LE IMPERFEZIONI DI NETFLIX
Si sa, nessuno è perfetto. Neppure Netflix. A fronte di un successo più o meno costante delle sue produzioni originali seriali (vedi, il tonfo di GIPSY con Naomi Watts), la piattaforma di contenuti in streaming sembra avere il fiato corto per quanto riguarda i film.
Produzioni originali come BEASTS OF NO NATION (2015) di Cary Fukunaga e I DON’T FEEL AT HOME IN THIS WORLD ANYMORE (2017) di Macon Blair, premiato al Sundance, rappresentano delle eccezioni all’interno di un catalogo di lungometraggi di fiction che, nonostante la presenza dei grossi nomi impegnati, non sembra convincere appieno il pubblico.
I FILM NETFLIX VINCONO, MA NON CONVINCONO
Attualmente, siti di rilevanza internazionale come IMDB e Rotten Tomatoes non premiano i film Netflix quanto le sue serie tv e la media-voti generata dalle preferenze degli utenti di Nientepopcorn.it conferma questa tendenza anche dalle nostre parti.
WAR MACHINE (2017), interpretato e prodotto da Brad Pitt, LA SCOPERTA (2017) con Robert Redford, Rooney Mara e Jesse Segel, OKJA (2017) di Joon-ho Bong, pietra dello scandalo a Cannes 2017, FINO ALL’OSSO (2017) con Lily Collins e Keanu Reeves, sono solo alcuni dei film non documentarii targati Netflix che hanno lasciato abbastanza indifferenti (se non deluse) le platee.
ASPETTANDO I NUOVI FILM TARGATI NETFLIX
Nonostante il successo dei lungometraggi di fiction prodotti da Netflix sia un po’ risicato, il colosso statunitense dell’intrattenimento globale non sembra intenzionato a demordere e, forse, la sua costanza sarà finalmente premiata.
Nelle prossime settimane, infatti, saranno pubblicati film che hanno già ottenuto riscontri perlopiù positivi da parte della critica.
Per esempio, PER PRIMO HANNO UCCISO MIO PADRE, il film di Angelina Jolie ambientato in Vietnam durante la dittatura dei Khmer Rossi, attualmente in cartellone a Toronto, sarà inserito nel catalogo internazionale il 15 settembre, mentre LE NOSTRE ANIME DI NOTTE, con Redford e Jane Fonda, appena applaudito a Venezia, debutterà anche in Italia il 29 settembre.
Infine, a partire dal 13 ottobre, negli Stati Uniti, sarà disponibile THE MEYEROWITZ STORIES (NEW AND SELECTED), il nuovo e atteso lungometraggio di Noah Baumbach presentato in concorso all’ultimo festival di Cannes.
5 DELUSIONI ORIGINALI NETFLIX
Affidando a questi nuovi titoli le nostre speranze, ecco, invece, 5 film, fra le produzioni originali Netflix che, stando alla media dei voti attribuiti, finora non hanno incontrato i favori del pubblico che frequenta Nientepopcorn.it.
Se pensate che le medie voti attuali non rendano merito ai vari film… Beh, non vi resta che esprimere un giudizio! Mano alle stelline e ai commenti!
[Nota: per stilare questa mini-classifica, sono stati presi in considerazione film che, al momento della stesura dell’articolo, avevano ricevuto almeno 4 voti, conquistando una media-voti inferiore a 6.0/10]
5.SPECTRAL
SPECTRAL (2016) è stato diretto dall’esordiente Nic Mathieu. La trama è intrigante: entità non meglio definite, eteree come spiriti ma incredibilmente letali, forse progettate dal governo locale, hanno assediato una non meglio definita città moldava e un gruppo di agenti speciali americani viene inviato sul luogo per eliminarli.
Nel cast, Emily Mortimer (MATCH POINT, 2005) e James Badge Dale (IRON MAN 3, 2013).4.AUTOBIOGRAFIA DI UN FINTO ASSASSINO
Diretto e co-sceneggiato da Jeff Wadlow (KICK-ASS 2, 2013), AUTOBIOGRAFIA DI UN FINTO ASSASSINO (True Memoirs of an International Assassin, 2016) richiama lontanamente la traccia narrativa di una commedia francese di successo: COME SI DISTRUGGE LA REPUTAZIONE… (Le magnifique, 1973) di Philippe de Broca, con Jean-Paul Belmondo. Il ruolo principale è stato affidato a un “medioman” di eccezione come il simpatico Kevin James (IL DILEMMA, 2011). Nel cast, c’è anche un barbuto Andy Garcia (GLI INTOCCABILI, 1987).
3.YOU GET ME
Diretto dall’esordiente Brent Bonacorso e interpretato dall’ex-stellina Disney Bella Thorne (A TUTTO RITMO), il thriller YOU GET ME (2017) è una sorta di versione young adult di ATTRAZIONE FATALE (Fatal Attraction, 1987). Il film affronta il fenomeno dello stalking in un contesto poco più che adolescenziale.
2.LA FESTA DELLE FIDANZATE
Bob Odenkirk deve la sua fama internazionale al ruolo dell’azzeccagarbugli Saul Goodman nelle serie tv BREAKING BAD e BETTER CALL SAUL, ma, negli Stati Uniti, è un attore e un autore molto apprezzato da tempo. Purtroppo, sotto l’egida di Netflix, anche lui sembra aver commesso un passo falso. Flop a parte, se il film vi incuriosisce, non fatevi trarre in inganno: a dispetto del titolo e delle sue premesse narrative, LA FESTA DELLE FIDANZATE (Girlfriend’s Day, 2017), lungometraggio da lui co-sceneggiato e interpretato, non è una vera e propria commedia, perché si trasforma presto in un dramma criminale.
1.DEATH NOTE
DEATH NOTE è uno degli ultimi e più criticati esempi di whitewashing. Ispirato al noto manga omonimo firmato da Ōba Tsugumi e illustrato da Takeshi Obata, il film diretto da Adam Wingard (THE GUEST, 2014) cancella qualsiasi riferimento alla cultura asiatica di provenienza, calando negli Stati Uniti la vicenda horror-fantasy originaria. La voce dell’iconico shinigami Ryuk è stata affidata a Willem Dafoe, mentre il protagonista, che da Light Yagami è diventato Light Turner, è interpretato da Nat Wolff (COLPA DELLE STELLE, 2014). Nel cast, c’è anche Margaret Qualley (THE LEFTOVERS).
[Nella foto: un’immagine tratta da DEATH NOTE]
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