caoszeta

La mossa Kansas City è quando guardano a destra e tu vai a sinistra.

Teddy: "Sono nel pieno della mia giovinezza e si è giovani una volta sola!"
Chris: "Sì, però si rimane stupidi per sempre."

Il vostro dio misericordioso ha distrutto il suo beniamino piuttosto che lasciare che la mediocrità offuscasse una particella della sua gloria.

Parlerò per lei, padre. Intercedo per tutti i mediocri del mondo. Io ne sono il campione, e anche il santo patrono!

Stoffer: "Oh, no... Axel, ti sei messo a pisciare sull'auto del Comune di Søllerød, per favore...
Guardi, mi scusi, mi può prestare i cavi per caricare la batteria?"
Uomo del consiglio comunale: "I cavi? Ma quali cavi?"
Stoffer: "I cavi elettrici! Ecco, deve scusarmi, eh! Guardi che lui non ha nulla di personale, è che è fatto così, adesso vedrà che cura adottiamo qui, noi la chiamiamo la cura di Søllerød, che poi è uguale alla cura di Hvidovre! Ped, il rosso a destra, il rosso va applicato all'orecchio destro, il nero al sinistro. Adesso gli facciamo l'elettroshock al piscione!"

Dovrete usare la vostra polizia di merda e i cani per buttarci fuori da questo schifoso quartiere, stronzi fascisti di Søllerød! Cazzoni fascisti! Fascisti di Søllerød!

Tutta la vita non hai fatto altro che pensare di essere migliore degli altri, e adesso pensi di essere il peggiore.

It's a sad and beautiful world!

Tutti i fatti più importanti della mia vita sono, sono... ecco, sono stati cambiati e rimescolati per... per scopi drammaturgici. Allora, ho deciso che era giusto tagliare tutte le minchionerie!

Padre nostro che sei nei cieli, perché hai fatto fuori una gnocca di questa portata?

Poliziotto: "Allora? Come si chiama?"
Freck: "Ehm, mi chiamo... eh..."
Poliziotto: "Lei non sa come si chiama? Molto interessante! Causa ragionevole, scenda dall'auto, signore! Ha il diritto di restare in silenzio fino... e... e tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei, quando, quando... fanculo queste cazzate!"
*BANG!*

Mi devo comportare come se loro non ci fossero, sempre che loro esistano davvero. Potrebbero essere solo frutto della mia immaginazione. Qualunque cosa sia, quella che sta osservando, non è umana. Non è come gli occhi scuri della piccola Donna, e non batte mai le ciglia. Che cosa vede uno scanner? Vede dentro la testa? Vede dentro il cuore? Vede dentro di me? Dentro di noi? Vede in modo chiaro o scuro? Spero che veda in modo chiaro perché io non riesco più a vedere dentro di me. Io vedo solo tenebre. Spero per il bene di tutti che gli scanner vedano meglio, perché se lo scanner vede solo in modo scuro, così come me, allora sono dannato, dannato per sempre. E in questo modo finiremo per morire tutti, conoscendo poco o niente. E su quel poco che conosceremo, ci saremo anche sbagliati.

Cazzo, cazzo, cazzo di danesi! Con le vostre stronzate e le vostre chiacchiere ci avete tormentato per quattrocento anni!

Quattro anni dopo ero laureato al college. Avevamo fatto tutto il casino possibile ma il sistema era forte, loro erano tanti e noi ancora pochi, ma l'autunno che si avvicinava sarebbe stato determinante, Bob e tutti noi avevamo giurato di non fare assolutamente niente, volevamo mandare sprecate le nostre menti acculturate. Non avevamo altra via di lotta, come ho già detto eravamo in pochi. Certo, c'erano molti più punk rispetto a quattro anni prima ma c'erano anche molti "impostori". Impostori erano quelli che si agghindavano come un punk ma lo facevano solo per seguire la moda, dei cretini che dicevano: "Anarchia nel Regno Unito!" Chiaro? Impostori.

Ti sei innamorato, solo gli impostori si innamorano.

Non sarebbe un miglior gesto di ribellione se tu perdessi meno tempo a farti la tintura blu sui capelli e a girare per trovare vestiti punk? Mi sembrano cose futili. Tu vuoi essere un individuo, giusto? A me però sembra che tu indossi un'uniforme, che ti vesti "da punk", e non è una ribellione, è una moda.

Signora Wilkinson: "Signor Cleg! Ma quante magliette ha indossato? Una, due, tre, quattro! Mi dica, sul serio, è strettamente necessario?"
Terrence: "Oh, ma certo che lo è, signora! Gli abiti fanno l'uomo, e meno c'è l'uomo, più cresce il bisogno dell'abito."

Sam: "Le interessa la danza, signorina?"
Ragazza in discoteca: "Sparisci, sgorbio!"
Linda: "Che cosa ha detto?"
Sam: "Che è un po' stanca."

Sam: "È uno dei migliori Pollock, non trova?"
Ragazza al museo: "Sì, infatti."
Sam: "A lei che cosa le dice?"
Ragazza al museo: "Secondo me riafferma la negatività dell'universo, la terribile vacuità solitaria dell'esistenza, il nulla assoluto, la condizione dell'uomo costretto a vivere in una deserta eternità senza Dio come una piccola fiammella tremolante in un immenso involucro vuoto con null'altro che paura, orrore, schifo e degradazione che formano una squallida ed inutile camicia di forza sospesa in un cieco ed assurdo cosmo."
Sam: "Che fa sabato sera?"
Ragazza al museo: "Occupata, devo suicidarmi."
Sam: "Allora venerdì sera?"

Sam: "Io avevo solo bisogno di sentirmi amata."
Danny : "Io solo di sentirmi."

Sam: "Tu non sai scrivere."
Danny : "Io, so scrivere. Illuminazioni filosofiche. Cognizione, diretta, del mistero dell'essere. Prostitute malinconiche. Travestiti russi..."
Sam: "Una tesi non finita sulle dieci emozioni umane più laceranti non significa saper scrivere."

Povero Gaspard.

Madre di Michele: "Come sta la Silvia?"
Michele: "Silvia! Non 'la Silvia'! Mamma, fortunatamente siamo a Roma, non a Milano.
La Silvia, il Giorgio, il Pannella, il Giovanni...
Cacare, non cagare. Fica, non figa."

Uomo del bar: "Gli offri un dito e si pigliano tutto il braccio, questa è la vera verità. Noi italiani stavamo bene a pascolare le pecore. Poi abbiamo voluto fare un Paese industriale, Paese industriale... noi italiani siamo fatti così. 'Rossi', 'neri'... alla fine tutti uguali."
Michele: "Ma chi è che sta parlando? Chi è? Rossi e neri sono tutti uguali? Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?! Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?! Ma che siamo in un film di Alberto Sordi?! Sì, bravo, bravo... te lo meriti Alberto Sordi!"

Michele: "A casa non aiuto mai, non sono buono a fare niente, vesto, così...
Senti, aspetto gli altri, vai via per piacere? Non faccio mai conoscere tra di loro le persone a cui tengo. Non voglio che vi incontriate, non vi dovete conoscere, vattene!"
Silvia: "Oh!"
Michele: "Oh!"
Silvia: "Stai da solo..."
Michele: "Eh, 'stai da solo', vattene, allora! ... No, non te ne..."
Silvia: "Questa mi è proprio piaciuta, la ripetiamo? Oh!"
Michele: "Oh..."
Silvia: "Stai da solo..."
Michele: "Eh, 'stai da solo', vattene, allora!"
Silvia: "Ciao."
Michele: "Ciao, era meglio l'altra."

Sergente: "Chi è il più anziano di voi?"
Jacovacci: "Io, signor sergente! Soldato Jacovacci Oreste."
Sergente: "Benon', te sara' caporal' de giornata."
Jacovacci: "Signorsì, signor sergente!"
[Rivolgendosi ai soldati]
Jacovacci: "ATTENTI! Entro dieci minuti voglio vedere ciascuno al suo posto! Scarpe lucide, zaino in ordine, moschetto pulito e silenzio perfetto!"
Soldati: "Prrrrr!"
Sergente: "Jacovacci, qua dentro te sara' il più anzian', ma te se' anche il più mona!"

Le 4:00. Enrico dorme. Gianna dorme. Anche Matteo dorme. Io no. Impananato duro, sveglio come un assassino.
Sono niente rilassato. Sono, anzi, contratto come un centometrista.
Devo sballarmi. Ora mi alzo, mi faccio una camomilla Sogni d'oro tripla. Ora mi alzo. Al tre mi alzo: 1, 2 e 3. Ora mi alzo.
E se invece mi facessi una canna? Una canna e una sega, così mi alzo.
Ok, non mi alzo più. Sdraiato devo stare, a vivermi l'inchiodo.

Ci sono centomila strade in questa città, non c'è bisogno che tu le conosca. Dammi ora e luogo, e ti do cinque minuti. Qualunque cosa accada in quei cinque minuti ci penso io, ma ti avverto: qualunque cosa accada un minuto prima e un minuto dopo te la cavi da solo.

Io sono qui per far sì che domani non si dica: "I tempi erano oscuri perché loro hanno taciuto!"