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Come scegliere lo schermo giusto per l’home theatre
Se state progettando di realizzare una sala cinema in casa o pensate di migliorarne una esistente, questa è la rubrica di NientePopcorn.it che fa per voi.
Dopo aver pensato in quale stanza allestire l’home theatre, è arrivato il momento fatidico. Bisogna scegliere lo schermo da installare nel piccolo ma funzionale cinema in casa.
a. 3 elementi per scegliere lo schermo (tv o videoproiettore) per una sala home cinema
Le opzioni sono due: televisore con adeguate prestazioni video o telo per videoproiettore.
Ci sono almeno 3 elementi che valgono in entrambi i casi e che prescindono da qualsiasi altra considerazione tecnica:
– le capacità visive degli spettatori. Chi ha problemi di vista potrebbe aver bisogno di avvicinarsi o allontanarsi dallo schermo, a prescindere dalle dimensioni, dalla luminosità e dalla risoluzione del supporto;
– l’illuminazione della stanza cinema. Come dicevamo qui, può essere controllata e modulata con opportuni accorgimenti;
– l’altezza dello schermo. Per evitare di affaticare la vista del pubblico, il bordo inferiore del display deve trovarsi all’altezza degli occhi degli spettatori. Per mantenere il centro costante, la seduta deve essere pensata in modo da aiutare lo spettatore a mantenere dritta la testa.
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Alla luce di queste considerazioni preliminari, vediamo come scegliere un televisore che assolva alle funzioni richieste a uno schermo da cinema in casa. In un altro articolo, invece, ci occuperemo dei videoproiettori e dei teli su cui proiettare immagini.
b. I fattori da considerare per scegliere la tv per un cinema in casa
Angolo di visione orizzontale: un esempio.
Per scegliere la tv per un cinema in casa, bisogna partire da una premessa.
Uno schermo tv molto grande non è necessariamente sinonimo di qualità video.
Gli schermi sovradimensionati rispetto alle dimensioni della stanza e una distanza inadeguata tra sorgente video e spettatore possono disturbare la visione.
I principali fattori da tenere in considerazione al momento della scelta della tv per la sala cinema in casa sono:
1 – dimensioni dello schermo;
2 – distanza schermo-seduta;
3 – angolo di visione (cioé, lo spazio che gli occhi possono abbracciare interamente, per visualizzare correttamente un’immagine. Nel caso di un televisore, è l’angolo ideale formato dagli occhi dello spettatore con gli estremi dello schermo);
4 – risoluzione del supporto video.
Il rapporto equilibrato tra questi elementi aiuta al momento della progettazione della stanza cinema e dell’acquisto degli elementi video e audio.
c. Quale deve essere la distanza seduta-televisore?
L’angolo di visione umano è di 135° in orizzontale. Ma, quando il campo visivo è interamente occupato, come nel caso di uno schermo troppo grande e/o troppo vicino, l’occhio non riesce a percepire ogni dettaglio e il sistema nervoso reagisce agli stimoli con varie sensazioni di fastidio, come la nausea.
La grandezza ideale dello schermo consigliata dagli standard internazionali per un home theater coi controfiocchi prevede una visuale che, a prescindere dalle dimensioni dello schermo, non superi i 40° orizzontali e i 15° verticali. Per un uso domestico o se le esigenze sono poco stringenti, la visuale può essere ridotta a 30° orizzontali.
Tabella comparativa: dimensioni tv e distanza seduta-schermo.
Nello schema (click sull’immagine, per ingrandirla), sono riportate le distanze consigliate tra seduta e televisore sia secondo lo standard per uso domestico che quello per l’home theatre.
Nota: per formulare queste considerazioni, sono stati presi in considerazione tv LED 4K, che, attualmente, sono i modelli più venduti in Italia.
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d. La distanza di visione tv in rapporto a schermo e risoluzione
Sapete che molti dei contenuti disponibili nella programmazione tv, sulle piattaforme di streaming legale o su supporto digitale hanno una qualità video full HD, che è inferiore rispetto a quella del 4K?
Questo significa che scegliere costose tv con prestazioni video superiori alla media non garantisce una buona esperienza di visione, se -banalmente- la posizione dello schermo non è rapportata a una corretta distanza.
Tabella comparativa: alcune dimensioni tv, risoluzione schermo e distanza seduta [Fonte: Panasonic.com].
In questa tabella (click sull’immagine, per ingrandirla), mostriamo la distanza di visione tv consigliata in rapporto alle dimensioni dello schermo televisivo e alla risoluzione della sorgente video (cioé, il segnale tv o la qualità del contenuto digitale).
Considerando che 1 pollice corrisponde a 2,54 cm., in generale, la regola da seguire è:
4K: distanza di visione consigliata [cm] = diagonale schermo [cm] x 1,5.
Alta definizione (HD): distanza di visione consigliata [cm] = diagonale schermo [cm] x 2,5.
Definizione video standard (SD): distanza di visione consigliata [cm] = diagonale schermo [cm] x 3,5.
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e. Dove posizionare lo schermo?
Il televisore deve fare affidamento su una superficie stabile.
La soluzione più semplice per posizionare lo schermo consiste nell’alloggiare la televisione sulla base standard fornita in dotazione dal produttore e appoggiare l’apparecchio su un mobile per tv adeguatamente dimensionato, oppure su un piedistallo regolabile con base antiscivolo.
La base in dotazione non vi piace? In commercio, esistono supporti regolabili realizzati anche in materiali diversi dalla plastica, come il metallo e il legno.
Se le caratteristiche del mobile per la televisione non consentono di soddisfare requisiti importanti come altezza e distanza dello schermo dalla seduta, oppure il risultato estetico non è di vostro gradimento, si può ricorrere a staffe porta tv da parete su cui alloggiare il televisore.
Capita che lo schermo tv sia distante dalle prese elettriche e da quella dell’antenna centralizzata. Quando la televisione viene montata a parete, è praticamente inevitabile che i cavi di alimentazione rimangano visibili.
Per ovviare agli antiestetici cavi a vista, potete usare canaline copricavi in plastica o metallo, guaine in neoprene e scatole organizer.
f. Elenco delle tecnologie per schermi tv in commercio
In commercio, esistono televisori con schermi ad alta definizione che si basano su tecnologie diverse.
Facciamo ordine tra le varie sigle che li individuano.
LCD: tv con schermo a cristalli liquidi.
LED: gli schermi tv che si basano su una tecnologia che sfrutta i Light Emitting Diode si dividono in Full LED, con neri intensi e un alto rapporto di contrasto dinamico (cioè, la velocità con cui il televisore modula la retroilluminazione dell’apparecchio, per regolare il contrasto), e TV Edge-LED, ultrasottili, con una distribuzione uniforme del colore.
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OLED: l’acronimo sta per Organic Light Emitting Diode, o diodo organico per emissione di luce, una tecnologia che permette di realizzare schermi in grado di emettere luce propria. In questo modo, senza dover ricorrere a parti aggiuntive (come i cristalli liquidi), i tv OLED sono più sottili degli LCD.
QLED: la sigla significa Quantum dot led e indica display grandi e flessibili basati su nanocristalli semiconduttori o punti quantistici. Sono simili agli schermi con tecnologia OLED e dovrebbero durare di più nel tempo, ma non possono raggiungere la stessa percentuale di nero.
Ultra-HD: tv con schermi ad alta definizione. In alcuni casi, agli apparecchi Ultra-HD viene abbinata la funzione HDR, che permette di accentuare i chiaroscuri, per ottenere una eccellente definizione dei dettagli.
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Plasma: di solito, questa tecnologia viene usata per realizzare schermi molto grandi (es. sopra i 50″). Gli schermi al plasma hanno un ampio angolo di visualizzazione e si vedono bene anche in posizione laterale, una soluzione utile, quando si vuole vedere un film tra amici. Un display al plasma offre un tempo di risposta dei pixel (cioè, la velocità con cui i pixel reagiscono al cambio di immagine, passando da un colore all’altro) molto più veloce degli schermi LCD e LED.
RPTVs: la sigla indica i televisori a retroproiezione. Sono apparecchi ultrasottili, estremamente leggeri e di grandi dimensioni, pensati per esigenze di visione particolari, come l’home theatre in ambienti particolarmente ampi.
g. La guida all’acquisto di un televisore per il cinema in casa
Tabella comparativa: le percentuali di superficie visibile in più [Fonte: Panasonic.com]
Generalizzando, le differenze qualitative tra uno schermo grande e uno piccolo sono irrisorie.
In proporzione, i televisori più grandi hanno prezzi più convenienti. Quindi, a parità di qualità, dal punto di vista economico, è sempre più conveniente acquistare tv con schermi di grosse dimensioni.
Inoltre, anche che pochi pollici in più sulla diagonale dello schermo possono contribuire a migliorare l’esperienza visiva.
In questa tabella (click sull’immagine, per ingrandirla), mostriamo le percentuali di superficie di schermo visibile in più, passando da una grandezza in pollici all’altra.
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h. Scegliere lo schermo tv: qual è la tecnologia migliore? E le dimensioni?
Tabella comparativa: alcune dimensioni tv e principali usi/destinazioni.
Qual è la tecnologia migliore da scegliere per il vostro cinema in casa? Dipende dal tipo di uso e fruzione dell’apparecchio.
Un buon compromesso tra più attività (es. videogame e video in alta definizione su supporto digitale, come film e serie tv in Blu-ray) è rappresentato dai televisori LED, per via dell’elevato rapporto di contrasto dinamico che offrono.
Per quanto riguarda le dimensioni più adatte per un display tv, in questa tabella (click sull’immagine, per ingrandirla), suggeriamo alcune delle destinazioni d’uso migliori, in base alle dimensioni dello schermo.
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[Nella foto principale: Asa Butterfield e Chloë Grace Moretz, nel film HUGO CABRET di Martin Scorsese].
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