Recensione su Zoran, il mio nipote scemo

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22 Dicembre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un film totalmente Battiston-forme. Ci sta Battiston, il quale come pianeta al solito è enorme, e tutto ruota intorno a lui; che si chiama Paolo, e vive in un paesuccio sul confine con la Slovenia. Il detto Paolo è una pessima, meschina, cattiva e abbietta persona. Però fa piegare dal ridere; nella sua esasperazione disperata, nella sua lotta contro il suo mondo, che lui odia senza motivo e per abitudine e noia da piccola provincia. Zoran è il nipote, nerd nel suo italiano letterario, nei suoi occhialoni e maglione, che gli viene affibbiato dalla burocrazia transfrontaliera, e l’incontro del personaggio cattivo col personaggio strambo ma buono cambierà ovviamente il primo. Actually, la storia è ritrita e trita, però col vino e l’est italia e i prati di quelle campagne lì. Che sono belli. Tanto, tanto vino, botti, vigne, personaggi da paese del bar, paesi da bar con personaggi, insomma così. Tutti ubriachi 24/7. Indi per cui, storia lineare ma, e temo qui di non poter vantare troppa obiettività in merito, io ho riso per tre quarti del film O_O a un certo punto ridevo anche quando non era necessario. Ancora Battiston. prrrrego O_O
In realtà il film è un’opera prima, plana un po’ verso la normalità nel finale però hey, in caso contrario avrei rischiato abbastanza di stare male.
Poi oh, se non ti piace Battiston è proprio un film da non consigliare.
Io lo lovvo. L’ho pure visto una volta per strada che girava in bicicletta. Era buffo anche lì <3
Ah, e la non-moglie è una slovena immagino ma somiglia a Emma Thompson.

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