Oscar 2019: tutti i vincitori

Gli Oscar 2019 ribaltano parzialmente i pronostici e decretano film dell’anno l’outsider GREEN BOOK di Peter Farrelly che, candidato in 5 categorie, vince l’Oscar per il Miglior film, per la miglior sceneggiatura originale e per il miglior attore non protagonista, Mahershala Ali, alla sua seconda statuetta. Il pluricandidato film Netflix ROMA può comunque dirsi soddisfatto, portando a casa tre titoli: Alfonso Cuarón vince l’Oscar per la miglior regia (da sei edizioni a questa parte, Cuarón è il quinto regista messicano a vincere l’Oscar in questa categoria), la miglior fotografia e l’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Delusione per LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos: 10 nomination e una sola statuetta, quella comunque prestigiosa di Olivia Colman, miglior attrice protagonista. BOHEMIAN RHAPSODY è il film che ha vinto il maggior numero di Oscar 2019 (4), fra cui quello per il miglior attore, Rami Malek. Soddisfazioni anche per la Disney che fa incetta di Oscar con BLACK PANTHER (3 statuette) e BAO (miglior cortometraggio animato). Spike Lee, candidato per la prima volta per la miglior regia, ha vinto il primo Oscar della sua carriera grazie alla sceneggiatura non originale del film BLACKKKLANSMAN. Pur senza aver vinto l’Oscar per la miglior interpretazione femminile, anche Lady Gaga può dirsi contenta: il brano Shallow, composto per la colonna sonora originale del film A STAR IS BORN, ha vinto l’Oscar per la miglior canzone.
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Miglior Film

Vince l’Oscar per miglior film Green Book

 

Miglior regia

Vince l’Oscar per la miglior regia Alfonso Cuarón per Roma

 

Migliore attrice protagonista

Vince l’Oscar come miglior attrice protagonista Olivia Colman per La favorita

 

Migliore attore protagonista

Vince l’Oscar come miglior attore protagonista Rami Malek per Bohemian Rhapsody

 

Migliore attore non protagonista

Vince l’Oscar come miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Green Book

 

Migliore attrice non protagonista

Vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista Regina King per Se la strada potesse parlare

 

Miglior film d’animazione

Vince l’Oscar come miglior film d’animazione Spider-Man: Un nuovo universo

 

Miglior fotografia

Vince l’Oscar per la miglior fotografia Alfonso Cuarón per Roma

 

Migliori costumi

Vince l’Oscar per i migliori costumi Ruth Carter per Black Panther

 

Miglior documentario

Vince l’Oscar come miglior documentario Free Solo

 

Miglior corto documentario

Vince l’Oscar come miglior documentario corto Period. End of a Sentence.

 

Miglior montaggio

Vince l’Oscar per il miglior montaggio John Ottman per Bohemian Rhapsody

 

Miglior film straniero

Vince l’Oscar per miglior film straniero Alfonso Cuarón per Roma

 

Miglior colonna sonora originale

Vince l’Oscar per la colonna sonora originale Ludwig Goransson per BLACK PANTHER

 

Miglior canzone originale

“All The Stars”, Black Panther
“I’ll Fight”, RBG
“The Place Where Lost Things Go”, Il ritorno di Mary Poppins
“Shallow”, A Star IS Born
“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings”, La ballata di Buster Scruggs

Vince l’Oscar per la miglior canzone originale “Shallow” per A Star Is Born

 

Miglior cortometraggio animato

Vincono l’Oscar per il miglior cortometraggio animato Domee Shee e Becky Neimann-Cobb per Bao

 

Miglior cortometraggio

  • Detainment
    7.5/10 2 voti
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  • Belva
    Belva
    2018
    8.0/10 2 voti
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  • Marguerite
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  • Madre
    Madre
    2017
    6.5/10 4 voti
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  • Skin
    Skin
    2018
    8.0/10 1 voti
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Vincono l’Oscar per il miglior cortometraggio Guy Nattiv e Jaime Ray Newman per Skin

 

Miglior sceneggiatura originale

Vincono l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly per Green Book

 

Miglior sceneggiatura non originale

Vincono l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee per BlackKklansman

 

Miglior scenografia

Vincono l’Oscar per miglior scenografia Hannah Beachler e Jay Hart per Black Panther

 

Migliori effetti visivi

Vincono l’Oscar per i migliori effetti visivi Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J.D. Schwalm per First Man – Il primo uomo

 

Miglior montaggio sonoro

Vincono l’Oscar per il miglior montaggio sonoro John Warhurst e Nina Hartstone per Bohemian Rhapsody

 

Miglior missaggio sonoro

Vincono l’Oscar per il miglior missaggio sonoro Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali per Bohemian Rhapsody

 

Miglior Trucco ed Acconciature

Vincono l’Oscar per il miglior trucco ed acconciature Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia Dehaney per Vice – L’uomo nell’ombra

 

6 commenti

  1. Stefania / 25 Febbraio 2019

    Davvero, nonostante l’evidente “ruffianeria” di Green Book, non avrei mai creduto che il film di Peter Farrelly potesse vincere l’Oscar 2019 come miglior film (e per la miglior sceneggiatura, in aggiunta). Tifavo per La favorita, certa che Roma avrebbe portato a casa la doppietta film-regia. E invece…
    Per il resto, alcuni premi tecnici a parte (anche per i costumi davo la vittoria certa al film di Lanthimos), questi Oscar mi sono sembrati abbastanza prevedibili e pure un po’ piacioni 🙂

    • inchiostro nero / 25 Febbraio 2019

      @stefania: più attenzione alle tematiche, alle storie e ai personaggi. Poca, anzi pochissima critica cinematografica. E poi, troppe interpretazioni di personaggi reali, che hanno sminuito un po’ il lavoro originale dell’attore, che riflettono una Hollywood priva di idee, intenta a sfornare come biscotti solo biopic, remake e reboot.

      • Stefania / 26 Febbraio 2019

        @inchiostro-nero: “Hollywood priva di idee”, esatto 🙁

      • Noloter / 26 Febbraio 2019

        cit. “E poi, troppe interpretazioni di personaggi reali, che hanno sminuito un po’ il lavoro originale dell’attore”
        Esattamente, in questo modo trovo ci si riduca non ad una prova interpretativa e di costruzione del personaggio ma solo ad una gara di imitazione; un grande “Tale e quale Show”. Non a caso, parecchie volte, si premiano quegli attori che più sono stati sommersi di trucco, parrucche, protesi, scafandri e quant’altro per divenire irriconoscibili da sé stessi.

        • Stefania / 26 Febbraio 2019

          @noloter: già! Anche per questo avrei premiato di più e meglio La favorita. Insieme a Roma, è il film presente a questi Oscar che, secondo me, coniugava meglio l’uso della tecnologia digitale con la tradizione “artigiana” del cinema.

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