I Chicago 7 e il processo del secolo
All’epoca dei fatti, negli Stati Uniti, il processo ai Chicago 7 ha avuto molta risonanza, tanto da essere indicato come “il processo del secolo”. Per la prima volta, infatti, una o più persone venivano accusate di aver infranto la Civil Riots Act, una legge federale anti-sommosse emanata nell’aprile 1968.
Importanti scrittori, intellettuali e professionisti come Noam Chomsky e il celebre pediatra Benjamin Spock si schierarono a favore degli accusati, sostenendo che la legge anti-sommossa costituiva un pericoloso precedente lesivo delle libertà individuali dei cittadini statunitensi.
In una lettera al The New York Review of Books, scrivevano: “L’effetto di questo atto ‘anti-sommossa’ è quello di sovvertire la garanzia del primo emendamento della libera assemblea, equiparando la protesta politica organizzata alla violenza organizzata. Potenzialmente, questa legge è la base per uno stato di polizia in America”.
Una guerra personale tra imputati e corte
Il processo di Chicago fu caratterizzato da momenti drammatici, ma anche da episodi al limite del farsesco. Col trascorrere dei giorni, divenne una sorta di guerra personale tra gli imputati e i loro avvocati da una parte e i pubblici ministeri e il giudice dall’altra. Ma lo scontro perlopiù verbale in aula si trasformò in tensioni e contrasti fisici nelle strade. Praticamente ogni giorno, si verificavano pesanti scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti che si riunivano a South Loop, una zona del quartiere finanziario di Chicago, al grido di: “The whole world is watching! (Il mondo intero sta guardando!)”.
Nel corso del processo ai Chicago 7, la difesa riuscì a portare sul banco dei testimoni oltre 100 persone. Del gruppo facevano parte anche scrittori e artisti famosi, tra cui il poeta beat Allen Ginsberg. Molti di loro erano coinvolti attivamente nelle proteste contro la guerra in Vietnam e scelsero di dare un ulteriore contributo alla causa, sostenendo la tesi della difesa secondo cui l’uso della violenza era da imputare alle sole forze di polizia.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.