I record de “La Bella e la Bestia”: 7 primati del film Disney del 1991

Uscito nei cinema statunitensi nel 1991, il film Disney a cartoni animati La Bella e la Bestia ha conquistato tanti primati. Ecco 7 record del 30mo classico Disney.

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I record de “La Bella e la Bestia”: 7 primati del film Disney del 1991

“La Bella e la Bestia”: il classico Disney del 1991 è un film da record

Il film Disney di animazione LA BELLA E LA BESTIA (Beauty and the Beast, 1991), diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, è un film da record, ricco di prime volte importanti nell’ambito della storia Disney.
Dopo la presentazione in anteprima mondiale al New York Film Festival, nel settembre 1991, e qualche anteprima negli Stati Uniti, a partire dal 15 novembre, LA BELLA E LA BESTIA esordì ufficialmente nei cinema americani il 22 novembre. In Italia, arrivò con più di un anno di ritardo. Alcune fonti riportano il 2 dicembre 1992, altre il 4.
Ancora oggi, rappresenta uno dei più grandi successi Disney, tra i film di animazione realizzati dopo la morte di Walt Disney (1901-1966).
Dal punto di vista cronologico, LA BELLA E LA BESTIA è il terzo film a cartoni animati del cosiddetto Rinascimento Disney (Disney Renaissance, 1989-1999), dopo LA SIRENETTA (The Little Mermaid, 1989) e BIANCA E BERNIE NELLA TERRA DEI CANGURI (The Rescuers Down Under, 1990). La protagonista femminile, l’anticonformista Belle, è diventata una delle più amate principesse Disney.
Il film è il primo capitolo di una trilogia Disney dedicata a La Bella e la Bestia. Al lungometraggio, sono seguiti due sequel a cartoni animati destinati al mercato home video, LA BELLA E LA BESTIA – UN MAGICO NATALE (Beauty and the Beast: The Enchanted Christmas, 1992) e IL MONDO INCANTATO DI BELLE (Belle’s Magical World, 1998).
Nel 2017, la Disney ha realizzato anche un adattamento in live action del primo film a cartoni animati, LA BELLA E LA BESTIA (Beauty and the Beast), diretto da Bill Condon, con Emma Watson e Dan Stevens.
Ma quali sono i record di questo classico Disney di animazione?

  • La Bella e la Bestia
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    La trama del film Disney “La Bella e la Bestia” (1991)

    Il lungometraggio a cartoni animati Disney LA BELLA E LA BESTIA è ambientato in una versione alternativa e fantastica della Francia del tardo Settecento.
    Il film Disney racconta la storia di un principe “viziato, egoista e cattivo” (doppiato da Robby Benson, nella versione originale del film) che, dopo una maledizione lanciata da una scaltra fata, è costretto a vivere con sembianze mostruose, animalesche, per comprendere che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. L’animatore della Bestia, il regista premio Oscar Glen Keane, ne concepì il character design in modo che la creatura mostruosa avesse forti richiami con la realtà, pur essendo un personaggio fantasy: “La Bestia ha la fronte di un gorilla, la testa di un bufalo, la criniera di un leone, le zanne di un cinghiale, il corpo di un orso, le gambe di un lupo e, soprattutto, gli occhi di un uomo intrappolato all’interno [Fonte: YouTube].
    Nel film Disney, il destino della Bestia si incrocia con quello di Belle (Paige O’Hara), una ragazza del popolo idealista e coraggiosa. Per salvare il padre Maurice (Rex Everhart), un inventore bislacco imprigionato dalla Bestia, Belle si sacrifica e accetta di vivere nel castello incantato del mostro, abitato da candelabri, teiere e orologi parlanti e senzienti.
    Gli occhi e il cuore della ragazza riusciranno a vedere oltre l’aspetto animalesco e rozzo del suo ospite e a salvare la vita della Bestia, sia dalla maledizione fatata che dall’odio del capopolo Gaston (Richard White)?

Le origini de “La Bella e la Bestia”: dalla fiaba al cinema

Come tanti classici Disney, anche LA BELLA E LA BESTIA si ispira a una fiaba europea.
La versione moderna di questo racconto affonda le sue radici nella tradizione orale e nella letteratura latina, grazie ad Apuleio (II secolo d.C.) e se ne trova traccia anche nel racconto L’Orsa de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634-1636). Divenne popolare nel XVIII secolo, grazie alla fiaba La belle et la bête, data alle stampe nel 1740 dalla scrittrice francese Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve.
Nel 1756, un’altra autrice francese, Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, pubblicò una versione più breve ed edulcorata della fiaba della Villeneuve. In particolare, la seconda versione della storia non contempla le origini fatate e nobili della Bella e fornisce un’origine diversa alla maledizione del principe, privandola di alcuni connotati sessuali. In Italia, il racconto della Beaumont fu inserito da Carlo Collodi nella raccolta I racconti delle fate (1875), con il titolo La Bella e la Bestia.

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La Bestia al bagno, nel film Disney ‘La Bella e la Bestia’ (1991) [Photo Credit: The Walt Disney Studios].

La fiaba della Bella e la Bestia potrebbe contenere anche alcuni elementi di verità. La figura del principe tramutato in bestia potrebbe essere stata ispirata da fenomeni di ipertricosi diventati famosi nel corso del tempo.
A questo proposito, uno dei riferimenti più noti e documentati è quello di Pedro Gonzales (1537-1618, conosciuto in forma latinizzata anche come Petrus Gonsalvus), un aristocratico di nascita spagnola portato come fenomeno esotico alla corte di Enrico II re di Francia e, poi, istruito e introdotto alle discipline umanistiche. Stando ad alcune fonti iconografiche, per cause ormonali, Gonzales aveva il volto interamente ricoperto da fitta peluria. Dei 6 figli che ebbe dal matrimonio con una dama di corte, due successori ereditarono l’ipertricosi paterna, alimentando curiosità e dicerie nelle corti europee del periodo.
Con diverse modifiche, tra cui la presenza di Gaston, il film a cartoni animati Disney LA BELLA E LA BESTIA ha preso i maggiori e più felici spunti dal testo della Beaumont che, in precedenza, era stato portato al cinema anche dal regista francese Jean Cocteau, con il film LA BELLA E LA BESTIA (La belle et la bête, 1946).
Woolverton, la sceneggiatrice del film Disney, ha dichiarato di non aver voluto vedere il film di Cocteau, per non esserne influenzata. Come nel film di Cocteau e come nel racconto della Beaumont, però, il castello della Bestia della Disney è abitato da oggetti animati a servizio del mostro e di Bella. Nella versione della Villeneuve, invece, il palazzo è abitato da servizievoli animali parlanti, un dettaglio presente nella prima bozza ufficiale del film Disney, risalente al 1983 [1].
A latere, a differenza del famoso cartone Disney, il lungometraggio di Cocteau non è affatto un film per tutta la famiglia. L’atmosfera dell’adattamento cinematografico di Cocteau è decisamente gotica e risente dell’estro a tratti bizzarro del suo autore.

7 record del film Disney “La Bella e la Bestia” del 1991

Simbolo del Rinascimento Disney e tra i titoli più famosi e amati della storia degli Studios, il 30mo classico Disney è un film ricco di primati.
Scopriamo insieme 5 record conquistati dal film Disney LA BELLA E LA BESTIA del 1991.

Ovviamente, se non avete visto il film, da qui in poi, attenzione agli spoiler!

Record n°1 – Primo film di animazione Disney sceneggiato da una donna

LA BELLA E LA BESTIA è il primo film di animazione Disney sceneggiato interamente da una donna, Linda Woolverton, ed è stata lei a definire personalmente il personaggio di Belle.
In un’intervista al Los Angeles Times del gennaio 1992, la Woolverton dichiarava: [Belle] è una femminista. Non voglio essere critica nei confronti di Biancaneve, Cenerentola… Erano il riflesso dei loro tempi, ma non sarebbe stato da me scrivere in quel modo. Volevo una donna degli anni Novanta che volesse fare qualcosa di diverso dall’aspettare l’arrivo di un principe”.
Per caratterizzare Belle, la Woolverton si è ispirata al film PICCOLE DONNE di George Cukor (Little Women, 1936) e, in particolare, alla Jo March di Katharine Hepburn. “Entrambe sono donne forti, attive, che amano leggere e vogliono più di quanto la vita offra loro”.
Eppure, all’epoca della produzione del film, fu difficile proporre una figura rivoluzionaria come quella di Belle. Alla fine degli anni Ottanta, quello dell’animazione era un settore dominato dagli uomini. Nell’intervista, la Woolverton riferisce che, in una scena, la sceneggiatura prevedeva che Belle apponesse degli spilli su una mappa del mondo, in corrispondenza di alcuni luoghi che voleva visitare. Nello storyboard, la scena venne modificata e Belle venne messa a decorare una torta. Alla fine, la Woolverton è riuscita a raggiungere un compromesso e Belle è stata mostrata intenta nella lettura di un libro. Poiché la lettura poteva essere considerata un hobby passivo, alla pari del passatempo della mappa, nella scena iniziale del film Disney, Belle cammina e legge contemporaneamente, come la stessa Woolverton faceva da bambina.

Record n°2 – Belle è la prima eroina Disney, colei che salva, invece di essere salvata

la bella e la bestia 1991 belle capelli castani vestito azzurro libro in mano

Belle nel film Disney ‘La Bella e la Bestia’ (1991) [Photo Credit: The Walt Disney Studios].

Come scrive Maria Saccà nel saggio Un secolo Disney. Gender, femminismo ed etnia tra cinema e animazione (Book Publishing, 2019), rispetto alla sirenetta Ariel, apripista del Rinascimento Disney, Belle è davvero la prima principessa Disney a portare con sé “un concetto diverso di bellezza” ed è “diversa da qualsiasi sua antenata”.
Belle non è sicuramente passiva come l’Aurora/Rosaspina de LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO (Sleeping Beauty, 1959) e non è inerme quanto Biancaneve (1938) o Cenerentola (1950). A differenza di Ariel, inoltre, non è una ragazzina ribelle, in rotta con le convenzioni sociali perlopiù per motivi anagrafici.
La protagonista femminile de LA BELLA E LA BESTIA è dotata di sensibilità, saggezza e intelligenza, perché è riuscita a emanciparsi attraverso la lettura e, quindi, la cultura. Benché i suoi libri preferiti siano romanzi d’appendice e la fantasia della ragazza sia romantica, nell’accezione culturale del termine, Belle ha sviluppato spirito critico e coscienza di sé.
Fin dal prologo del film, è chiaro che Belle non attende passivamente l’arrivo di un principe-salvatore. Piuttosto, è una ragazza fermamente convinta di poter vivere un’avventura da vera protagonista.
Determinazione e consapevolezza la rendono davvero unica: Belle è la prima vera eroina Disney, colei che infrange ogni tradizione. La coraggiosa e coerente Belle salva il principe, invece di essere salvata e diventa una principessa non solo per via matrimoniale, ma, simbolicamente, anche in virtù della sua audacia.
Sulla sua maturità, potrebbe incidere anche l’età anagrafica. Al momento dell’uscita del film, in base alle sue caratteristiche fisiche, Belle poteva essere identificata come la più “vecchia” delle protagoniste Disney. Fino a quel momento, infatti, le giovani eroine dei cartoni Disney erano sempre state bambine o adolescenti. Invece, Belle potrebbe essere coetanea del principe. Secondo la Fata che lo ha trasformato in mostro, la Bestia deve trovare qualcuno da amare che, a sua volta, lo ricambi, prima di compiere 21 anni. Quando il mostro e la ragazza si conoscono, la Rosa magica che, nel film, scandisce la vita della Bestia sta sfiorendo, segno che la data fatidica si avvicina. Anche per via di questo dettaglio, Belle potrebbe avere circa 20 anni.
Poco tempo dopo, a partire dalla diciottenne Pocahontas (1995), nel mondo animato Disney iniziarono a comparire altre possibili coetanee di Belle. Per esempio, Megara di HERCULES (18-19 anni) e Jane di TARZAN (20).

Record n°3 – Belle è la prima principessa Disney coi capelli castani e gli occhi nocciola

Anche dal punto di vista estetico, Belle è profondamente diversa dalla classica protagonista femminile Disney: “non è bionda, irresistibile, appariscente”, riporta ancora la Saccà nel suo libro.
Belle è la prima principessa Disney dai capelli castani (non inarcate il sopracciglio: l’unica protagonista Disney mora prima di lei è Biancaneve e aveva una chioma nerissima). Anche i suoi occhi color nocciola sono una “prima volta Disney“.
Inoltre, fate caso a un dettaglio legato agli occhi di Belle: l’intensità del colore dell’iride cambia, nel corso del film. Forse, indica l’evoluzione dei sentimenti di Belle?

Record n°4 – Primo cartone animato in nomination agli Oscar come Miglior Film e primo cartone premiato con il Golden Globe

Cimelio di NientePopcorn.it: una copia originale della vhs Disney de ‘La Bella e la Bestia’ del 1993. Sentite anche voi la voce che recita: ‘Non accettate i falsi. Esigete solo videocassette originali Walt Disney Home Video’? [Photo: NientePopcorn.it].

Nel 1992, LA BELLA E LA BESTIA è stato il primo lungometraggio a cartoni animati a essere candidato ai premi Oscar come miglior film (Best Feature). All’epoca, non esisteva ancora la categoria per il miglior film di animazione (Best Animated Feature): venne istituita nel 2002.
LA BELLA E LA BESTIA non vinse l’Oscar come miglior film. Per la cronaca, il prestigioso premio venne vinto da IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI (The Silence of the Lambs, 1991) di Jonathan Demme. Però, il film vinse comunque altri due Oscar 1992: canzone originale (Beauty and the Beast, con parole di Tim Rice), e colonna sonora originale, firmate entrambe da Alan Menken, già premiato nelle stesse categorie nel 1990, grazie a LA SIRENETTA.
Dopo LA BELLA E LA BESTIA, il primo lungometraggio Disney a essere candidato agli Oscar di nuovo come miglior film è stato il cartone Disney e Pixar UP (2009) di Pete Docter animato in computer graphic.
Non avrà vinto l’Oscar come miglior film dell’anno. Però, nel 1992, LA BELLA E LA BESTIA è il primo cartone animato ad aver vinto il Golden Globe come miglior film (comedy o musical).
Anche in questo caso, all’epoca, non era stato ancora istituito un Globe per i film di animazione. Fu inserito nella lista dei premi solo nel 2007.
Il cartone Disney vinse anche altri due Golden Globe 1992: miglior canzone e miglior colonna sonora originale. Menken era davvero un asso pigliatutto.

Record n°5 – “La Bella e la Bestia” è stato il primo musical di Broadway tratto da un film Disney a cartoni animati

LA BELLA E LA BESTIA è stato il primo musical di Broadway tratto da un cartone Disney. E pensare che, addirittura, in origine, all’inizio degli anni Ottanta, il film era stato concepito senza canzoni! [2]
Il musical è stato messo in scena per la prima volta nel 1994 ed è rimasto in cartellone per 13 anni. Al momento del congedo dal pubblico, era il sesto spettacolo più longevo nella storia di Broadway. Candidato a 9 Tony Award, i prestigiosi premi americani dedicati agli spettacoli teatrali, ne ha vinto uno per i costumi.
Fino al 2007, il musical Beauty and the Beast è stato rappresentato a New York oltre 5400 volte, prima al Palace Theatre e, poi, al teatro Lunt-Fontanne [Fonte: Playbill].
Rispetto al film Disney, il musical originale de LA BELLA E LA BESTIA annovera 7 canzoni in più, sempre composte da Alan Menken, in collaborazione con il paroliere Tim Rice e Howard Ashman. Anche la trama del musical teatrale differisce leggermente da quella del film ed è qui che, per la prima volta, viene reso noto il nome del protagonista maschile. Non c’è più nessun dubbio: il nome del principe de LA BELLA E LA BESTIA è Adam.
Tra gli attori che hanno partecipato allo spettacolo teatrale in lingua inglese, spicca Hugh Jackman, che, nel 1996, ha interpretato l’antagonista Gaston nella versione australiana autorizzata del musical di Broadway.
Dopo LA BELLA E LA BESTIA, altri film Disney sono stati trasformati in musical di Broadway: IL RE LEONE (nel 1997); IL GOBBO DI NOTRE-DAME (1999); MARY POPPINS (2004); TARZAN (2006); LA SIRENETTA (2008); ALADDIN (2014); PINOCCHIO (2017); FROZEN (2018).

Record n°6 – La scena del ballo de “La Bella e la Bestia” è il primo rendering 3D della Disney

la bella e la bestia 1991 scena del ballo

La scena del ballo nel film Disney ‘La Bella e la Bestia’ del 1991 [Photo Credit: The Walt Disney Studios].

La scena del ballo de LA BELLA E LA BESTIA è ufficialmente il primo rendering 3D della Disney. Occhio: questo non significa che LA BELLA E LA BESTIA sia il primo film Disney con inserti animati al computer!
Prima de LA BELLA E LA BESTIA del 1991, nell’ambito dell’animazione Disney, l’uso della computer graphic (CGI) era già stato sperimentato, ma era molto limitato. I primi esempi Disney di brevi animazioni al computer sono contenuti nei film a cartoni animati TARON E LA PENTOLA MAGICA ( The Black Cauldron, 1985) e BASIL L’INVESTIGATOPO (Basil The Great Mouse Detective, 1986).
All’inizio degli anni Novanta, gli Studios stavano iniziando a utilizzare il sistema Computer Animation Production System (CAPS) sviluppato dalla Pixar per l’inchiostratura e la coloritura digitali. La stessa Pixar (che sarebbe stata acquisita definitivamente dalla Disney nel 2006) aveva già realizzato alcuni corti animati in CGI. Però, fu la famosa sequenza del ballo de LA BELLA E LA BESTIA ad aprire nuovi orizzonti alle possibilità offerte dalle tecniche digitali nel campo dell’animazione.
Come racconta in un’intervista del 2016 il supervisore CG Jim Hillin, all’epoca de LA BELLA E LA BESTIA, i computer in uso alla Disney non erano molto potenti e versatili e non venivano mai usati per realizzare riproduzioni tridimensionali realistiche di ambienti (render). Per creare la sala in cui si svolge la famosa scena del ballo, che segna la definitiva presa di coscienza di Belle dei sentimenti nei confronti della Bestia, il team di Hillin adattò appositamente gli strumenti digitali per l’animazione che avevano a disposizione, per ottenere il giusto grado di realismo combinato agli elementi del film realizzati con tecniche tradizionali.
Nella sequenza, l’animazione dei personaggi disegnati a mano è stata combinata con immagini in computer graphic realizzate con software come  RenderMan®, uno strumento appena sviluppato dalla Pixar. Nella scena del ballo, CAPS ha consentito di realizzare ampi movimenti dinamici della telecamera virtuale, in modo da offrire ardite prospettive all’interno di un grande ambiente in marmo illuminato da candele.
In sostanza, la sala da ballo è stata concepita da Hillin come un fondale in movimento, un elemento estremamente difficile da rappresentare, senza la CGI. Un esempio realizzato con tecniche tradizionali è quello della sequenza introduttiva de LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO del 1959 (dal minuto 02:15 del video).
Ogni fotogramma includeva tanti elementi: la stanza da ballo con le vetrate e gli elementi di arredo, il pavimento di marmo con relativi riflessi, i personaggi e le ombre in movimento. Per renderizzare un singolo frame, un computer poteva impiegare dalle quattro alle sei ore. La scena dura circa 2 minuti e 20 secondi. Con un’animazione caratterizzata da una media di 24 frame al secondo, l’intera sequenza è composta da quasi 3200 frame.
Il film ha richiesto circa due anni di lavoro, ma gran parte delle attività di animazione della scena della sala da ballo si sono concentrare negli ultimi 9 mesi di produzione [3].

Record n°7 – Campione d’incassi: “La Bella e la Bestia” 1991 è il primo film Disney ad aver guadagnato più di 100 milioni di dollari

LA BELLA E LA BESTIA è il primo cartone animato nella lista dei film con i maggiori incassi ai botteghini cinematografici statunitensi del 1991. In classifica, occupa la tredicesima posizione, dopo film blockbuster come TERMINATOR 2 di James Cameron, ROBIN HOOD – PRINCIPE DEI LADRI con Kevin Costner e MAMMA, HO PERSO L’AEREO di Chris Columbus.
Però, il suo record, per quel che riguarda gli incassi, è un altro. LA BELLA E LA BESTIA è stato il primo film Disney in assoluto che, in prima visione, ha sfondato il tetto dei 100 milioni di dollari al box office americano.
Fino al dicembre 1992, infatti, solo negli Stati Uniti, il film di animazione ha guadagnato quasi 146 milioni di dollari [Fonte: Box Office Mojo].

Dove vedere il film “La Bella e la Bestia” in streaming?

Se il film LA BELLA E LA BESTIA non è previsto nella programmazione tv su qualche canale del digitale terrestre o non ne avete una copia dvd o Blu-Ray a portata di mano, potete provare a recuperarlo in streaming legale.
Come tanti altri classici Disney, il film a cartoni animati LA BELLA E LA BESTIA del 1991 è disponibile sul catalogo Disney+, il servizio streaming Disney attivo anche in Italia, incluso nell’abbonamento al servizio.
Per quel che riguarda la visione online, il film può essere acquistato in formato digitale anche su altre piattaforme legali italiane. Cliccate sulla locandina del film in alto a sinistra o su questo link, per aprire la scheda di NientePopcorn.it. Con un altro click sul logo del vostro servizio video on demand preferito, atterrate direttamente sulla piattaforma selezionata.

Altre fonti consultate

IMDB Trivia.
Disney Fandom Wiki.
Disney Princess Fandom Wiki.
[1] Jim Hill, “Tale as Old as Time” may make you fall in love with Disney’s Beauty and the Beast all over again, in jimhillmedia.com, 1 settembre 2010.
[2] Jim Hill, in articolo citato.
[3] Alexander Rannie, Ever a Surprise: The History and the Magic Behind the Ballroom in Beauty and the Beast, in D23.com, 30 settembre 2016.
Mike Eisenberg, Creating the Beast, in ScreenRant, 11 ottobre 2010.
Once Upon a Time there tas the Beauty and the Beast, in theasc.com, settembre 1997.

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