In memoria di Pietro Germi.

Il grande cineasta italiano, di cui quest'anno ricorrono due importanti anniversari, viene celebrato a Genova da una mostra e da una rassegna cinematografica. Primo appuntamento in sala, lunedì 6 ottobre.

In memoria di Pietro Germi.

PIETRO GERMI: UN ANNO IMPORTANTE

Quest’anno, ricorre un doppio anniversario legato al grande Pietro Germi: sono trascorsi quarant’anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Roma il 5 dicembre 1974, ma sono anche cento gli anni che avrebbe compiuto, essendo nato il 14 settembre 1914, nei vicoli del centro storico di Genova.
Ed è proprio Genova, la sua città natale, a tributargli una serie di doverosi omaggi.

LA MOSTRA A PALAZZO DUCALE

A Palazzo Ducale, presso la Sala Liguria, (1-29 ottobre 2014), il Gruppo Ligure Critici Cinematografici, con la collaborazione della Mediateca Regionale Ligure ed il patrocinio del Comune di Genova, ha curato ed allestito una mostra ad ingresso gratuito di fotografie, locandine e documenti a tema Pietro Germi, attingendo al materiale conservato dalla Fondazione Mario Novaro.
Tra i vari memorabilia, compare anche il francobollo celebrativo emesso dalle Poste Italiane nel 1977, proprio in ricordo di Germi.

LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA ALL’ “ALTROVE”

Parallelamente, il Laboratorio Probabile Bellamy ha organizzato una rassegna cinematografica dal titolo Auguri Germi! che, a partire da lunedì 6 ottobre, si svolgerà presso i locali del Teatro Altrove (Piazzetta Cambiaso 1).

Ecco il programma completo e le nostre schede-film:

6 ottobre, h.21:15
GIOVENTÙ PERDUTA (1948)

13 ottobre, h.21:15
L’UOMO DI PAGLIA (1958)

17 ottobre, h.18:30
IN NOME DELLA LEGGE (1949)

17 ottobre, h.21:30
DIVORZIO ALL’ITALIANA (1961)

20 ottobre, h.21:15
L’IMMORALE (1967)

2 novembre, h.18:30
JOVANKA E LE ALTRE (1960)

2 novembre, h.21:30
IL ROSSETTO (1960)

3 novembre, h.21:15
JOVANKA E LE ALTRE

Biglietti: intero €6; soci Bellamy €4.

LA CARRIERA DI PIETRO GERMI

Pietro Germi fu attore, produttore, regista e sceneggiatore, premiato anche con l’Oscar: nel ’63, infatti, DIVORZIO ALL’ITALIANA (1961) fu impalmato con la preziosa statuetta per la Miglior Sceneggiatura, scritta a sei mani con Ennio De Concini e Alfredo Giannetti.
Trasferitosi a Roma per frequentare i corsi del Centro sperimentale di cinematografia, esordì come attore e sceneggiatore nel 1925, con RETROSCENA di Alessandro Blasetti, per debuttare come regista con il giallo IL TESTIMONE (1946).

Germi fu in grado di traghettare il cinema italiano dal neorealismo al cinema di genere (poliziesco, sentimentale, drammatico, commedia), mantenendo un’impronta autorale assolutamente personale, uno sguardo acuto e caustico sulla realtà, ricevendo anche l’aperto apprezzamento di Pier Paolo Pasolini che gradì particolarmente UN MALEDETTO IMBROGLIO (1959), il suo adattamento del romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda.
Il cineasta, che non fu comunque alieno a pesanti critiche, ricevette numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali: tra gli altri, oltre al citato premio Oscar, vinse il Gran Premio della Giuria a Berlino con IL CAMMINO DELLA SPERANZA e, a Cannes, il premio per la Miglior Commedia con DIVORZIO ALL’ITALIANA, nel ’62, e il Gran Prix 1966 con SIGNORE & SIGNORI.

Nella foto: Pietro Germi e Claudia Cardinale in un fotogramma tratto da UN MALEDETTO IMBROGLIO (1959).

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