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Parliamone: Una moglie-John Cassavetes

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  • #45799
    EnToPan
    Partecipante

    Penso sia l’ora di dare il via libera ai nostri pensieri 🙂
    Pareri sul film? Qualcosa vi ha colpito particolarmente, qualcosa non vi è piaciuto affatto?

    A voi la parola, chiaramente mi unirò con il mio pensiero.

    #48000
    eucate
    Partecipante

    Ho trovato ottima l’interpretazione sia di Peter Falk sia di Gena Rowlands – lei straordinaria tenendo conto della difficoltà della parte -. Il film regge tutto sulla loro recitazione in pratica.
    La cosa che più mi è mancata è stata la regia a mio avviso davvero poco incisiva e troppo elementare.
    Molto toccante il rapporto che Mabel ha con i suoi figli, più da pari che da genitore, senza filtri e in sintonia assoluta.
    Avete notato anche voi in qualche scena il microfono nell’inquadratura? xD

    #48001
    Anonimo
    Inattivo

    Allora,il film in sostanza mi è piaciuto.
    Diciamo che dopo aver visto tutti thriller psicologi basati su criminali,serial killer ecc ecc,è bello vedere un rappresentante della categoria che riguardi semplicemente una comune casalinga. Diciamo che rende il genere,che a volte può risultare un pò fittizzio,molto reale,perchè effettivamente ormai di questi tempi non è raro che una madre possa perdere qualche rotella appresso ai figli,non dico fino a impazzire ma…insomma,avete capito. Concordo con eucate,la regia di John Cassavetes (che ho scoperto essere il padre di Nick Cassavetes,regista de John Q e Le Pagine Della Nostra Vita) non è chissache,potremmo persino dire che sia abbastanza operaia,il che per un film di 2 ore e mezza è forse un difetto,ma l’originalità del soggetto e della sceneggiatura annessa secondo me può giustificarlo. Uhm,poi poi…ah,ho molto apprezzato come l’adattamento italiano presenti questi forti accenni dialettali,che rendono il tutto ancora più realistico (Ferruccio Amendola,che tu possa riposare in pace) e l’avvicinarsi della pazzia di Mabel mi ha molto ricordato il graduale avvicinamento di Natalie Portman nel Cigno Nero…lo so,non c’entra molto,ma durante la visione del film mi è venuta in mente. Per il resto,interpretazioni,colonne sonore e chi più ne ha più ne metta,tutto assolutamente buono. Il mio voto è un 7.

    @eucate non l’ho notato il fatto dei microfoni xD

    #48002
    EnToPan
    Partecipante

    Quoto per ciò che concerne l’interpretazione, la parte di Mabel è davvero complicata sia da reggere che da rendere.
    Si viene ad instaurare quasi un rapporto con il pubblico, dal suo lato.
    All’inizio mi aspettavo una commedia all’americana, non avendo sentito parlare del film e non essendomi informata minimamente.
    Quello che mi ha stupita è lo stampo italiano, non solo nell’uso dell’accento ma proprio nel comportamento di Nick, che ad esempio si prende anche la libertà di malmenare sua moglie.
    (Gestione un pò primitiva e presa di posizione della parte del “padre pardone”).
    Nonostante tutto , per me, non è stato facile reggere l’intera durata del film perchè si articola in maniera lenta e piuttosto profonda.
    Quello che io ho notato probabilmente va anche al di fuori di ciò che realmente doveva passare :ho visto in questa coppia un marito totalmente assente (da notare nella scena iniziale del film) ed una moglie totalmente dedita alla vita che si crede debba avere una donna di casa.
    Eppure queste incombenze creano in lei una sregolatezza che viene calmata con la subordinazione al marito, il suo esserne totalmente dipendente e quindi obbedire ai suoi ordini.
    Il film quasi allo scadere del tempo lascia un alone di mistero “la loro vita ricomincerà da capo oppure andrà tutto disastrosamente o ancora sarà lui ad impazzire?”.

    Voi cosa avete pensato della fine?
    Neppure io ho notato i microfoni. °-°

    #48003
    Anonimo
    Inattivo

    @sakurarosencreutz Il finale va benissimo per un film del genere,bello aperto,va benissimo proprio perchè io vedo negli obbiettivi del regista dare una vera e propria impronta di realismo. Lo si evince da alcune scene che o durano troppo o sono un pò inutili ai fini della trama,causa anche dell’ eccessiva durata,durata che io ho spartito in 3 giorni,ma sono proprio io che non sopporto tanto i film di più di 2 ore,è un MIO difetto,e quindi non voglio annoverarlo tra i lati no del film. Comunque il film è del 75,è naturale che l’ideologia “moglie sottomessa al marito” ci sia,più o meno la mentalità in quegli anni è ancora quella.

    #48004
    lithops
    Partecipante

    Il film mi è piaciuto parecchio. Cassavetes è un regista che scava in fondo nella psiche dei personaggi, un po’ quello che fa oggi Mike Leigh.
    In più aggiunge una sottile, ma decisa, critica alla società del tempo, alle convenzioni ipocrite, al perbenismo soffocante e bigotto.
    In una comunità opprimente come quella che circonda la Rowlands è vietato essere uno spirito libero, vietato essere “diversi”, vietato esprimere i propri sentimenti senza censure. Vietato assecondare i desideri dei propri figli senza imporsi, vietato parlare in libertà.
    L’unico che la capisce (quasi sempre) e che si pente di quello che ha fatto (averla costretta al ricovero) è il marito (il grande Peter Falk). E quando, alla fine, tutto sembra essere tornato come prima ritrova la serenità perduta.

    Quanto ho odiato la figura di quel medico viscido che ripeteva sempre: “Lo faccio per il tuo bene!…”.

    #48005
    lithops
    Partecipante

    Comunque, non sono d’accordo nel ritenere Nick alla stregua di un padre padrone o un marito assente e Mabel come una donna totalmente asservita al marito.
    Io li ho visti come una coppia perfetta. Quando ci si intende con uno sguardo, quando basta un semplice gesto per capire le intenzioni dell’altro, quando ci si strugge per un semplice ritardo dell’altro, quando i silenzi non devono essere per forza riempiti… se non è amore questo!
    E quando Nick, per debolezza e codardia, si fa imbrigliare nella maleodorante rete di perbenismo della sua famiglia (di sua madre soprattutto, di cui è succubo) a cui fa comodo considerare Mabel una pazza, ne paga le conseguenze. Amaramente.

    #48006
    EnToPan
    Partecipante

    “Si strugge per un semplice ritardo”, questo è vero -anche se non è una novità nella loro realtà, non dipende da lui ed anzi vorrebbe a tutti i costi scampare situazioni del genere.
    Eppure, ad esempio, a tavola -quella lunga sequenza del pranzo- come l’hai/avete interpretata?

    #48007
    Anonimo
    Inattivo

    Nah,io questo ideale di coppia perfetta non l’ho visto mica.
    Io più che altro ho visto una normale coppia sposata da tempo,cioè coi suoi limiti,con le sue dimenticanze,ma comunque con un suo legame profondo sotto,non so se mi spiego,o almeno è così che io vedo i matrimoni di coppie sulla cinquantina,poi avrò una visione pessimistica,boh xD perciò ripeto,come se non lo avessi detto abbastanza,sono i dettagli reali che rendono questo film davvero insolito,nel migliore dei sensi

    #48008
    Andrea
    Amministratore del forum

    Qualche disordinato pensiero:
    Io penso che Mabel e Nick siano una bella coppia, che si vogliano molto bene; è anche vero, come dice Notta, che Nick tende ad avere dei comportamenti autoritari, diffusi nella propria estrazione socio-culturale. Va sottolineato però che Nick fa di tutto per aiutare la moglie, spesso non fa le cose giuste ma fa del suo meglio, non è preparato (non può esserlo!) a rispondere ai comportamenti “stravaganti” della moglie. Questo penso sia il punto centrale del film: Mabel sta male e in qualche modo ne è anche consapevole, Nick le vuole bene, lo capisce, vorrebbe aiutarla, ci prova, ma proprio non sa come comportarsi.
    Non so se è cosa comune ma durante la visione del film mi sono immedesimato più in lei che in lui (soprattutto nella prima parte): ho visto solo qualche comportamento un po’ bizzarro di lei mal sopportato dal perbenismo della sua famiglia e dai conoscenti (come ha detto lithops).

    #48009
    Stefania
    Amministratore del forum

    Un concetto veloce veloce, ora non posso trattenermi 😉

    Questo film mi ha ricordato molto Respiro di Crialese: penso che il regista italiano abbia preso tanto dal film di Cassavetes
    https://www.nientepopcorn.it/film/respiro/
    Entrambe le protagoniste non fanno nulla di terribile, se non esprimere in maniera “rumorosa” i propri sentimenti: quando sono felici, sono troppo felici; quando sono tristi, sono troppo tristi. In breve, non sono in grado di gestire le loro emozioni.

    Ripasserò 😉

    #48010
    Stefania
    Amministratore del forum

    @sakurarosencreutz: la scena della tavola: l’ho intesa come una versione semplificata del rapporto di Mabel con l ‘ “esterno”, la società.
    Ma, come dicevo, sono di fretta! 😀

    #48011
    eucate
    Partecipante

    @Stefania questa dovrebbe essere la diagnosi
    http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_bipolare
    😉

    #48012
    Anonimo
    Inattivo

    Concordo con @admin
    Una scena che non ho capito è tipo quella dove Mabel chiede l’ora e nessuno si ferma a dirgliela,mi ha lasciato un pò perplesso,a voi?

    #48013
    Stefania
    Amministratore del forum

    @ilnotta: in quella scena, Mabel è vestita in maniera un po’ bizzarra (se non ricordo male, ha una gonna cortissima, gli stivali di gomma e, forse mi sbaglio, un grembiulino da cucina) e sembra un po’ agitata: solitamente, la gente non si ferma a parlare volentieri con una persona che sembra un po’ stramba, no? 😉

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