I Magnifici 7 – “Animali fantastici…”: quando il mondo dell’incredibile e la realtà si incontrano

Sta per arrivare nei cinema di tutto il mondo il film "Animali fantastici e dove trovarli", prequel della saga di Harry Potter ispirato ad uno pseudobiblium scritto dal magizoologo Newt Scamandro. Per l'occasione, parliamo di film in cui il mondo reale e quello fantastico si incrociano significativamente.

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I Magnifici 7 – “Animali fantastici…”: quando il mondo dell’incredibile e la realtà si incontrano

“ANIMALI FANTASTICI…”: ARRIVA AL CINEMA L’ATTESO PREQUEL DI “HARRY POTTER”

Atteso con grande curiosità da tutti i fan di Harry Potter, il film ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI (Fantastic Beasts and Where to Find Them, 2016) arriverà nei cinema italiani il 17 novembre.
Diretto da David Yates, già al timone di alcuni capitoli del ciclo cinematografico di H.P., ANIMALI FANTASTICI… è il primo titolo di una pentalogia che, in qualità di prequel, ambientato circa 70 anni prima rispetto alla saga potteriana, anticipa le avventure del maghetto di Hogwarts: il film si basa sul libro Gli animali fantastici: dove trovarli pubblicato nel 2001 dalla scrittrice J.K.Rowling (co-sceneggiatrice dell’adattamento cinematografico del testo) con lo pseudonimo di Newt Scamandro, magizoologo. Il volume è uno pseudobiblium, cioè un testo mai scritto, ma citato come vero: si tratta, infatti, di uno dei principali libri su cui studiano gli allievi di Hogwarts. Esso contiene le dettagliate descrizioni di tutte le creature fantastiche, catalogate da 1 a 5 “x” in base alla loro pericolosità.

Eddie Redmayne (Oscar 2015 per LA TEORIA DEL TUTTO) è Scamandro: in trasferta a New York per il Magical Congress of the United States, Newt si ritrova coinvolto in una perigliosa avventura, quando le creature contenute nella sua valigia riescono a uscire, invadendo il mondo dei babbani, pardon dei No-Magic: è con questo termine, infatti, che i maghi a stelle e strisce indicano le persone prive di poteri.

7 FILM IN CUI SI INTRECCIANO MAGIA E REALTÀ

L’universo magico che, anni dopo, sarà terreno di battaglia per Harry Potter si mescola a quello delle persone comuni: nella storia del cinema fantastico, non è certo la prima volta che dimensioni parallele si intrecciano, interferendo le une con le altre. Per la rubrica periodica I Magnifici 7, Nientepopcorn.it vi propone un pugno di film in cui il mondo reale e il mondo dell’incredibile si incontrano nelle maniere più disparate.

  • Jumanji
    7.1/10 1022 voti
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    7. JUMANJI

    Chi penserebbe mai che un antico e apparentemente innocuo gioco da tavolo potrebbe condurre i suoi giocatori in un’avventura realistica e pericolosa come quella vissuta da Judy (Kirsten Dunst) e Peter (Bradley Pierce)? I due fratelli Shepherd si sono appena trasferiti con una zia in un’antica villa abbandonata da tempo, quando trovano in soffitta la scatola impolverata di Jumanji, una specie di gioco dell’oca ambientato nella giungla. Lanciando i dadi e dando il via al gioco, i ragazzini riporteranno nel loro mondo non solo Alan Parrish (Robin Williams), un bambino scomparso nel 1969 proprio mentre giocava a Jumanji, ma anche tutti i feroci animali che lo popolano, trasformando il loro quartiere in una selva abitata da creature selvagge, talune bramose di carne umana.
    JUMANJI (1995) di Joe Johnston è il fortunatissimo adattamento di un racconto illustrato per ragazzi pubblicato nel 1981 da Chris Van Allsburg. Dalle opere dell’illustratore americano sono stati tratti altri due film fantasy: POLAR EXPRESS (2004) di Robert Zemeckis e ZATHURA – UN’AVVENTURA SPAZIALE (Zathura: A Space Adventure, 2005) di Jon Favreau.
    Formula magica: “Nella giungla dovrai stare finché un 5 o un 8 non compare” (il gioco).

  • Labyrinth
    7.3/10 297 voti
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    6. LABYRINTH

    “Attento a quello che desideri: potrebbe avverarsi”: Oscar Wilde docet. Indubbiamente, tale celebre aforisma calza a pennello per la quindicenne Sarah (Jennifer Connelly). Obbligata a fare da babysitter al fratellastro, tenta di calmare il pianto del bambino leggendogli il suo libro preferito, The Labyrinth. Proprio come la protagonista della storia, Sarah desidera liberarsi del bambino e, un po’ per gioco, alla fine della lettura chiude il volume ed esclama: “Spero proprio che gli gnomi ti portino via all’istante”. Detto fatto: il bimbo scompare e, con suo enorme stupore e spavento, Sarah riceve la visita di Jareth, il Re dei Goblin (David Bowie) che, prima, tenta di donarle una sfera di cristallo in cui sono contenuti i suoi sogni e, poi, la sfida a ritrovare il fratellino entro 13 ore. Sarah si inoltra in un magico labirinto, impegnandosi in una vera corsa contro il tempo.
    Jim Henson (il creatore dei Muppets) + Brian Froud (pittore inglese appassionato di folklore) + Terry Jones (Monty Python) = LABYRINTH – DOVE TUTTO È POSSIBILE (Labyrinth, 1986), uno dei film fantasy più amati degli anni Ottanta, decade in cui, spesso, cinema e magia sono andati a braccetto con risultati assurti al rango di cult.
    Formula magica: “Tu non hai nessun potere su di me” (Sarah).

  • Il mago di Oz
    7.4/10 381 voti
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    5. IL MAGO DI OZ

    Dopo alcune peripezie, Dorothy (Judy Garland) si è chiusa nella cameretta che occupa nella fattoria degli zii insieme al suo cagnolino Totò, quando un terribile tornado solleva la casa e, dopo un breve viaggio, con uno schianto, la lascia atterrare nel bel mezzo di un posto ben diverso dal Kansas e, precisamente, sulla testa della crudele Strega dell’Est (che, ovviamente, muore all’istante), nel bel mezzo di una curiosa regione  attraversata da una strada dorata lastricata di mattoni gialli. Dorothy è capitata nientemeno che nel Paese del potente Mago di Oz: per tornare a casa, la Strega Buona del Nord consiglia alla bambina di recarsi dal Mago, che vive nella lontana Città di Smeraldo, e di chiedergli aiuto. Con i piedi calzati nelle sgargianti scarpette rosse della Strega dell’Est, Dorothy inizia il cammino lungo la strada dorata, in compagnia di Totò e dei suoi nuovi amici, lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il Leone fifone.
    IL MAGO DI OZ (The Wizard of Oz, 1939), kolossal Metro Goldwyn Mayer diretto da Victor Fleming (e dai non-accreditati George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog e King Vidor), vincitore di due premi Oscar per le musiche, è il primo adattamento cinematografico del romanzo per ragazzi Il meraviglioso mago di Oz pubblicato nel 1900 da L. Frank Baum: negli anni a seguire, le avventure di Dorothy legate a Oz, raccontate in altri tredici volumi (solo 4 di essi recano la firma di Baum), sono state portate molte volte sul grande schermo: tra queste, accenniamo solo al disneyano NEL FANTASTICO MONDO DI OZ (Return to Oz, 1985) che, in maniera inaspettata, colse gli aspetti più orrorifici e tremebondi dell’opera di Baum.
    Formula magica: “Nessun posto è bello come casa mia” (Dorothy).

  • Ghostbusters - Acchiappafantasmi
    7.3/10 660 voti
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    4. GHOSTBUSTERS

    Gli Acchiappafantasmi sono nei guai: un’antichissima semidivinità sumera, Gozer, è intenzionata a reincarnarsi nella New York del 1984. Grazie ad un tempio camuffato da grattacielo costruito da un folle architetto nel bel mezzo della città, Gozer si affida a due suoi adoratori, Zuul il Guardia di Porta e Vinz Clortho il Mastro di Chiavi, che, nel frattempo, sottoforma di cani infernali, hanno preso possesso dei corpi della violoncellista Dana (Sigourney Weaver) e del suo vicino di casa, Luis (Rick Moranis). Gli Acchiappafantasmi devono impedire che Gozer riesca a radunare tutte le entità ectoplasmatiche della città: la sua intenzione, infatti, è quella di distruggere l’umanità.
    A dispetto dei toni apocalittici, GHOSTBUSTERS – GLI ACCHIAPPAFANTASMI (Ghostbusters, 1984) di Ivan Reitman è una delle commedie di maggior successo degli ultimi trent’anni: interpretato da Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis ed Ernie Hudson, il film si ispira nientemeno che ad un cortometraggio Disney, TOPOLINO E I FANTASMI (Lonesome Ghosts, 1937), che vede Pippo, Paperino e Topolino ingaggiati da un gruppo di spiriti annoiati, per farli divertire un po’.
    Formula magica: “Ci vediamo dall’altra parte!” (Peter Vinkman)

  • Il labirinto del Fauno
    7.4/10 702 voti
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    3. IL LABIRINTO DEL FAUNO

    Chi avrebbe mai detto che un sasso avrebbe potuto segnare indelebilmente la vita della piccola Ophelia? Mentre infuria la Guerra Civile spagnola, la bambina (Ivana Baquero) è in viaggio con la madre: la paura e il senso di pericolo sono onnipresenti, così Ofelia si rifugia nella fantasia: dopo aver raccolto un sassolino e averlo ricollocato nella sua sede (una stele raffigurante un fauno), la bambina viene condotta da un magico insetto alato al cospetto di un fatato fauno che le rivela la sua vera identità. Ofelia è la reincarnazione di Moana, la figlia di un re di un mondo sotterraneo a cui ella potrà fare ritorno solo dopo aver superato indicibili prove.
    IL LABIRINTO DEL FAUNO (El laberinto del fauno, 2006) del regista messicano Guillermo Del Toro è un’incursione dai toni fiabeschi in un contesto sanguinoso e drammatico come quello della dittatura di Francisco Franco: utilizzando i canoni della fiaba tradizionale, Del Toro non tralascia i toni oscuri del periodo storico in cui è ambientata la storia, inserendo nel racconto accenti smaccatamente horror. Il suo film, ad oggi tra le pellicole in lingua spagnola ad aver ottenuto il maggior successo di pubblico, ha vinto tre Oscar: Miglior Fotografia, Scenografia e Trucco.
    Formula magica: “L’avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare” (incipit)

  • The Fall
    7.8/10 111 voti
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    2. THE FALL

    Lo stuntman Roy (Lee Pace) è bloccato in ospedale, vittima di un incidente su un set. La piccola Alessandria (Catinca Untaru) si è rotta un braccio raccogliendo arance. Per trascorrere il tempo e farsi amica la bambina, Roy inizia a raccontarle una storia di cui sono protagonisti l’arciere africano Otta Benga, il super-esperto di esplosivi Luigi, lo scienziato Charles Darwin e l’Indiano, un guerriero senza nome. Il coinvolgimento di Alessandria nella storia è tale che, in breve tempo, anche lei e Roy diventano protagonisti del racconto nelle vesti di un bandito mascherato e di sua figlia e, per la bambina, scindere realtà e immaginazione diventa sempre più difficile. Dietro tanto sogno e avventura, però, si cela una tristezza profonda che Alessandria non può neppure immaginare e di cui sarà, dopotutto, testimone e complice.
    THE FALL (2006) di Tarsem Singh è il remake di un film bulgaro dell’81, YO HO HO di Valeri Petrov, nonché uno sfolgorante omaggio al cinema comico degli albori di Hollywood, che cita numerosi corti che hanno per protagonisti Chaplin e Buster Keaton. Nel 2007, ha vinto l’Orso di Cristallo (Menzione Speciale) al Festival di Berlino.
    Formula magica: “Io non ho un lieto fine, mi dispiace!”, “Non importa” (Roy e Alessandria).

  • La città incantata
    8.5/10 1007 voti
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    1. LA CITTÀ INCANTATA

    Alla piagnucolosa Chihiro è bastato attraversare un tunnel immerso in un’antica foresta per entrare in quello che sembra un luna park abbandonato, ma che si rivelerà essere un Paese fatato pieno di incredibili creature magiche, in cui dovrà affrontare indicibili prove per salvare i suoi sventati genitori trasformati in maiali da un subdolo incantesimo: impiegata nelle gigantesche terme del posto, Chihiro perderà il proprio nome e avrà a che fare con il malinconico spirito Senza-Volto, con la pericolosa strega Yubaba e con il misterioso Haku. Riuscirà a rompere la maledizione che grava su mamma e papà? Farà ritorno a casa?
    Premiato con l’Oscar 2003 come Miglior Film d’Animazione, LA CITTÀ INCANTATA (Sen to Chihiro no kamikakushi, 2001) costituisce la summa della cinematografia di Miyazaki Hayao, patron dello Studio Ghibli insieme a Takahata Isao: amante delle tradizioni della cultura giapponese, come già aveva anticipato con IL MIO VICINO TOTORO (Tonari no Totoro, 1988) e PRINCIPESSA MONONOKE (Mononoke Hime, 1997), Miyazaki-san ha riversato in questo lungometraggio le suggestioni derivanti da una profonda conoscenza del patrimonio folkloristico del suo Paese. Il tema di fondo del film, infatti, è la memoria (quella perduta da Chihiro, da Haku e dai troppi giapponesi dimentichi della loro Storia).
    Formula magica: “Ogni volta che ci accade qualcosa, quel ricordo ci apparterà per sempre, anche se non lo ricordiamo più. Basta solo un po’ di tempo per far tornare la memoria” (Zeniba)

[Nella foto: un’immagine promozionale di ANIMALI FANTASTICI…]

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