25 Novembre 2013 in Zachariah

Il film appartiene al cosiddetto filone degli “Acid Western” ed è la storia di come due pistoleri da amici diventino rivali. La cosa disturbante è la continua presenza di band che suonano musica degli anni ’60 con strumenti moderni. In teoria questa sarebbe la grande trovata del regista, quella cosa strana che colpisce lo spettatore e messa lì per quello scopo (oltre, forse, che per mettere in mostra varie band e cantanti). Io l’ho trovata piuttosto stupida ma soprattutto noiosa, in alcuni momenti viene veramente voglia di mollare il film, dato che ci sono scene di concertini a mio avviso troppo lunghe. Wikipedia riporta “Underneath the gunplay, the jokes, and the music, an important message is delivered: a life of pacifism, quiet contemplation, male bonding and vegetarianism is preferable to a life of violence”. Credo che messaggi di questo tipo siano stati trasmessi meglio da film che non hanno avuto bisogno di ricorrere a mezzi artificiosi come quelli qui utilizzati. La pellicola, inoltre, sarebbe una citazione da “Siddharta” di H. Hesse, che ahimè non ho letto. Temo però che la voglia di filosofeggiare abbia tolto sostanza alla storia, così che ne è uscito un film scialbo se preso come western e modesto se preso come mezzo per trasmettere valori. Una sufficienza stentata.

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