…E fu così che “Il sorpasso” cambiò la commedia italiana.

È ancora BOOM! con la rassegna su pellicola all'Altrove di Genova organizzata dal Laboratorio Probabile Bellamy in collaborazione con Nientepopcorn.it. Stasera, "Il sorpasso" di Dino Risi.

Rassegne , di
…E fu così che “Il sorpasso” cambiò la commedia italiana.

Proseguono gli appuntamenti cinematografici del lunedì, rigorosamente su pellicola, organizzati dal Laboratorio Probabile Bellamy in collaborazione con Nientepopcorn.it, presso l’Altrove – Teatro della Maddalena di Genova (Piazzetta Cambiaso, 1).

La rassegna di turno, BOOM!,è dedicata alla grande commedia all’italiana, specchio di una società, quella dell’Italia del secondo dopoguerra, economicamente in piena espansione, caratterizzata da nuove convenzioni sociali ed antiche, discutibili tendenze italiche, lanciata a velocità supersonica verso un orizzonte di comodità e consumismi di varia natura.
Questa volta, il compito di raccontare le contraddizioni del Paese viene affidato a quello che, da più parti, viene considerato il manifesto del genere, Il sorpasso (1962), la pellicola di Dino Risi che, scientemente o meno, ha riunito in sé una caterva di elementi estetici, legati alla produzione di massa, grazie ai quali è possibile individuare immediatamente il periodo sociale e storico nel quale il film è stato girato: dal riconoscibilissimo suono del clacson della Lancia Aurelia B24 su cui viaggiano i protagonisti al nervosismo atletico e sbruffone di Bruno Cortari (Vittorio Gassman), rappresentazione di un benessere psicofisico cui sempre più ampi spicchi della società ambiscono senza difficoltà.

La pellicola di Risi, sceneggiata con Ettore Scola e Ruggero Maccari (Rodolfo Sonego, però, rivendicò a lungo la paternità del soggetto), sfrutta la cornice on the road, altro elemento pressoché inedito nel cinema italiano dell’epoca (che pare abbia influenzato addirittura Dennis Hopper nella realizzazione di Easy Rider, 1969), unendo elementi popolari (la sfacciata trivialità ridanciana del protagonista ed il suo accento smaccatamente romanesco, per esempio) a riflessioni quasi intimiste, affidate al secondo protagonista, il giovane e malinconico Roberto (Jean-Louis Trintignant), specchio ed antagonista di Bruno lo sbruffone.

Il titolo del film è quantomai significativo: oltre a descrivere, in maniera didascalica, l’azzardo sul cui filo ama vivere il Cortona, sottolinea sia l’epocale passaggio sociale vissuto in quegli anni dall’Italia, sia lo scarto compiuto da Risi nei confronti della cinematografia popolare italiana precedente e contemporanea. Qui, come non mai, probabilmente, il regista milanese, romano d’adozione, dosa temi e ritmi narrativi proprio come se stesse guidando un’automobile sportiva, con accelerazioni improvvise, frenate repentine, strombazzate.

La proiezione (19 maggio) avrà inizio alle h.21:10 e, come sempre, sarà preceduta da un buffet di benvenuto (h.20:30), compreso nel costo del biglietto (intero €5; ridotto per soci Bellamy €4).

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