Recensione su I segreti di Wind River

Buon thriller con una particolare ambientazione anche se i paragoni con “Il silenzio degli innocenti” sono un po’ azzardati.
Cory Lambert (Jeremy Renner) protegge gli animali dai predatori nella riserva indiana di Wind River. Divorziato, con un figlio di 10 anni e con un lutto familiare alle spalle. Durante una battuta di caccia a dei puma, si imbatte nel corpo di una giovane ragazza. A indagare sulla sua morte arriva l’agente dell’Fbi Jane Banner (Elizabeth Olsen) piuttosto inesperta e impreparata al clima locale.
L’indagine si basa più sulle tracce (orme) che sugli indizi; la collaborazione tra Jane e Cory è buona e li porterà sulla strada giusta pur con qualche pericolo.
Forse, vista l’ambientazione, il silenzio sarebbe stato più corretto rispetto a qualche voce di sottofondo. Inoltre pensavo a più omicidi (l’accostamento con Il silenzio degli innocenti mi aveva tratto in inganno) ma il film mantiene un buon ritmo. Splendida l’idea del flashback sull’omicidio, inserita al momento giusto (anche se subito non tutti gli spettatori presenti al cinema lo avevano capito).
Nel resto del cast da citare Graham Green nei panni del suocero di Cory.