Addio a Laura Antonelli, regina di “Malizia”

L'attrice è scomparsa all'età di 73 anni. Bellezza morbida dalle forme invidiabili, ha inaugurato il filone della commedia sexy italiana, diventandone un simbolo. Ha lavorato con grandi registi, da Visconti a Chabrol. I momenti più significativi della sua filmografia.

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Addio a Laura Antonelli, regina di “Malizia”

LA SCOMPARSA DI LAURA ANTONELLI

Addio a Laura Antonelli: l’attrice romana di origine istriana (il suo vero nome era Laura Antonaz) è scomparsa oggi, all’età di 73 anni, colta da un infarto.
Viveva sola: è stata ritrovata senza vita dalla domestica recatasi stamane nella sua casa di Ladispoli, nei dintorni di Roma.

CON “MALIZIA”, CAMBIÒ LA STORIA DEL COSTUME ITALIANO

La Antonelli, la cui carriera era iniziata nei primi anni Sessanta con alcuni Caroselli pubblicitari e piccole parti in film di Pietrangeli (IL MAGNIFICO CORNUTO, 1964) e Petrini (LE SEDICENNI, 1965), ha legato la propria fama a film in cui, grazie alla propria bellezza ed alle sue forme morbide e sensuali (“Sono bassina, un po’ tondetta e ho le gambe piuttosto corte: chissà perché piaccio?”, dichiarava) interpretava spesso il ruolo della donna delicatamente maliziosa e procace, decisamente spesso senza veli.
Il grande successo, seppur controverso, arrivò con MALIZIA (1973), pellicola di Salvatore Samperi che diede ufficialmente il via alla stagione della commedia sexy italiana, facendole vincere un Nastro d’Argento come Miglior Attrice ed un Globo d’Oro come miglior rivelazione secondo la stampa estera: bastarono una scala malandrina, una vestaglia ed un reggicalze usati con calcolata civetteria per cambiare la storia del costume italiano.

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UNA CARRIERA INTERROTTA

La sua freschezza e la sua avvenenza le assicurarono numerosi ruoli da piccante protagonista: tra i titoli di maggior interesse, ricordiamo Laura Antonelli nel film a episodi SESSOMATTO (1973) di Dino Risi, al fianco di un giovane Giancarlo Giannini, e nel non indifferente IL MERLO MASCHIO (1971) di Pasquale Festa Campanile, con Lando Buzzanca.
Gli anni Ottanta la videro protagonista di un grande numero di commedie di successo, ma alcuni problemi con la giustizia (possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale reato che, ai tempi, venne ascritto come spaccio) e, nel 1991, un disastroso intervento chirurgico al viso fatto per lavorare sul set di MALIZIA 2000 ne causarono il definitivo allontanamento dalle scene ed un progressivo decadimento psicologico cui la causa giudiziaria intentata nei confronti del medico e della produzione del film, protrattasi fino al 2006, non ha in alcun modo giovato.
Nel 2010, il collega Lino Banfi, venuto a conoscenza delle sue difficoltà economiche, fece appello al Governo allora in carica affinché all’attrice venisse fornito un finanziamento in base alla Legge Bacchelli promulgata in favore degli artisti disagiati: nonostante la richiesta fosse stata accolta, con una lettera la Antonelli rifiutò, pregando di essere dimenticata.

LAURA ANTONELLI: UNA FILMOGRAFIA

Volente o nolente, Laura Antonelli è stata simbolo di una nuova sessualità e di un’apertura della società italiana ad argomenti tabù come quello del nudo esibito, ma, dotata di un fascino penetrante, ha saputo incarnare anche personaggi complessi e ruoli in cui la sua fisicità avvolgente non aveva ragione di prevalere sulle sue capacità interpretative, lavorando con cineasti come Visconti, Comencini, Scola, Chabrol, Bolognini e condividendo lo schermo con attori come Alberto Sordi, Jean Paul Belmondo, Monica Vitti, Jean Rochefort, Shelley Winters, Alain Delon.
Attraverso le schede-film di Nientepopcorn.it, ricordiamo i momenti più significativi della carriera cinematografica di Laura Antonelli.

LA TV RICORDA LAURA ANTONELLI

[Aggiornamento h.13:35]
Il palinsesto di Rete 4 è stato appena aggiornato, per offrire un ricordo di Laura Antonelli:
h.16:45 MI FACCIO LA BARCA (1980) di Sergio Corbucci;
h.02:35 IL MERLO MASCHIO (1973) di Pasquale Festa Campanile.

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