IL PREDICATORE AVANGUARDISTA / 9 Settembre 2016 in Yuppi Du

Provo sentimenti contrastanti su questa seconda pellicola del Celentano regista. Mi ha sia irritato che affascinato. Un opera surreale, tanto da sembrare un pasticcio senza capo ne coda, ma che in realtà veicola tutte le tematiche da sempre care al Celentano pensiero.
Una sorta di trama ci sarebbe anche ma è difficile da seguire…per lo meno…diventa del tutto secondaria rispetto all’impianto visivo, simbolistico e messaggistico.
Molte parti hanno una notevole presa espressiva (il dialogo tra la morte e l’operaio, la vita di città) mentre altre risultano confuse, lunghe ed esagerate (la scena delle sigarette al bar, alla quale Celentano ha rimesso mano nel 2008, mi è risultata letteralmente indigeribile).

La colonna sonora è gradevole con il tema di “Yuppi Du” che la fa da padrona.
La fotografia di Alfio Contini è uno degli aspetti più interessanti. Ci sono delle soluzioni come inquadrature, giochi prospettici e riempimento del quadro che mi hanno assolutamente sorpreso.

Nel complesso mi verrebbe da dare un insufficienza ma…effettivamente sento che mi ha lasciato qualcosa.
Nel dubbio 6 di stima.

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