19 Aprile 2013
Jason Reitman, ancora una volta con una sceneggiatura di Diablo Cody, dopo Juno, mette su un’opera concisa e cinica, ma come sempre, di grande effetto. La protagonista è Mavis, cioè Charlize Theron ,ghost-writer all’alba dei 40, stronza, bella e completamente immatura, come uno qualsiasi dei personaggi dei libri che scrive e che non la gratificano neanche. Bravissima nel dar volto a un personaggio sinceramente antipatico, ma con gustosissime battute sarcastiche e cattive, la Theron viene impietosamente inquadrata da Reitman nella sua bellezza e nel suo orrore, che sia una tricotillomania o un reggiseno in silicone che non si stacca. In un mondo provinciale e popolato da personalità mediocri, Mavis cerca la realizzazione di una perversa idea di perfezione, che le si distruggerà addosso.
Fotografia spenta e con un finale che è apoteosi di imbarazzo, cinismo e falsità, la pellicola lascia addosso un certo squallore e pessimismo, che sembrano proprio essere le caratteristiche, seppur nascoste nella maggior parte dei casi, della realistica protagonista.
Un ennesimo film riuscito per Reitman, che mi piace proprio.

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