michidark

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 7 mesi, 3 settimane fa

    Pasticciaccio pacchianoLa parodia di Inception e Matrix. Videogiochi, fumetti, manga, cinema di arti […]

  • Certo che è volutamente fatto in quel modo. Si contesta il come, non il cosa. Perdonami, ma il film è talmente didascalico ed esplicito che tutto il mondo ne ha compreso l’intento. Ma se sei uno scrittore brillante il concetto lo fai passare anche senza l’imbarazzante canzone di Ariana Grande, per fare un esmpio.

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 3 mesi fa

    Non avevo letto nulla del film. Quello che a prima vista sembra un disaster movie, si trasforma, al primo incontro dei protagonisti con la presidente USA, in un’opera di satira feroce sulla società odierna. Im […]

  • Che poi tra Leone d’oro e critiche piene di entusiasmo mi aspettavo una sceneggiatura di quelle a prova di bomba. Invece resta solo un bel fumettone, per me niente di più, ma ci speravo

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 6 mesi fa

    Recentemente Martin Scorsese se ne è uscito con una frase sui cinefumetti che ha scatenato una marea di polemiche. “Sono dei parchi giochi, non è vero cinema” ha detto più o meno. Io ovviamente concordo con il buo […]

    • Sono d’accordo sullo spessore del film. Tolta la prova di Phoenix (che, da sola, vale qualche nientepopcorniana stellina) e la buona ricostruzione d’ambiente (correlata alle azzeccate scelte di fotografia), per me il lavoro (di sceneggiatura) di Phillips (e Scott Silver) è solo sufficiente: come sottolinei, il racconto è troppo esplicito e lineare (ma penso sia il problema di un film a tesi che, in questo caso, deve essere filologicamente corretto).

      • Che poi tra Leone d’oro e critiche piene di entusiasmo mi aspettavo una sceneggiatura di quelle a prova di bomba. Invece resta solo un bel fumettone, per me niente di più, ma ci speravo

  • Tutto giustissimo. Aggiungo che questo film per me è Tarantino al mille percento. Ho letto in giro che è l’opera meno tarantiniana, ma penso invece lo sia all’ennesima potenza. Forse a cambiare è il registro, molto più comico del solito (pure demenziale). L’unico momento davvero teso si risolve con una sequela di idiozie tra Pitt e Dern. Mentre la…[Leggi tutto]

  • Aspetto la tua recensione allora. Io proporrei, eccezionalmente, di aggiungere Totdy anche nella sezione “film” e non solo “serie tv”. Sarebbe cool

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Cinema all’ennesima potenza. Eppure nei cinema (quelli con la c minuscola) non ci finirebbe neanche per sbaglio. L’opera di Refn, spacciata su Amazon Prime come una serie tv, e nemmeno piazzata in homepage non […]

    • Devo devo devo iniziarla, basta rimandare!

    • Aspetto la tua recensione allora. Io proporrei, eccezionalmente, di aggiungere Totdy anche nella sezione “film” e non solo “serie tv”. Sarebbe cool

    • L’ho iniziata e ne sto subendo il fascino: spero di non sbagliare il paragone etologico, ma mi sento turbata come un topo davanti a un serpente <3

    • @michidark tra l’altro in alcune scene la tensione sessuale si taglia con il coltello, cosa non facile da costruire. E spesso l’assenza di musica tende a esaltare questo fattore e ti giuro che mi toglie il fiato, mi sento intimorito e allo stesso tempo “eccitato”. Madò quanto amo Refn.

  • Solitamente abbiamo gusti abbastanza simili. Mi ha stupito molto il tuo 7. Capisco che il film sia molto “jarmuschiano” e si collochi – dici bene – senza problemi tra i due precedenti. Secondo me però una commedia ha bisogno di dialoghi brillanti, sono l’essenza stessa del genere. Qua mancano totalmente di mordente. Anche a volerla vedere come t…[Leggi tutto]

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 4 anni, 9 mesi fa

    Tra film, serie tv, fumetti e videogiochi, quello della “zombie apocalypse” è forse il genere più abusato. Normale nel 2019 averne le palle piene, ma Jarmusch – da snob qual è – se ne infischia e butta fuori […]

    • Quel passaggio sui videogame ha fatto storcere il naso pure a me.
      Per il resto, il film non mi è dispiaciuto. In realtà, non mi ha fatto ridere, mi è sembrato troppo didascalico nell’uso della metafora, ma, nonostante tutto, mi sembra coerente con quanto sta raccontando ultimamente Jarmusch. Visto insieme a Solo gli amanti sopravvivono e Paterson ha una sua ragion d’essere (però, non regge il confronto).

      • Solitamente abbiamo gusti abbastanza simili. Mi ha stupito molto il tuo 7. Capisco che il film sia molto “jarmuschiano” e si collochi – dici bene – senza problemi tra i due precedenti. Secondo me però una commedia ha bisogno di dialoghi brillanti, sono l’essenza stessa del genere. Qua mancano totalmente di mordente. Anche a volerla vedere come tragedia, a me è parso che la sceneggiatura fosse ridotta all’osso. Un pretesto per divertirsi con i suoi attori feticcio e fargli fare del sano cazzeggio in un contesto un po’ splatter. Il messaggio – semplicissimo e abusato – sembra messo lì per giustificare l’esistenza della pellicola. Le scene con Tom Waits sembrano girate in un secondo momento per riempire il vuoto totale di contenuti. Io non salvo nulla. E Jarmusch solitamente mi piace molto

        • Uhm, per me non è una commedia (infatti, non ho riso mai 😀 ). Diciamo che se lo era negli intenti di Jarmusch non ha raggiunto l’obiettivo. Shame on you, Jim. Però, siccome non sono andata al cinema con l’intenzione di vedere una commedia, non sono rimasta delusa, ecco. Non è neppure una tragedia propriamente detta. Secondo me, è una riflessione e basta. E assume toni angoscianti e drammatici, perché… Insomma, le cose sono così e ci siamo dentro. Jarmusch aveva bisogno di esternare qualcosa su cui rimugina da un po’ e l’ha fatto con questo film. Penso che l’abbia fatto molto meglio negli altri due film che citavo: questa è una variazione sul tema un po’ forzata e, forse, non del tutto necessaria. Ma, come dicevo, la giustifico se pensata insieme a quei due film là, come un terzetto un po’ sbilanciato ma, nel complesso, efficace. Il voto generoso è dovuto a questo: al fatto che questo film sembra completare un discorso che, in realtà, non avevo percepito prima 🙂

  • Io senza quel finale (intendo la parte dantesca, tutta) avrei promosso il film a pieni voti. Gli ultimi 15/20 minuti sono davvero di troppo. Di fatto non aggiungono nulla, sono solo un vezzo registico (l’ennesimo) per ribadire il narcisismo di Jack (e di Lars). Von Trier dovrebbe trovare un fidato collaboratore (sceneggiatore?) che lo sappia tenere a freno

  • Ciaooooo! Tra l’altro nella tua recensione citi Madre. Ammetto di aver pensato subito anche io a quel film

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 5 anni, 1 mese fa

    L’ultimo lavoro di Lars Von Trier è un debordante calderone della sua poetica, ma anche del suo punto di vista sulla vita. Più che un capolavoro, un testamento artistico. Cos’è l’arte? Il regista lo spiega a […]

    • Il finale, proprio la scena finale intendo, non ha convinto neppure me.
      P.s.: bentornato! ^_^

    • Io senza quel finale (intendo la parte dantesca, tutta) avrei promosso il film a pieni voti. Gli ultimi 15/20 minuti sono davvero di troppo. Di fatto non aggiungono nulla, sono solo un vezzo registico (l’ennesimo) per ribadire il narcisismo di Jack (e di Lars). Von Trier dovrebbe trovare un fidato collaboratore (sceneggiatore?) che lo sappia tenere a freno

      • “Von Trier dovrebbe trovare un fidato collaboratore (sceneggiatore?) che lo sappia tenere a freno”: sono d’accordo. Ti confesso che, fino alla fine, ho sperato che SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER la parentesi dantesca avrebbe portato a una “fuga dall’inferno” di Jack. Nel complesso, la caduta definitiva di Jack ha senso (la dannazione del killer/regista), però, a quel punto, mi aspettavo un sardonico colpo di teatro.

    • Il film mi è sembrata un’accozzaglia di “cose che piacciono a Lars” e il finale, chissà perché, mi ha ricordato quando, alle materne, alcuni compagni non riuscivano ad inserire le figure negli appositi spazi e si finiva col trovare cubi incastrati nello spazio per le sfere e così via. Per quanto riguarda la caduta definitiva di Jack (e mi riallaccio a quello che scrive Stefania), io credo che abbia lasciato allo spettatore il giudizio: il fuoco, in negativo, diventa bianco. Forse che la dannazione di Jack in realtà sia il cammino della luce?

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 9 anni, 1 mese fa

    Non ho mai capito l’espressione “solo come un cane”.

    Credo che gli uomini siano di gran lunga più soli.

    The Rover è desolazione. E’ un dipinto post apocalittico silenzioso e polveroso.

    Un road movie cru […]

    • @michidark Il personaggio di Pearce è incredibile. Pattinson mostra ancora un briciolo di umanità ma Pearce è completamente disilluso e annichilito. Non è l’apocalisse ad aver distrutto i suoi sentimenti ma la mancanza giustizia. Giustizia catartica che consentirebbe all’uomo di redimersi.

  • michidark ha scritto un nuovo articolo 10 anni, 1 mese fa

    La fiera degli stereotipi. Nella scena in cui lo sportivone di turno si mette a fare balletti iper-trash, dopo essersi fumato dell’erba, ho rischiato di lanciare il pc dalla finestra . Boiate del genere potevano […]

    • Visto con gli occhi di oggi, per la prima volta, dopo che The Breakfast Club ha influenzato tutta una serie di film a seguire sul genere, allora sì apparirebbe come la fiera degli stereotipi, ma 35 anni fa era diverso. Questo film va contestualizzato nell’epoca e nel contesto sociale in cui è uscito. Non è un capolavoro di genio e originalità, ma non merita nemmeno il 3 come voto. Poi a ognuno il proprio parere ma merita almeno la sufficienza.