La vita perduta delle cose / 12 Marzo 2013 in Wool 100%

Nostra madre è andata via, oltre le montagne, oltre il mare, non sappiamo bene dove. Non c’è più, lei e anche il suo bambino che aspettava.
Passava il tempo a cucire, sferruzzare, sempre al lavoro, a fare e disfare, a dipanare.
Quando cuci alla fine un bambino arriva, almeno così ci diceva.
Possiamo allora cucirlo noi questo bambino, possiamo cucirlo.
Siamo autosufficienti e possiamo, dobbiamo, raccogliere e conservare cose. Tante cose, forse troppe cose. Siamo fatte di cose, siamo proprietà delle cose, siamo cose.
Ma tutta questa roba alla fine la bruceremo, ce ne disfarremo, e saremo ancora noi le proprietarie del nostro destino. Finalmente.

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