La ruota delle meraviglie

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La ruota delle meraviglie

Coney Island, anni '50. La vita di Ginny e di suo marito Humpty viene rivoluzionata dal ritorno a casa di Carolina, la figlia di Humpty in fuga dal marito gangster.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Wonder Wheel
Attori principali: Jim Belushi, Juno Temple, Justin Timberlake, Kate Winslet, Max Casella, Jack Gore, David Krumholtz, Robert C. Kirk, Tommy Nohilly, Tony Sirico, Steve Schirripa, John Doumanian, Tom Guiry, Gregory Dann, Bobby Slayton, Michael Zegarski, Geneva Carr, Ed Jewett, Debi Mazar, Danielle Ferland, Maddie Corman, Jacob Berger, Jenna Stern, Michael Striano, John Mainieri, Candice A. Buenrostro, Matthew Maher, Amelie McKendry, Frankie Petrosino, Brittini Schreiber, Jillian Shields, Marie Smalley, Nico Petrosino, Julia Losner, Mostra tutti

Regia: Woody Allen
Sceneggiatura/Autore: Woody Allen
Fotografia: Vittorio Storaro
Costumi: Suzy Benzinger
Produttore: Letty Aronson, Edward Walson, Adam B. Stern, Erika Aronson, Ron Chez, Mark Attanasio
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming La ruota delle meraviglie

Di anno in anno / 20 Novembre 2022 in La ruota delle meraviglie

Eccoci qua di anno in anno con Woody Allen.
La Cafè Society del’anno prima non mi entusiasmò più di tanto e avevo paura che questo film fosse sulla stessa lunghezza d’onda data l’ambientazione d’epoca e la seconda e consecutiva collaborazione con Vittorio Storaro.
Invece mi sono ricreduto grazie alla magica fotografia di Vittorio Storaro, evidente in ogni singolo fotogramma ed essenziale per la caratterizzazione dei personaggi. La trama e i temi sono quelli tipici di Woody Allen, nulla di nuovo naturalmente, tuttavia abbelliti da una cornice anni 50 creata benissimo e, rispetto alla Cafè Society degli anni 30, con molto più movimento e situazioni bizzarre che movimentano la storia.
La Winslet molto brava, tutto regge su di lei.

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si riparte dal via / 5 Luglio 2020 in La ruota delle meraviglie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La ruota delle meraviglie sembra osservare cinicamente la ruota della vita dei nostri protagonisti, in cui tutto torna all’inizio, alla fine di un giro di ruota (o di giostra), ma in cui non ci sono molte meraviglie. Vite che si erano sollevate, ma tornano distrutte come al punto di partenza, e i due sposi dovranno ricostruire insieme le loro vite spezzate, riprendendo la loro routine. Lo sfondo della storia resta identico, la ruota gira e il ragazzo continua ad appiccare i fuochi.
La luce, la pioggia illuminano in modo magnifico i volti dei personaggi.

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Poetico… / 28 Novembre 2018 in La ruota delle meraviglie

Premetto che non sono un grande amante di Woody Allen, anche se sino rimasto sbalordito da alcuni suoi capolavori… eppure neanche questo film, sebbene sia poetico e sognatore, riesce ad essere un gioiello.
Brilla, sì, con la romantica letezza della ruota di aconey island, il mare, le luci del tramonto, e personaggi eccentrici, con le loro manie e nevrosi.
È la classica ricetta di Woody, ma ci piace.
Peccato che non credo lasci un gran segno, come per esempio ha fatto per me ‘Midnight In Paris’. Bello ma non eccellente.
Bravissima la Winslet, un po’ più scialbo invece Timberlake, mentre Belushi che sguazza in un personaggio fatto su misura per lui!
Dai, un film sulla sufficienza.
Ma poteva ambire a qualcosa di più.

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Un ottimo lavoro. / 27 Agosto 2018 in La ruota delle meraviglie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Eccitante, sorprendente, pieno di colpi di scena, storia incalzante e mai noiosa, finale mozzafiato… Questi gli attributi del film idealmente perfetto. Ebbene, quello che molti credono un vecchietto rimbambito, sorprende ancora per la sua capacità di andare controcorrente, scardinando i canoni senza deludere. Il vecchio Woody ha portato sul grande schermo una storia. Né più, né meno.
Personaggi statici, provenienti da un passato dinamico. È questo che dovrebbe cogliere chi osserva: il vissuto e le scelte di ognuno dei protagonisti, li hanno condotti fino al punto della loro vita da cui parte il film.
Chi si è impegnato a smettere di bere per ritrovare l’armonia familiare, chi ha rinunciato ai propri sogni, chi scappa da un matrimonio difficile, chi ha imparato ad esprimersi appiccando incendi, chi si trova lì per caso.

Nessun colpo di scena, ma semplice, drammatico quotidiano. Le debolezze umane, gli eventi spiacevoli, i momenti di tensione, il vacillare della forza di volontà, sono temi fondamentali del film.
La staticità dei personaggi impone loro, malgrado gli intenti di migliorare, di restare inermi al flusso burrascoso e travolgente degli eventi.

Da non sottovalutare la magia dei colori, indubbi co-protagonisti.
Gli allegri suoni del Luna Park e il crepitio della gente in Coney Island si stagliano magistralmente in antitesi col dramma quotidiano della famiglia Rannell, portando lo spettatore quasi a rifiutare il clima di palpabili allegria e leggerezza del posto.

Indiscutibilmente di rilievo su tutti la Winslet, nulla togliendo ad un cast di per sé interessante.

Un film che vale assolutamente la pena di vedere, senza se e senza ma.

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La commovente bravura di Allen / 30 Aprile 2018 in La ruota delle meraviglie

Se ripenso alla prova della Winslet in questo film non posso che rimarcare un fatto già noto: la premiazione agli Academy è la fiera dell’ipocrisia, non candidarla agli Oscar è stata una follia. Certo ora chi lavora con Woody Allen è un ammorbato, perchè il gotha di quegli illuminati hanno il governo sulla Morale (fino al prossimo Weinstein, chiaro). E voi direte uh che palle la solfa sull’ipocrisia hollywoodiana; e avete ragione, la smetto. Ma badate bene di non lasciarvi fregare, non fate lo sbaglio di perdervi questo capolavoro di performance perchè ritenete Woody un vecchio bavoso, o perchè siete rimasti fermi ai bei tempi di Manhattan e Annie Hall. Questo film è stupendo perchè brilla di una prova definitiva, di quelle da togliere il fiato, di una attrice che sì, è sempre stata brava ma non aveva mai raggiunto questo livello. Ed è stupendo perchè l’estro cromatico di Vittorio Storaro qui compie una magia. A chi lo dava per morto o per spento o per sbiadito o per un regista che ha smarrito sè stesso, questa è una risposta da lasciare commossi. Sì, trovo la bravura del vecchietto Allen commovente e voglio rivedere questo film migliaia di volte. (no, ok, questo no, era per enfatizzare)

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