Il film Amazon “Quella notte a Miami…” si basa su una storia vera?

Il film 'Quella notte a Miami...', esordio alla regia di Regina King, fa incontrare Malcolm X, Cassius Clay, Sam Cooke e Jim Brown. Ma è tutto vero?

Il film Amazon “Quella notte a Miami…” si basa su una storia vera?

Cassius Clay, Sam Cooke, Jim Brown e Malcolm X insieme: “Quella notte a Miami…” è andata proprio così?

Dal 15 gennaio, sul catalogo italiano Amazon Prime Video, è disponibile il film originale Amazon QUELLA NOTTE A MIAMI… (One Night in Miami, 2020).
Il film rappresenta l’esordio alla regia dell’attrice Regina King, protagonista premiata con l’Emmy 2020 della serie tv WATCHMEN (2019) e vincitrice di Golden Globe e Oscar 2019 come miglior interprete femminile non protagonista, grazie al film SE LA STRADA POTESSE PARLARE (If Beale Street Could Talk, 2018) di Barry Jenkins.
Presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020, ONE NIGHT IN MIAMI… è un adattamento dell’omonima opera teatrale del 2013 di Kemp Powers, che ha firmato anche la sceneggiatura del film. Recentemente, Powers ha scritto anche la sceneggiatura del film Pixar SOUL (2020).
ONE NIGHT IN MIAMI… vede in scena 4 nomi importanti della cultura afroamericana: il pugile Cassius Clay, il giocatore di football e attore Jim Brown, il cantante Sam Cooke e il politico e attivista Malcolm X.
Ma quanto viene raccontato in QUELLA NOTTE A MIAMI… è una storia vera? I fatti che espone sono davvero accaduti? I protagonisti si conoscevano davvero ed erano così amici come viene mostrato nel film?
Scopriamolo insieme, seguiteci e, se non avete ancora visto il film, occhio agli spoiler!

  • Quella notte a Miami...
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    La trama di “Quella notte a Miami…”: chi sono i 4 personaggi protagonisti?

    Come suggerisce il titolo, il film QUELLA NOTTE A MIAMI… è ambientato a Miami.
    Dopo un prologo che introduce i 4 protagonisti, il film si svolge nella notte del 25 febbraio 1964, perlopiù nella camera d’albergo di Miami dove Malcolm X ha preso alloggio per assistere all’incontro di pugilato tra Cassius Clay e Sonny Liston, valido per il titolo di campione mondiale dei pesi massimi.
    Ma chi sono i 4 personaggi protagonisti di ONE NIGHT IN MIAMI…?

Il pugile: Cassius Clay

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Eli Goree/Cassius Clay [Photo Credit: Amazon/Wikimedia Commons].

Cassius Clay (1942-2016), Cash per gli amici del tempo, è stato uno dei pugili più famosi della storia della boxe e uno degli atleti più noti e apprezzati del mondo dello sport contemporaneo. Nel film QUELLA NOTTE A MIAMI…, è interpretato da Eli Goree.
Dopo aver aderito alla setta religiosa afroamericana Nation of Islam (NOI), Clay cambiò il suo nome in Muhammad Ali.
Estremamente carismatico e provocatorio, nel corso della sua carriera, Ali è stato protagonista di alcuni degli eventi sportivi più importanti del Novecento. Dopo la conquista della medaglia d’oro nei pesi medio-massimi alle Olimpiadi di Roma del 1960, sono entrati negli annali i suoi match con uno storico rivale, Joe Frazier, e l’epico incontro conosciuto come “Rumble in the Jungle”, combattuto in Zaire nel 1974 contro George Foreman, che gli permise di riconquistare il titolo di campione dei pesi massimi perso nel 1967, a causa dell’arresto per renitenza alla leva militare. Rifiutatosi per motivi civili e religiosi di arruolarsi nell’esercito statunitense e di combattere in Vietnam, Ali venne arrestato e non poté combattere fino a che, nel 1971, la Corte Suprema degli Stati Uniti annullò la sua condanna.
Dopo la sua terza e ultima vittoria come campione dei pesi massimi, nel 1978, iniziò il suo declino sportivo. Nel 1984, ad Alì venne diagnosticata la sindrome di Parkinson. Nonostante le sue precarie condizioni fisiche, nel 2012, è stato uno dei portatori della fiaccola olimpica nel corso della cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Londra. Nel 1996, aveva acceso il tripode alle Olimpiadi di Atlanta.
Alla vita e alla carriera del famoso pugile, è dedicato il film ALI (2001) di Michael Mann, con Will Smith nel ruolo del protagonista.

La star del football e del cinema: Jim Brown

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Aldis Hodge/Jim Broen [Photo Credit: Amazon/Wikimedia Commons].

James Nathaniel Brown (1936-), meglio noto come Jim Brown, è stato un famoso giocatore di football americano, attore cinematografico e attivista per i diritti civili delle persone afroamericane. Nel film QUELLA NOTTE A MIAMI…, è interpretato da Aldis Odge.
La sua carriera come running back della squadra dei Cleveland Browns, dal 1957 al 1965, è costellata di record sportivi: maggior numero di yard corse in una stagione e corse in carriera, maggior numero di touchdown segnati su corsa in carriera, touchdown totali segnati e yard totali conquistate. È stato il primo giocatore della storia della disciplina a segnare 100 touchdown.
Grazie alle sue prestazioni nella National Football League (NFL), Brown viene considerato uno dei più grandi atleti in assoluto della storia dello sport professionistico statunitense.
Ma Brown non era solo un incredibile giocatore di football. Fin dai tempi delle scuole superiori, ha saputo farsi notare per la sua versatilità sprotiva, praticando con successo anche basket, atletica e baseball.
Nel 1963, approfittando dell’invito del Presidente USA Lyndon Johnson alla Casa Bianca, parlò pubblicamente dei problemi razziali del Paese.
Nonostante l’incredibile successo in ambito sportivo, nel 1965 Brown decise di ritirarsi e dedicarsi completamente al mondo del cinema, dove aveva fatto il suo ingresso già nel 1964, recitando nel film western RIO CONCHOS.
Tra i film più famosi di Jim Brown, ricordiamo: QUELLA SPORCA DOZZINA (The Dirty Dozen, 1967) di Robert Aldrich; MARS ATTACKS! (1996) di Tim Burton; OGNI MALEDETTA DOMENICA (Any Given Sunday, 1999) di Oliver Stone.
Insieme alla carriera artistica, Brown ha portato avanti il suo impegno civile e ha fondato Amer-I-Can, un’organizzazione che aiuta gli ex detenuti a reinserirsi nella società.

Il cantante: Sam Cooke

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Leslie Odom Jr./Sam Cooke [Photo Credit: Amazon/Wikimedia Commons].

Sam Cooke (1931-1964) è stato un cantante e produttore musicale, tra i fondatori e più famosi esponenti della soul music e tra i primi artisti afroamericani a costituire una propria etichetta discografica. Nel film ONE NIGHT IN MIAMI…, è interpretato da Leslie Odom Jr.
Tra il 1957 e il 1965, Cooke riuscì a fare entrare ben 29 singoli nella classifica statunitense dei Top 40 pop. Tra i suoi maggiori successi, ricordiamo canzoni come Wonderful World e Twistin’ the Night Away. Nel 1957, il brano You Send Me arrivò al primo posto sia nella classifica Billboard’s Rhythm & Blues Records che nella Billboard Hot 100.
Cooke fu anche attivista per i diritti civili e usò la sua musica, invece della protesta pubblica, per trovare dei punti di contatto e di dialogo tra le parti in causa. Prendendo parte all’American Civil Rights Movement, fu promotore dei legami tra pubblico nero e bianco e, grazie al lancio di numerosi artisti R’n’B, Cooke fu promotore di un cambiamento culturale importante.
La sua morte violenta è avvenuta in circostanze misteriose, nel dicembre 1964, a Los Angeles. Ufficialmente, l’uccisione di Cooke è stata ricondotta a un tentativo di difesa armata da parte della direttrice di un hotel che affermò di essere stata minacciata dal cantante ubriaco. Ma sulla vicenda restano ancora molte ombre. Alla morte di Cooke, è dedicato il documentario Netflix THE TWO KILLINGS OF SAM COOKE (2019).
La canzone di Cooke A Change Is Gonna Come, uscita postuma, è considerata una delle prime canzoni di protesta civile ed è stata interpretata da molti altri artisti, da Aretha Franklin a Otis Redding.

Il politico: Malcolm X

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Kingsley Ben-Adir/Malcolm X [Photo Credit: Amazon/Wikimedia Commons].

Malcolm X (1925-1965) è stato un politico, attivista per i diritti umani e leader afroamericano, uno dei più famosi e discussi del Novecento. Nel film QUELLA NOTTE A MIAMI…, è interpretato da Kingsley Ben-Adir.
Nato Malcolm Little, cambiò il suo nome nel 1950. Usando la “X” al posto del cognome, Malcolm intese rigettare il cognome assegnato dai padroni bianchi ai suoi antenati e sottolineare lo sradicamento degli afroamericani dalle loro origini e dalle terre di provenienza. Benché non fosse figlio di schiavi, Malcolm X visse l’infanzia e la giovinezza segnata dalla discriminazione razziale violenta che provocò la rovina e il disfacimento della sua famiglia.
Nel 1946, Malcolm venne arrestato e condannato a 10 anni di carcere per vari reati. In quel periodo, aderì alla Nation Of Islam, un gruppo nazionalista nero religioso che programmava la creazione di una nazione nera musulmana all’interno degli Stati Uniti a cui, in seguito, avrebbe aderito anche Cassius Clay. Scarcerato nel 1952 per buona condotta,  Malcolm X era già entrato nel mirino dell’FBI per essersi dichiarato apertamente comunista e critico nei confronti del Governo USA in merito alla Guerra di Corea (1950-1953). Nel 1953, divenne un osservato speciale della CIA. In seguito a dissidi con i vertici della NOI, nel marzo 1964 Malcolm X dichiarò la sua fuoriuscita dal movimento e annunciò la fondazione del Muslim Mosque, Inc., che escludeva l’elemento religioso dall’azione civile e politica. Dopo un viaggio in Egitto e in Arabia Saudita e dopo essere diventato musulmano sunnita, Malcolm X rientrò negli Stati Uniti con il nome di El-Hajj Malik El-Shabazz. Da tempo, l’uomo temeva per la propria incolumità (come viene mostrato anche nel film, dove Malcolm X è scortato da almeno un paio di guardie del corpo). Il 14 febbraio 1965, lui, la moglie incinta di una coppia di gemelli e le 4 figlie scamparono a un attentato dinamitardo contro la loro casa nel Quuens di New York. Una settimana dopo, il 21 febbraio, El-Shabazz venne ucciso ad Harlem, New York, con 7 colpi di arma da fuoco. Al suo funerale, partecipò circa un milione e mezzo di persone.
Alla biografia di Malcolm X, è dedicato il film MALCOLM X (1992) di Spike Lee, con Denzel Washington.

L’amicizia tra i protagonisti di “One Night in Miami”: vera o falsa?

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Malcolm X fotografa Cassius Clay neo-campione dei pesi massimi, nel film ‘Quella notte a Miami…” [Photo Credit: Amazon].

L’amicizia tra Cassius Clay, Sam Cooke, Jim Brown e Malcolm X che è alla base del film QUELLA NOTTE A MIAMI… è ampiamente documentata.
Come viene mostrato nel film, per esempio, diverse fonti dell’epoca ritraggono Malcolm X con la sua macchina fotografica insieme a Clay, alla fine dell’incontro che, nel febbraio 1964, ha incoronato per la prima volta il pugile campione del mondo dei pesi massimi. Come riportato anche nell’autobiografia di Malcolm X, i due si erano conosciuti nel 1962. L’attivista fu così colpito dalla contagiosa simpatia e dalla personalità di Clay che il pugile fu una delle poche persone che Malcolm X invitò nella propria casa nel corso della sua vita.
Nonostante le opposizioni del NOI, Malcolm X desiderava che Clay entrasse nel movimento.  La sera dell’incontro di Clay con Liston, alcune fonti riportano che, riferendosi alle colorite dichiarazioni di Clay alla stampa, parlando con Jim Brown, Malcolm X potrebbe aver detto: “Non credi che sia ora che questo giovane smetta di sputacchiare e faccia sul serio?”.

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Il cast di ‘Quella notte a Miami…’ [Photo Credit: Amazon].

Brown non faceva parte della NOI, ma le fonti riportano che era scettico riguardo alla resistenza passiva e all’efficacia della protesta non violenta.
Benché non fosse interessato alla politica e fosse cristiano, dal canto suo, Cooke dimostrò un certo interesse nei confronti della NOI e ammirava Malcom X per via delle sue posizioni sull’autoaffermazione dei neri. Anche Sam Cooke era presente all’incontro di pugilato a Miami, come viene mostrato nel film ONE NIGHT IN MIAMI…
Clay era un grande fan di Cooke e, spesso, i due si incontravano per festeggiare dopo gli spettacoli di Cooke o gli incontri di Clay.
In seguito, Clay avrebbe presenziato ai funerali di Cooke, nel 1965, insinuando che le indagini sulla morte dell’artista non erano state svolte adeguatamente.
Anche Clay e Brown erano amici. Alcune foto scattate durante le riprese del film QUELLA SPORCA DOZZINA, per esempio, mostrano Clay e Brown scherzare fra loro.

Cosa accadde davvero, in albergo, “Quella notte a Miami…”?

Il film ONE NIGHT IN MIAMI… racconta la verità, quando mostra che Cassius Clay non aveva programmato nessun festeggiamento particolare in caso di una vittoria, alla fine dell’incontro di Miami.
Così, Clay e i suoi amici decisero effettivamente di riunirsi nella camera del motel Hampton’s House di Miami dove alloggiava Malcolm X, come viene mostrato nel film.
Fin qui, perciò, ONE NIGHT IN MIAMI…  è estremamente fedele ai fatti del febbraio 1964.
Ma i dialoghi tra i 4 amici, all’interno del motel si svolsero davvero così?

C’è un solo dettaglio documentato di quelle ore al motel

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Il gelato alla vaniglia [Photo Credit: Amazon].

Nessuno sa esattamente di cosa discussero Clay, Cooke, Brown e Malcolm X dopo l’incontro di boxe.
Per esempio, Malcolm X accusò davvero Sam Cooke di aver corteggiato il pubblico bianco con frivole canzoni d’amore? Non lo sappiamo.
Benché gli argomenti trattati dai protagonisti siano focali nelle loro biografie, dopo che si chiude per la prima volta la porta della camera di Malcolm X, tutto quello che viene raccontato in ONE NIGHT IN MIAMI… è frutto della fantasia di Kemp Powers. Anche la scena in veranda con cui, nel film, viene introdotto Jim Brown è nata dall’immaginazione dello sceneggiatore, che ha dichiarato di essersi ispirato a un episodio abbastanza simile raccontato da Brown in un’autobiografia.
In un’intervista del 2018 al Miami Herald, Powers rivelò che era stato difficile trovare informazioni poco più che superficiali su quella serata. Ma la mancanza di dati certi non ha scoraggiato lo sceneggiatore. In un’altra dichiarazione del 2019, riportata da Deadline, Powers ha detto di essere rimasto affascinato dall’idea che 4 icone della cultura degli anni Sessanta fossero riunite nella stessa stanza in un momento emblematico della storia americana. “È stato come scoprire i Black Avengers”, ha dichiarato Powers.
Però, c’è un piccolo dettaglio di quella sera a Miami, riportato in un articolo di The Guardian, che corrisponde alla realtà: al motel, i 4 protagonisti mangiarono effettivamente solo gelato alla vaniglia.

La storia dei protagonisti, dopo “Quella notte a Miami…”

Al termine della notte trascorsa nella stanza dell’Hampton’s House di Miami, i protagonisti ritornano alla propria vita, ma con uno scopo rinnovato. Ciascuno sembra pronto a fare il possibile per dare il proprio contributo alla società.
Come viene mostrato nel film QUELLA NOTTE A MIAMI…, il mattino dopo la vittoria contro Liston, Cassius Clay annunciò di essere un membro della Nation of Islam, dichiarandosi contrario all’integrazione (e attirandosi la diffidenza di bianchi e neri cristiani), e assunse il nome Cassius X. Circa 2 settimane dopo, Malcolm X annunciò la sua rottura con la NOI.
Secondo quanto viene riportato nel libro Redemption Song: Muhammad Ali and the Spirit of the Sixties (1999) di Mark Marqusee, a cui Powers si è appoggiato per la sceneggiatura di ONE NIGHT IN MIAMI…, la sera dell’incontro con Liston, Clay disse a Jim Brown che stava riflettendo se rompere la sua amicizia con Malcolm, per dimostrare fedeltà alla NOI. Circa un mese dopo, Clay aveva già interrotto i suoi contatti con Malcolm, rifiutandosi anche al telefono. I due si incrociarono per l’ultima volta, in Ghana, nel maggio 1964, quando Malcolm tentò invano di salutare Clay, già Ali, ma il pugile lo trattò molto freddamente. In seguito, Ali abbandonò la NOI e divenne sunnita, proprio come Malcolm X. Nell’autobiografia Con l’anima di una farfalla (Fazi, 2003), Ali ha dichiarato: Voltare le spalle a Malcolm è uno degli errori della mia vita di cui mi rammarico”.
Nel film ONE NIGHT IN MIAMI…, ispirato dal testo della canzone Blowin’ In The Wind di Bob Dylan, Sam Cooke incise A Change Is Gonna Come. Nella realtà, Cooke incise il brano prima dell’incontro di boxe Clay-Liston, ma la canzone venne pubblicata solo dopo la morte del cantante.

Fonti consultate

Autobiografia di Malcolm X, BUR, 1993.
Esquire.
Smithsonian Magazine.
USA Today.

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