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LE SERIE TV SU NETFLIX: CONSIGLI

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  • #46120
    paolodelventosoest
    Partecipante

    Apriamo uno spazio per segnalare cosa stiamo seguendo su Netflix. Cosa non perdere e cosa si può tranquillamente saltare tra i titoli più recenti e quelli di qualche anno fa.

    #51019
    paolodelventosoest
    Partecipante

    DAREDEVIL mi sembra un buon prodotto Marvel, in linea con la nuova linea del “meno superpoteri, più sangue”. Ci sono secondo me alcune scene un po’ troppo alla Walker Texas Ranger – non so se c’entra il fatto che uno degli executive sia un russo (o ucraino?), Alex Shevchenko; secondo me tra gli Urali e il Mar Nero va un sacco il genere calci & pugni… – ma i personaggi sono resi molto bene. Su tutti il giornalista Ben Urich, interpretato dal bravo Vondie Curtis-Hall col suo magnifico volto rugoso color cioccolato fondente. Tra le cose interessanti, il dilemma luce/ombra che stavolta non riguarda solo l’eroe ma anche il villain, un possente Vincent D’Onofrio, a cui si accompagna una efficacissima e affascinante Ayelet Zurer, non la solita dark lady ma una donna sofisticata, un po’ ambigua, sottile ma non facilmente malvagia. Altra presenza femminile portante, la intensa Karen Page di Deborah Ann Woll, personaggio che nel fumetto versione Frank Miller dovrebbe avere una involuzione molto molto significativa; vedremo cosa decideranno i produttori…

    #51020
    paolodelventosoest
    Partecipante

    Già dal primo episodio di JESSICA JONES si capisce che questa serie è una vera figata. Quanto è brava Krysten Ritter! E il cattivo qui beh, wow, più subdolo bastardo di così non si poteva!
    Finale del primo episodio: semplicemente rag-ge-lan-te.

    #51021
    Andrea
    Amministratore del forum

    Ciao,
    Unbreakable Kimmy Schmidt, genere commedia, più o meno venticinque minuti a episodio.
    Divertente, dicono tante tante tante tante parole 🙂

    #51022
    paolodelventosoest
    Partecipante

    Iniziato Stranger Things, promette un gran bene!

    #51023
    fabri830
    Partecipante

    devo dire che fino ad ora su Netflix ho solovisto Love (carina) e, anche se non è prodotta da Netflix, Rick and Morty che invece è veramente geniale. Ora sto recuperando Friends che mi ero perso all’epoca.

    #51024
    Stefania
    Amministratore del forum

    @fabri830: ho visto la prima stagione di Love e mi è davvero piaciuta. Per me, potrebbe anche interrompersi qui, il finale è ben congegnato. In realtà, in fondo in fondo, però, vorrei sapere come procederanno le cose, quindi… Ben venga una seconda stagione (nel 2017) 😀

    Vista anche River, interessante miniserie in 6 episodi della BBC con Stellan Skarsgård (bravissimo) e altre facce cinetelevisivamente più o meno note, come Lesley Manville che ha fatto alcuni film con Mike Leigh, e Adeel Akhtar, visto nella serie tv Utopia: thriller originale, con un ritmo “strano” ed elementi curiosi.

    Visti i primi 6 episodi di The Get Down: ho sproloquiato in merito nella relativa recensione. Credo sia un ottimo prodotto, confezionato in maniera eccellente. Hype per i restanti 6 episodi: la release avverrà nel 2017, ma -in questo momento- non è ancora chiaro quando.

    Vista anche la terza e ultima stagione di Penny Dreadful (anche in questo caso, recensita), serie tv in costume firmata da John Logan, la penna degli 007 di Sam Mendes, e interpretata da una superba Eva Green (ma nel cast ci sono anche Timothy Dalton, Rory Kinnear, Josh Hartnett…). Se amate le atmosfere vittoriane e un intreccio tipo La lega degli straordinari gentlemen, potrebbe fare per voi, ma vi confesso che mi ha deluso per via delle sue incongruenze e di troppe facili risoluzioni (ok, è un fantasy, ma…).

    #51025
    paolodelventosoest
    Partecipante

    E ora c’è pure Lost! Finalmente recupero dalla 4a Stagione

    #51026
    Stefania
    Amministratore del forum

    Venerdì 16/12, è stata resa disponibile in blocco la prima stagione (8 episodi) della serie tv The OA: qualcuno l’ha già vista? Vale la pena vederla?
    In questo momento, ha già 2 voti (non so se riferiti alla sua totalità o solo a qualche episodio: e la media è un po’ infelice https://www.nientepopcorn.it/serie-tv/the-oa/

    #51027
    mgcgio
    Partecipante

    Io consiglio decisamente Bojack Horseman.
    E’ una serie a cartoni “comica”, ma molto diversa dalle tipiche serie comiche a cartoni.
    Ambientata in un mondo in cui gli umani convivono con animali antropomorfi, è una serie che fa sì ridere molto (consiglio di vederla in originale, seppure con i sottotitoli, tra l’altro uno dei doppiatori è Paul Aaron, il Jesse di Breaking Bad) ma sa anche dare colpi allo stomaco decisamente pesanti.
    I personaggi evolvono (tranne forse il protagonista, perennemente ingabbiato nella propria autodistruzione) e le tematiche affrontate sono inusuali in questo tipo di serie: ad esempio, la depressione.
    Senza essere quasi mai consolatoria (al contrario…), ribadisco che comunque riesce a fare ridere, tra l’altro sperimentando (nella terza stagione c’è una puntata completamente muta, ad esempio).
    Dategli un occhio!

    #53525
    Stefania
    Amministratore del forum

    @mgcgio: diversi mesi fa, ho interrotto a metà la visione della prima stagione. Mi divertiva, sì, ma non mi prendeva, non so come dire… Non è detto che non ritenti in futuro 🙂

    Negli ultimi tempi, ho visto le seguenti serie tv attualmente presenti sul catalogo Netflix:

    Tredici (13 Reasons Why): finita un pelino prima che si scatenasse la bufera mediatica sulla serie in questione e che venisse annunciata la realizzazione di una seconda stagione. Dopo averne sentito parlare così tanto, confesso che, al di là dei suoi innegabili intenti “sociali”, mi è venuta a noia, perché, a dirla tutta, televisivamente/narrativamente ha dei difetti innegabili.

    Gutta cavat lapidem

    Samurai Gourmet: chi ama la cultura giapponese, non può lasciarsi sfuggire questa serie. Disponibile solo in lingua originale con sottotitoli.

    Cibo e cultura giapponese alla massima potenza

    Santa Clarita Diet: idea divertente, azzeccata la Barrymore, ma temo che lo spunto narrativo rischi di esaurirsi in maniera abbastanza sterile. Farei a meno della seconda stagione, ecco.

    John Waters docet

    American Crime Story – People V. OJ Simpson: serie tv antologica. La prima stagione è dedicata a uno dei casi di cronaca nera americani più noti degli ultimi 30 anni. Appassionante: ideale per chi ama i legal thriller e apprezza le buone ricostruzioni d’ambiente.

    Compendio di sociologia

    Love: seconda stagione batte la prima!

    Romcom molto interessante

    Unbreakable Kimmy Schmidt: prime due stagioni promosse (la seconsa, però, ha qualcosa di differente dalla prima che, davvero, non so spiegare: forse, il maggiore spazio lasciato a Titus e alla padrona di casa sciroccata… Non so bene). La terza debutterà venerdì 19 maggio.

    W Kimmy Schmidt!

    Girlboss: biopic molto “fantasioso” sulla scalata al successo di una giovane imprenditrice del mondo della moda, interpretata da una brava Britt Robertson. Per il resto, oltre a una buona colonna sonora, non ho molto altro da segnalare e non so se guarderò un’eventuale seconda stagione.

    La Robertson non basta

    Rick and Morty: serie tv animata sci-fi, decisamente scorretta. Per ora, ho visto solo la prima stagione e devo dire che diverse trovate mi hanno divertita (in alcuni casi, perfino angosciata!). La qualità estetica è volutamente “sporca”, se vogliamo il character design è perfino sgradevole, ma penso si coniughi bene con l’atmosfera generale del racconto.
    https://www.nientepopcorn.it/serie-tv/rick-and-morty/

    #53526
    mgcgio
    Partecipante

    @Stefania considera che la prima metà della prima stagione di Bojack Horseman non è rappresentativa della serie 🙂
    Prende davvero il via nelle ultime puntate delle prima stagione, per poi alzare il livello nella seconda e ancora più nella terza stagione!
    Dagli un’altra possibilità! 🙂

    Io comunque non vedo l’ora che esca la quinta di House of Cards (che è pur sempre una serie Netflix, anche se in Italia è su Sky). Spero che sia l’ultima (perché ormai deve giungere ad una conclusione) e spero che sia apocalittica.
    E spero anche che non sia ancora un Frank vs Claire (ma purtroppo quasi sicuramente sarà così), perché io voglio un Underwood vs The World, mi annoiano i conflitti tra coniugi (anche se avevano un loro perché nella terza stagione).
    Da un lato cerco di non illudermi, dall’altro in realtà le aspettative sono altissime, è la mia serie preferita dopo Breaking Bad.

    E, a proposito di BB: Better Call Saul sta diventando sempre più interessante, anche se inizio a pensare che sia un po’ sopravvalutata. Grandissime le interpretazioni, la regia, la scrittura; ma a volte provo un po’ di impazienza…

    #53530
    Stefania
    Amministratore del forum

    @mgcgio: prima o poi, rimetterò mano a Bojack… 🙂

    House of Cards: ho mollato il colpo qualche anno fa, arrivata alla terza stagione, prima dello scontro fra coniugi. Adoro gli Underwood (e chi li interpreta 😉 ), ma la faccenda aveva iniziato a stufarmi.

    Better Call Saul: non ho ancora visto gli episodi della terza stagione già distribuiti, ma ho amato molto le prime due stagioni 🙂 A prescindere dal fatto che Saul era uno dei miei personaggi preferiti di Breaking Bad, nutro forte simpatia per Jimmy McGill. E il ritmo del racconto mi piace tantissimo! (se ci pensi, anche B.B. aveva un andamento simile: sembra non accada niente di particolare, poi, all’improvviso… La bomba) Credo di capire da dove deriva la tua impazienza: vuoi vedere quando Jimmy “diventa” Saul 😉

    #54080
    mgcgio
    Partecipante

    Finita la terza stagione di Better Call Saul. Copincollo il commento che ho scritto sulla serie:

    Giunto alla fine della terza stagione, mi ritrovo esaltato ed allo stesso tempo perplesso.

    La terza stagione è quella che fa fare il definitivo salto di qualità a questa serie, che nelle precedenti due aveva avuto (tanti) alti e (pochi) bassi (sempre comunque con un’eccellente qualità di interpretazioni, regia e scrittura).
    Vista come serie a sè, cioè dimenticandosi per un attimo che è il prequel di BB, la terza stagione è perfetta, forse la migliore stagione di una serie tv che io abbia mai visto (questo è però un commento a visione appena conclusa).
    Più matura di BB, più incentrata sui personaggi, molto più drammatici e reali rispetto all’invincibile Heisenberg. Questa non è la storia di una scalata al potere, bensì la storia del rapporto conflittuale tra due fratelli brillanti ma tormentati, in maniera diversa. E non c’è in nessun’altra serie tv un rapporto sentimentale come quello tra il protagonista e la sua amante/amica (un rapporto più di complicità ed amicizia, nel senso più puro del termine, che amoroso); e la parte migliore e più interessante, nella storyline della “droga”, è quella di Nacho e suo padre, piuttosto che quella del vecchio sicario Mike.
    Tra perfidie assurde e relativi sensi di colpa, tormenti, desideri di riscatto, trionfi che fanno male e sconfitte che guariscono, autodistruzione, affetti, amore, odio ed altro ancora, “Better Call Saul” non può per nulla essere considerata una serie simile a Breaking Bad. Già solo le relazioni famigliari e i sentimenti ad essi collegati, sono completamente diversi tra le due serie (e decisamente più maturi ed intensi in BCS, piuttosto che in BB).

    Tutto perfetto? Beh, c’è un problema: Better Call Saul non è una serie a sè; è il prequel di Breaking Bad. Si può fare finta che non sia così, ma lo è, e non ha senso nasconderselo; questi sono i personaggi che abbiamo visto in BB, prima di BB. E da questo punto di vista, la serie ha un difetto enorme: alla fine della terza stagione, il Jimmy McGill di BCS è lontanissimo dallo spietato Saul Goodman di BB, che ricordo che già alla sua prima apparizione era del tutto dentro il mondo criminale, e ci sguazzava alla grande. C’è davvero un abisso tra i due personaggi, che poi sarebbero lo stesso, e faccio davvero fatica che si possa, nelle prossime stagioni, riuscire a trasformarlo in maniera credibile in Saul Goodman.
    Non è solo una questione di caratterizzazione del personaggio, la sua storyline è troppo lenta, in maniera eccessiva: non ne faccio un problema di ritmo narrativo (che va benissimo, per quelle che sono le tematiche e le storie di BCS), ma di coerenza con il Saul Goodman di BB, non è credibile che lo sia diventato in pochissimo tempo.

    Non posso comunque dargli meno di 9, perché in fondo chi se ne frega della coerenza con BB, se si possono avere drammi così intensi e maturi?

    #55360
    mgcgio
    Partecipante

    Appena finito di vedere la quarta stagione di Bojack Horseman.

    Dopo il finale della terza stagione, era necessaria una svolta per il protagonista. Gli autori della serie l’hanno capito, ed hanno avuto un’idea geniale, in particolare approfondendo in maniera fenomenale un certo personaggio legato a Bojack. Tutta la storyline legata a Bojack è perfetta in questa stagione, e la seconda ed undicesima puntata sono tra i picchi dell’intera serie.
    Agli altri comprimari (che in questa stagione mi sembrano più “scollegati” che mai rispetto al protagonista), sono affidati le vicende più comiche, con tutta una serie di avvenimenti particolarmente folli. Mi sembra che in questa stagione ci sia spinti più del solito con la satira (non particolarmente acuta ed interessante, ad essere sinceri). A dirla tutta, a parte Princess Carolyne, gli altri personaggi hanno un po’ stufato (almeno a me).
    In particolare, su Diane mi sembra che gli autori non sappiano bene che farle fare, che “ruolo” darle. E’ solo una mia impressione? E il suo rapporto con Peanutbutter, detto francamente, mi ha rotto le scatole.
    Credo che ormai la serie abbia esaurito tutto quello che aveva da dire. La prossima stagione probabilmente diventerà l’ennesima banale serie sit-com incentrata su un gruppo di amici. Ma le emozioni ed il divertimento regalateci in queste splendide 4 stagioni restano indimenticabili.

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