10050 Cielo Drive

La povera Sharon Tate ha avuto piu’ fama per la sua orribile morte che per la sua carriera cinematografica.
Questo film e’ l’ennesima trasposizione su schermo di quella terrificante notte del 9 Agosto di cinquantatre’ anni fa, un film essenziale che non si perde in tanti inutili preamboli e lungaggini e mostra subito i crudi fatti e lo fa abbastanza bene, perdendosi un po’ nei vari cliche’ del genere ma la storia viene trattata con molto garbo(ho apprezzato tanto il fatto di non far vedere la violenza perpetrata ai danni delle povere vittime, una scelta intelligente, delicata e rispettosa nei confronti degli sciagurati e delle loro famiglie).
Un film che appassiona e soprattutto inquieta molto, soprattutto per l’insensatezza di tutto l’avvenimento(non c’e’ e non c’e’ mai stato un movente) e finalmente una durata consona per una pellicola cinematografica.
Brava Kate Cassidy nei panni della Tate.

L’unica cosa che differenzia questo film da altri del genere (tipo “The Strangers” o “You’re Next) è l’angoscia che trasmette.
Non per la violenza in sè, anche troppo gratuita, ma per il fatto che questi fatti siano realmente successi, all’epoca di Charles Manson.
Difatti alla fine della pellicola, nomi e volti reali vengono susseguiti da interviste e telenews dell’epoca.
Questa cosa fa più paura di tutto il film!
Sufficiente. 6.