Recensione su Zero

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17 Febbraio 2013

Questo è un cortometraggio diretto da Kezelos. Ce ne sono molti altri e in tutte le lingue, ma io ho scelto questo e in italiano perché credo che sia l’evidentissima prova che un cartone ha milioni di significati a seconda di quanti anni ha chi lo guarda.
Probabilmente, se l’avessi conosciuto sei anni fa, l’avrei semplicemente visto come un carinissimo corto su una storia d’amore che batte tutto. Ora, invece, lo vedo come una denuncia sociale dal sapore amaro. Essere reietti per qualcosa che non si è scelto, essere condannati senza aver commesso reato ma comunque riuscire a trovare qualcuno a cui chiudere gli occhi e che, allo stesso tempo, ce li chiuda. Il bello c’è anche nel brutto, di sicuro.

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