Cyclo

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Cyclo

Ho Chi Minh City. Un diciottenne molto povero si mantiene conducendo i risciò in uno dei peggiori quartieri della città. Un giorno, gli viene rubato il mezzo e, per rimborsare la sua padrona, decide di compiere alcuni atti illeciti. Presto, la macchina del malaffare lo ingurgiterà.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Xích lô
Attori principali: Le Van Loc, Tony Leung Chiu-wai, Nhu Quynh, Hoàng Phúc, Ngo Vu Quang Hal, Tuyet Ngan Nguyen, Doan Viet Ha, Bjuhoang Huy, Vo Vinh Phuc, Le Kinh Huy, Tran Nu Yen Khe, Thinh Trinh, Chu Hung, Nguyen Van Day, Mạnh Cường, Mostra tutti

Regia: Tran Anh Hung
Sceneggiatura/Autore: Tran Anh Hung
Colonna sonora: Tôn-Thât Tiêt
Fotografia: Benoît Delhomme
Produttore: Christophe Rossignon
Produzione: Hong Kong, Vietnam, Francia
Genere: Orientale, Drammatico, Poliziesco
Durata: 123 minuti

Dove vedere in streaming Cyclo

M / 17 Maggio 2021 in Cyclo

In Cyclo la trama e i personaggi sono poco più che un pretesto per disegnare un quadro vivissimo, tragico, colorato, rumoroso, del Vietnam di fine secolo scorso: un girone infernale di miseria, crimine, squallore nati da un’illusione politica tradita che solo un’antica fede buddhista, secondo quanto ci mostra il regista nel finale, può almeno parzialmente arginare.
E spesso i nessi narrativi sono poco chiari un po’ per la laconicità dei personaggi (il sonoro del film è fatta più di rumori che di parole) un po’ per la furia narrativa di Trần Anh Hùng, che sperimenta, rischia, azzarda, cita, monta fuori da ogni regola, senza preoccuparsi troppo di coerenze o di logiche, spingendo la violenza fino a esplosioni apocalittiche o a momenti ambiziosamente autoriali che tradiscono o contraddicono la vera forza del film: la sua qualità documentaria e la ricchezza della sua visione. Ma basterebbe la grande festa buddhista finale a mostrare il talento registico dell’autore, oltre alla maestria del direttore della fotografia Benoit Delhomme, e basta la scena dell’elicottero rovesciato in pieno centro di Saigon a dimostrare come chi sa guardare trova cose sorprendenti anche fuori dal profluvio narrativo.
Se qualcosa manca al regista francovietnamita è il senso della misura, quasi avesse paura di non impressionare abbastanza. Ci riesce, invece: il suo Vietnam ha una forza e una grandezza epica da grande cinema.

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14 Dicembre 2012 in Cyclo

Vincitore del Leone D’Oro nel 1995, Cyclo è un giovane che tenta di sopravvivere in una Ho Chi Minh (ex Saigon) facendo il portatore di risciò. Purtroppo la violenza del quartiere è più forte di lui e lo costringe, suo malgrado, a commettere crimini di vario genere.
La cosa sconvolgente è la naturalezza della vita violenta quotidiana del posto. Quasi assurdo e allucinato ma reale.
Molto duro come film, non eccezionale, ma sicuramente particolare.
Lo sfarzo e la povertà divise da un muro.
Promosso.
Ad maiora!

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