karolina

Il nome della rosa
......... Ripeto ancora oggi a me stesso che la mia scelta fu buona, che feci bene a seguire il mio maestro. Quando alla fine ci separammo,egli mi fece dono delle sue lenti, poi mi disse :Tu hai vissuto in questi giorni mio povero ragazzo,una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta, ma l'anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall'eccessivo amor di Dio o della verità, come l'eretico nasce dal santo e l'indemoniato dal veggente e la verità si manifesta a tratti anche nell'errore del mondo; così che dobbiamo decifrarne i segni, anche là dove ci appaiono oscuri e intessuti di una volontà del tutto intesa al male. Non lo vidi più, nè so che cosa sia accaduto di lui, ma prego sempre che Dio abbia accolto l'anima sua e gli abbia perdonato i molti atti di orgoglio, che la sua fierezza intellettuale gli aveva fatto commettere. Ma ora che sono molto molto vecchio, mi rendo conto che ,di tutti i volti che dal passato mi tornano alla mente, più chiaro di tutti, vedo quello della fanciulla che ha visitato tante volte i miei sogni di adulto e di vegliardo ; eppure dell'unico amore terreno della mia vita, non avevo saputo ne seppi mai il nome. Stat rosa pristina nominae nomina nuda tenemus
C. Slater (Adso)
Ogni cosa è illuminata
PROLOGO AL COMINCIAMENTO DI UN MOLTO RIGIDO VIAGGIO Il mio nome per la legge è Alexander Perchov. Ma tutti i miei amici mi chiamano Alex, perché è una versione del nome più flaccida da pronunciare. Mia madre mi chiama Alexi-basta-di-ammorbarmi perché sempre la ammorbo. Se volete sapere perché sempre la ammorbo, è perché sempre sono in altri posti con amici, e seminando tanta moneta e eseguendo così tante cose che possono ammorbare mia madre. Mio padre mi chiamava Shapka per il cappello di pelliccia che calzavo in testa anche nei mesi d'estate. Poi ha smesso di dirmi così perché gli ho ordinato di smettere di dire così. Mi sembrava un nome bambinoso, e io invece mi sono sempre pensato un uomo molto potente e inseminativo. Ho avuto una baldoria di ragazze, credetemi, e tutte per me hanno un nome differente. Una mi chiama Baby non perché sono bambino, ma perché mi fa le coccole. Un'altra mi chiama Tutta-la-Notte. Volete sapere perché? Ho una ragazza che mi chiama Moneta perché attorno a lei spargo così tanta moneta. Che per questo bacia il terriccio dove metto i piedi. Ho anche un minuscolo fratellino, che mi chiama Alli. Io non sfagiolo troppo questo nome, ma sfagiolo molto lui, e allora okay, gli permetto di darmi il nomuncolo Alli. Ah, il suo nome è Piccolo Igor, ma il Babbo lo chiama Pasticciotto, perché sta sempre a pasticciare con le cose. Solo quattro giorni sono passati che si è fatto un occhio blu per un pasticcio con il muro di mattoni. Se siete curiosi per il nome della mia cagnetta, è Sammy Davis Junior Junior. Lei porta questo nome perché Sammy Davis Junior era il cantante preferito del Nonno e la cagnetta è sua, non mia perché non sono io quello che crede che il Nonno è cieco.
Aleksandr / Eugene Hütz
Io per me sono stato procreato nel 1977, l'anno uguale dell'eroe di questa storia. In verità, la mia vita è stata molto normale. Come ho detto già prima, faccio tante buone cose da solo e con gli altri, ma sono cose normali. Io sfagiolo i film americani. Sfagiolo i negri, soprattutto Michael Jackson. Sfagiolo di seminare molta moneta in famosi nightclub di Odessa. Le Lamborghini Countach sono bellissime cose, e anche il cappuccino. Molte ragazze vogliono essere carnali con me in tante bellissime maniere, in fattispecie il Canguro Ubriaco, la Stalattite di Gorky e il Guardiano Severo dello Zoo. Se volete sapere perché così tante ragazze vogliono stare con me, è perché io sono una molto pregiata persona. Sono alla buona, e anche simpatico: e queste sono carte vittoriose. Però io conosco molte persone che sfagiolano le automobili veloci e le famose discoteche. Ce n'è tanti che eseguono un amoreggiamento Sputnik-polmoni - che sempre termina in viscideria - che non potrei contarli tutti sulle mie mani. Ci sono anche tanti che si chiamano Alex. (Tre solo in casa mia!) Per questo ero così effervescente per andare a Lutsk e fare l'interprete per Jonathan Safran Foer. Una cosa diversa.
Aleksandr / Eugene Hütz
Mia madre è una donna umile. Molto umile, umilissima. Lei affatica in un piccolo caffè a un'ora da casa nostra. Porta il mangiare e il bere ai clienti del caffè e a me dice: «Io monto sull'autobus un'ora per andare a lavorare tutto il giorno e fare cose che odio. Vuoi sapere perché? Per te, Alexi-basta-di-ammorbarmi. Un giorno farai per me cose che hai in odio. È questo che vuol dire essere una famiglia». Quello che lei non acchiappa è che io faccio già per lei cose che odio. La ascolto quando parla con me. Mi trattengo di lamentarmi della mia paga pigmea. E ho già menzionato che la ammorbo molto meno di quello che avrei voglia? Però non faccio queste cose perché siamo una famiglia. Le faccio perché è comune pudore. Comune pudore è un modo di dire che mi ha insegnato l'eroe. Le faccio perché non sono uno stronzo malcagato. Questo è un altro modo di dire che mi ha insegnato l'eroe.
Aleksandr / Eugene Hütz
Il Babbo lavora per un' agenzia dei viaggi che si chiama Viaggi Tradizione. È fatta per gli ebrei come l'eroe, che ambiscono a venire via da quel nobile territorio, l'America, e visitare umili cittadine in Polonia e Ucraina. L'agenzia del Babbo ha traduttore, guida e autista per ebrei che cercano di disseppellire i posti dove esistevano le loro famiglie. Okay, io prima del viaggio mai avevo conosciuto personaggi ebrei. Ma questa era colpa loro, non colpa mia, perché lo avrei sempre voluto: che anzi potrei quasi dire che mi sconfinferavo di conoscere uno di loro. Sarò ancora verace e dirò che prima del viaggio avevo idea che gli ebrei hanno il cervello ripieno di merda. Questo perché tutto quello che sapevo degli ebrei era che pagavano al Babbo tantissimi soldi per venire in vacanza dall' America in Ucraina. Ma dopo ho conosciuto Jonathan Safran Foer e, io vi dico, non è ripieno di merda. Lui è un ebreo geniale.
Aleksandr / Eugene Hütz
Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan
Questa mia casa. Entri prego. Questo molto mio vicino, Nursultant Tulkabay. Lui è dito in mio buco di culo. E se io compro finestra con sopra vetro, lui deve avere finestra con sopra vetro; io mi faccio gradino, lui deve farsi gradino; io compro radio che svelia... Lui non si può permettere. Grandioso successo!
Sacha Baron Cohen, Borat
Questa essere mia sorella Natalya ...numero quattro prostitroia di tutto immenso Kazakistan. Beelo!.
Sacha Baron Cohen, Borat
(in Kazakistan si svolge una fantomatica "corsa al giudeo" le cui immagini Borat descrive ) Attenzione amici telespettatori sta arrivando il giudeo. Questo anno essere molto grande.
Sacha Baron Cohen, Borat
Questa mia città di Kuçzek. Questo è Urkine, violentatore di città... Pieselino birichino!
Sacha Baron Cohen, Borat
E qui abita Muctaar Arsakanof, lui aggiusta macchine e sgonfia donne gravide.
Sacha Baron Cohen, Borat
Le iene
Mr. Brown: Ve lo dico di cosa parla "Like a Virgin". Parla di una che rimorchia un tipo con una fava così! Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa. Mr. Blonde: No, macché, parla di una ragazza vulnerabile perché se la sono sbattuta di sopra e di sotto, ma poi incontra un tipo sensibile e... Mr. Brown: Nonononono, mammoletta, queste sono cazzate per turisti!
Mister Brown (Quentin Tarantino), Mr. Blonde (Michael Madsen)
"Ehi Joe, vuoi che gli spari?" "Se mi spari solo in sogno, è meglio che ti svegli e mi chiedi scusa."
mister White a mister Blond
Mr. Brown: "Like a Virgin" non parla affatto di una ragazza sensibile che incontra un bravo ragazzo. Quella è "True Blue", sì, è così, su questo non ci piove. Mr. Orange: E qual è "True Blue"? Eddie: Non conosci "True Blue"? Cristo, è stato un successo per Madonna. Allora non segui la Top Ten, se non sai nemmeno cos'è "True Blue". Mr. Orange: Senti, stronzo, ho solo chiesto come fa. Non vorrai mica spappolarmi il cazzo se non sono un fan di Madonna, no? Mr. White: Per me può anche andare a cagare. Mr. Blue: A me piaceva all'inizio quando cantava "Borderline". Ma da quando è entrata nella fase "Papa don't preach" non la seguo più.
Q.Tarantino, Tim Roth, Chris Penn, Harvey Keitel, Edward Bunker.
Pulp Fiction
" So badare ai bacilli!"
Uma Thurman- Mia Wallace
Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto della prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso – fino ad allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la Seconda Guerra Mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio che al suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di dissenteria, mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio."
C.Walken/ Capitano Koons a B. Willis bambino
Priscilla - La regina del deserto
E' vero che quando sei nato, il dotteore si è girato ed ha dato una schiaffo a tua madre?
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Che bel cane, come si chiama? Herpes... se lo chiami ti si attacca
Non posso starmene quì a piangere sempre... il mascara continua a colare... sembro un procione!
Sei sicura? No, non lo sono. Ma non lo saprò mai se non faccio un tentativo!
Terence Stamp - Bernadette
La moglie del soldato
The crying game http://www.youtube.com/watch?v=xF59nPVCUsw
canta Jaye Davidson (Dil)
La meglio gioventù
L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.
Il professore a Nicola
Qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri.
Il professore a Nicola
La grande guerra
Oreste: Ma che fai, ahò? prima spari e poi dici "chi va là"? Guardia: È sempre mejo n'amico morto che 'n nemico vivo!
Oreste Jacovacci (Alberto sordi) al soldato di guardia
lo non so niente! Se lo sapessi, ve lo direi! Io sono un vigliacco, lo sanno tutti!
Oreste Jacovacci/Alberto Sordi ai nemici che lo stanno per fucilare
Ueh, senti bene, bambino... Con me il discorso patriottico lo devi lasciare proprio da parte, perché non funziona mica, capito? Tanto per cominciare, guarda, questa guerra non è mica la guerra mia! (...) No: la mia guerra è contro i pescicani imboscati figli di una vacca! E quelli non stanno mica soltanto in Germania o in Austria: stanno dappertutto. E io, bambino mio, di morire per loro ce n'ho mica tanta voglia, sai.
Giovanni Busacca/ Vittorio Gassman a Oresta Jacovacci/ Alberto Sordi