“Mank”: la storia vera che ha ispirato il nuovo film Netflix di David Fincher

Il nuovo film di Fincher, prodotto da Netflix, si basa su una storia vera: chi ha scritto la sceneggiatura di 'Quarto potere' di Orson Welles?

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“Mank”: la storia vera che ha ispirato il nuovo film Netflix di David Fincher

Welles ancora nella bufera: il saggio di Pauline Kael

copertina saggio pauline kale citizen kane

La copertina del libro del 1971 che raccoglie la sceneggiatura di ‘Quarto potere’, foto del film e il saggio della Kael.

Nel 1971, l’attribuzione della sceneggiatura di QUARTO POTERE tornò prepotentemente all’attenzione generale.
In Raising Kane, prefazione in forma di saggio alla pubblicazione in due parti sul The New Yorker della sceneggiatura di Citizen Kane (20 e 27 febbraio 1971), poi raccolto in un libro dedicato, la giornalista e critica cinematografica Pauline Kael inserì una frase che riaprì la vicenda, facendo molto clamore e riportando in auge l’affaire Citizen Kane: “Il solo Oscar che Welles abbia mai vinto è per un lavoro che non ha fatto.
Nel suo saggio, la Kael propende ampiamente a favore di Mankiewicz, facendo leva anche sulle abitudini mistificatorie di Welles, appassionato dai depistaggi e dal dualismo verità/finzione.
Ma, nel tempo, la posizione della Kael, che, pure, a lungo, è stata considerata un riferimento imprescindibile sulla questione, è stata ampiamente criticata per la debolezza delle sue fonti, limitate pressoché esclusivamente alla testimonianza della segretaria di Mank, e per la sua mancanza di obiettività, probabilmente legata a motivazioni personali.
La tesi della Kael è che tutti i lavori successivi di Welles non siano stati all’altezza di QUARTO POTERE, il che dimostra che, senza uno sceneggiatore come Mankiewicz, Welles non fosse in grado di produrre uno script di pari qualità: “I suoi successivi thriller sono spesso piacevoli, ma sono solo dei thriller (…). Non ha mai più creato dei grandi personaggi originali”.

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