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Parliamone: Le onde del destino-Lars von Trier

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  • #48266
    Presenza
    Partecipante

    Vabbeh! lasciamo perdere.
    dopo sta risposta io vi saluto onde evitare di diventare volgare e
    passare dalla parte del torto come ha già fatto qualcun altro.
    pensavo che qua si dovesse parlare dei film esprimendo le opinioni proprie e non quelle lette qua e la.
    e non mi aspettavo che le opinioni fossero accolte da un
    “purtroppo, è un paese libero”.
    infine sono uno che ritiene che le opinioni vadano sostenute con argomenti e non con supercazzole come fosse antani prese dal Mentecatti & Affini…
    Parliamo lingue diverse, e per fortuna è un paese libero,
    è stato un piacere leggervi a volte, arrivederci.

    #48268
    Anonimo
    Inattivo

    a parte che le mie opinioni sono mie, non le ho letto qua e là. Poi, se vogliamo parlare del proprio background cinematografico, è un altro paio di maniche, visto che è indubbio che quello che si pensa/dice è frutto di qualcosa che si è visto/letto. Ad ogni modo è vero che la mia battuta sul mondo libero è stata spiacevole, non offensiva ma spiacevole: però rimane una battuta, e non intendeva certo offendere. Poi, non mi pare, @Presenza, di aver detto che le tue opinioni siano cazzate, a differenza di quanto scrivi tu sulle mie. Non importa, ripeto: questo è un paese libero.

    #48269
    eucate
    Partecipante

    Premetto che sono un novizio di Lars von Trier ed ho votato per vedere “Le onde del destino” proprio per iniziare ad esplorare il suo cinema.
    Saranno i miei studi psicologici che mi portano alle “diagnosi facili” ma io avevo considerato Bess – come ha fatto anche qualcun altro nei precedenti commenti – malata. Certo è che sentir dire nel film che la ragazza era già stata in un istituto non ha fatto che confermare questa mia convinzione. Dopo aver letto più attentamente la trama sembra non esserci alcun accenno alla malattia ma si considera Bess “speciale”. Eppure Bess sembra dipendere eccessivamente dalle altre persone, marito in primis, in più ha queste allucinazioni uditive – parla con Dio – ed il dottore – che sembra essere equilibrato e l’unico ad avere il quadro esatto della situazione – decide di rimandarla in istituto alla fine.
    Evidentemente ho fatto un buco nell’acqua!
    Ho fatto fatica ad interessarmi al film all’inizio, verso la fine però mi ha “preso”. Mi ha lasciato la curiosità di affrontare la filmografia di LvT.
    La regia e la fotografia non mi hanno lasciato impressioni particolari. Piccola caduta di stile con l’immagine delle “campane” nell’ultima inquadratura – al di là del fatto che fossero posticce, gli effetti speciali erano quelli al tempo -, a mio avviso sarebbe stato più poetico lasciarne solo il suono.

    #48270
    Serbilla
    Partecipante

    O.T. Sul parlarsi.
    Ci dobbiamo un po’ rodare e conoscere, oltre che usare una modalità di intervento basata più sullo scambio che sulla prestazione, è quello che mi riprometto di fare io 🙂 e che avevo pensato già prima.

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