente creativa, il genio scavezzacollo e istintivo della coppia di imprenditori, Roy ne ha rappresentato la metà “cerebrale”, il mediatore: benché il suo lavoro si svolgesse nelle retrovie e fosse Walt a gestire con grande appeal le relazioni pubbliche, è indubbio che, senza l’intervento di Roy, il colosso Disney non avrebbe potuto ambire a divenire tale.

ROY O. DISNEY, “THE MONEYMAN” DIETRO IL SUCCESSO DELL’IMPERO DISNEY

A questa figura importantissima della storia Disney, Alessio De Santa, illustratore, fumettista ed esperto di animazione, già collaboratore Disney, ha dedicato la graphic novel The Moneyman. La vera storia del fratello di Walt Disney, pubblicata da Tunué nell’ottobre 2016: la bella e ricca edizione in cartonato colpisce l’attenzione fin dalla sgargiante copertina gialla che ritrae due giovani Walt e Roy pronti a conquistare il mondo.
Insieme a Filippo Zambello, De Santa ha raccolto una grande quantità di aneddoti e note biografiche legate alla vita dei due Fratelli Disney, sceneggiando un biopic a fumetti di grande interesse per tutti gli amanti del cinema, non solo quello made in Disney: nell’arco di oltre 160 pagine illustrate, i vivaci disegni di Lorenzo Magalotti, colorati da Giulia Priori (tavole ambientate nel passato) e Lavinia Pressato (tavole ambientate nel presente), viene raccontata la genesi degli Studios che hanno dato i natali a Topolino e a grandi classici dell’animazione come CENERENTOLA, PINOCCHIO, il pionieristico FANTASIA e ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE.

Il pretesto a cui soggiace il libro è quello di raccontare attraverso la figura apparentemente defilata di Roy la complicata macchina creativa e produttiva e la natura dei rapporti interpersonali che si celano dietro uno dei migliori esempi mondiali di cinema di animazione, tanto influente da aver dato vita, negli anni, a visioni assolutamente peculiari della realtà, dell’immaginazione e della storia, creando un vero e proprio stile Disney: l’attività imprenditoriale dei due fratelli è nata nei primi anni Venti, con la fondazione da parte del giovane Walt Disney della società Laugh-O-Graph Films e la realizzazione di numerosi corti animati pubblicitari. La debordante fantasia e la vena artistica di Walt, però, non potevano restare ingabbiate a lungo nei progetti commissionati da terzi e, presto, a dispetto della bancarotta incombente, egli si sarebbe dedicato alla sua prima incursione nell’universo della meraviglia, con i cortometraggi ispirati all’Alice di Lewis Carroll.
Roy è chiamato perfino da Walt “The Moneyman” (da qui, il titolo della graphic novel), appellativo non proprio lusinghiero riferito a colui che, nell’ambiente di Hollywood, procurava i finanziamenti utili alla realizzazione dei film: in realtà, il maggiore dei Disney Brothers è stato ben più che un amministratore oculato.
Consapevole del proprio ascendente sul fratello minore, Roy ha saputo sostenerlo e consigliarlo in tutti i suoi progetti, anche quelli che, sulla carta, potevano apparire più rischiosi o avventati, come BIANCANEVE E I SETTE NANI (1937), il primo lungometraggio animato della storia del cinema. Roy ha accompagnato Walt nei momenti più delicati della loro avventura imprenditoriale, come i problemi legati alla crisi economica seguita allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e i conflitti sorti con i sindacati degli animatori, negli anni Quaranta.
The Moneyman racconta bene il rapporto ambivalente che esisteva tra Walt e Roy, fatto di grandi conflitti e altrettanta ammirazione reciproca e complicità, mostrando in maniera avvincente un’epopea personale e famigliare i cui echi rimbombano ancora oggi nelle produzioni disneyane contemporanee e che, in fin dei conti, è diventata patrimonio condiviso da tutti gli amanti del cinema.

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