Recensione su Dove osano le aquile

Una sceneggiatura brillante, anche se molto intricata, per una storia di spionaggio e controspionaggio in cui alla lunga non si capisce bene chi veramente stia facendo il doppio gioco.
Un film spettacolare, intenso ed interessante soprattutto per l’incrocio di generi (spionaggio, guerra, avventura), che ha tenuto molto bene nonostante il passare degli anni.
Pur senza grosse pretese, fornisce ottimo entertainment e notevoli grattacapi allo spettatore, che può far fatica a star dietro ai numerosi voltafaccia e colpi di scena.
I due attori principali se la cavano discretamente: oltre al già maturo Richard Burton, un Clint Eastwood appena consacrato dalla Trilogia del dollaro di Leone.
Memorabili le ambientazioni austriache, nel salisburghese.