Recensione su World Trade Center

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SENZA ISPIRAZIONE / 19 Agosto 2019 in World Trade Center

“World Trade Center” non funziona. La tragedia dell’ 11 settembre 2001 è uno di quei fatti cristallizzati nella memoria di chiunque e nonostante ci trovassimo a migliaia di chilometri di distanza quei fatti li abbiamo vissuti in prima persona interiorizzandoli. Anche per questo motivo a distanza di 20 anni nessuno è riuscito a realizzare un film emotivamente impattante. Nemmeno un calibro da guerra come Oliver Stone c’è riuscito e questo la dice lunga.

“World Trade Center” racconta la storia di due agenti di polizia rimasti intrappolati sotto le macerie durante i soccorsi ed eccoci subito servito il motivo per cui questo soggetto non funziona. Non funziona perché focalizzare l’attenzione su questi due sopravvissuti, immobilizzati e sfiniti, che tentano in tutti i modi di rimanere svegli per non perdere i sensi è quanto di più difficile da seguire. Il film è noioso e sembra quasi ignorare del tutto il motivo che ha portato al crollo delle torri.
Non credo che l’intenzione fosse quella di trasmetterci la noia di restare bloccati sotto le macerie al buio. Manca l’intensità. Sotto il profilo del dramma e della suspense sarebbe stato meglio non mostrarci più Nicolas Cage e Michael Pena fino alla fine.

Oliver Stone canna alla grande. Da un nome così importante era lecito aspettarsi qualcosa di più ma sostanzialmente Stone rinuncia a fare Stone. Non vi è traccia di politica, di critica, di approfondimento. Nulla. L’impressione è che si sia realizzato un film per una necessità dettata dall’emotività dell’accaduto.

Morale della favola non c’è nulla di che in questo brutto film. Superficiale, melodrammatico e noiso. Filmetto da passare il sabato pomeriggio su canale 5.

Un grande film sull’11 Settembre non è ancora stato realizzato ma chissà che in futuro, con un maggior distacco sui fatti, non venga realizzato.

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