[Anonimo]

Dunque, va be’, non c’è bisogno di grandi spiegazioni (almeno spero): è il piano-sequenza della morte del protagonista. Sostanzialmente c’è in questo libro di Bazin, “Che cos’è il cinema?”, un capitoletto che prende il titolo da un romanzo di Hemingway e dove appunto viene detto che ci sono due momenti della vita di un essere umano che non possono essere filmati, ovvero la morte e la piccola morte (coito), perché irreplicabili, o meglio irreplicabili nel senso che, poiché il cinema replica gli istanti della vita, questi risultano troppo intimi perché possano essere replicati senza che perdano la loro intimità e singolarità (detta in soldoni); Antonioni, questo, l’ha sicuramente letto, non fosse per il fatto che la corrida cui si rifà Bazin è richiamata da Antonioni (il protagonista alloggia vicino a una corrida). E tra l’altro per portare a termine questi 7 minuti e passa di p-s, il regista ha avuto anche non poche beghe, perché con la telecamera doveva attraversare una grata e appiccare poi la mdp a un gancio senza che il pubblico se ne accorgesse (ho tostato questa immagine che ne fa un piccolo schema, …)

[Stefania]

C’era già un topic a riguardo: https://www.nientepopcorn.it/groups/i-migliori-piani-sequenza/forum/topic/nodo-alla-gola/
(con un solo post, è vero 😀 )

[Anonimo]

@Stefania, risolto 😀

[Autore]

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