Recensione su The Grandmaster

/ 20126.556 voti

16 Ottobre 2013

Wong Kar-Wai non delude mai. Sembra la didascalia di un film di 007 ma funziona (e non solo per la rima). Senza venir meno all’eleganza stilistica che lo contraddistingue sceglie una materia che poteva essere fuorviante rispetto al tipo di cinema a cui ci ha abituato: la storia di Yp-Man, il grande maestro di arti marziali che insegnò il Kung fu a Bruce Lee. Ma The Grandmaster non è un film d’arti marziali (anche se le scene di combattimento mostrate sono di grande bellezza) e non è nemmeno un biopic puro e semplice. Wong Kar-wai parla di nuovo della Cina, della sua storia e lo fa atttraverso tre voci diverse, quella di Yip Man (Tony Leung), di Gong Er (Zhang Ziyi) e quella di Tiexieqi detto il “Rasoio”(Cung Le). Tutti provengono da scuole diverse, da regioni diverse della Cina ed adottano tecniche diverse. Sono spinti da motivazioni differenti ma le loro vite si incrociano in più occasioni e con risvolti non programmati.
Non è la consecutio tempora che interessa a Wong Kar-Wai (anche se il film non la smarrisce mai) ma è la consecutio spiriti, l’evolversi dell’animo in rapporto al cambiare dei tempi, rimanendo fermo il bagaglio di tradizioni che lo accompaga (e che in questo caso è rappresentato dalla conoscenza di un codice antico e ricco come quello delle arti marziali).
The gradmaster è un film avvolgente e di grande intensità, forse il migliore di Wong Kar-Wai..

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 16 Ottobre 2013

    Il migliore di Wong Kar-Wai, dici?
    Non ci sei tra gli utenti che hanno visto il magnifico Ashes of time / Redux
    https://www.nientepopcorn.it/film/dung-che-sai-duk/
    Beh, prova a vederlo, poi sappimi dire 🙂

  2. henricho / 16 Ottobre 2013

    Beh diciamo almeno il migliore di quelli che ho visto io 😉
    Ashes of time devo ancora trovarlo ma ci terrei particolarmente a vederlo, Grazie per la dritta, ti saprò dire 😉

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