Chiamata da uno sconosciuto

Il mestiere della babysitter a quanto pare in America è uno tra i più pericolosi, queste poverette vengono sempre prese di mira da un pazzoide che vuole farle fuori(tra l’altro i bambini che devono guardare vivono sempre in case sperdute) e se siete amiche delle babysitter, beh è meglio non presentarsi a casa per fare compagnia alla povera malcapitata perché si rischia di fare una brutta fine.
Questo film,  per metà remake di “Quando chiama uno sconosciuto” del 1979, devo dire che è abbastanza soporifero, c’è  pochissima tensione(e per un thriller è una gran pecca) e soprattutto manca di una trama(chi è questo persecutore? Perché si comporta così? Alla fine non viene spiegato nulla).
Dal punto di vista scenografico è discreto(anche se a me quella casa ultratecnologica immersa in una specie di palude mette i brividi) ma per il resto annoia per la maggior parte del suo minutaggio.

Beh, devo dire che un thirller decente ogni tanto si trova!
rivisto a distanza di 10 anni (non me ne ricordavo neanche un secondo!) mi ha lasciato di stucco nel vedere che mi trasmetteva l’angoscia giusta!!!
Oddio, non è un film da strippartsi di paura, ma regge bene la scena, la protagonista carina e bravina fa la sua parte e l’angosciosa e tecnologica casa fa da teatro di questa inquietante serata da baby sitter.
La battuta celebre sembra ripresa da “Scream” (“-Che cosa vuoi? – Il tuo sangue sul mio corpo…” è un po come quella in cui risponde “Voglio vedere come sono fatte le tue budella…tra l’altro più cruenta!) ma a parte questo, se non l ‘avete visto fatelo, è carino. 6.

M’aspettavo chissà che cosa, abituata a guardare film di livello diverso, dove il tizio che ti aiuta per tutto il film si scopre essere l’aiutante dell’assassino o addirittura l’assassino.

Qui è semplicemente un film dove il pazzo segue le sue abitudini da … pazzo, stressando con telefonate anonime l’individuo o la famiglia scelta per poi ucciderla successivamente. Ovviamente in questo caso la protagonista quasi anonima Camilla Bell riesce a sopravvivere sempre per quella regola che il protagonista non muore mai!

Ne consiglio la visione e inviterei comunque ha spegnere i telefoni perchè il film prende così tanto da farti saltare sulla sedia al primo squillo di telefono.