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Ciao Pussycat

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30 Dicembre 2013 in Ciao Pussycat

Esordio come attore e come sceneggiatore (di un lungometraggio) di Woody Allen, una commediola degli equivoci simpatica e caotica, tra Boccaccio e Hemingway.
Si intravedono quelli che saranno i temi forti della cinematografia alleniana, dalla psicanalisi allo humour nevrotico e cervellotico.
Apprezzabile l’iniziale ambientazione parigina, che sembra richiamare gli anni della Generazione perduta, con alcune scene girate alla mitica Closerie des lilas.
Un grande Peter Sellers, che regala le situazioni comicamente più interessanti della pellicola (soprattutto in coppia con la pachidermica moglie wagneriana). Woody per nulla impacciato nel suo primo ruolo da attore, pur secondario. Peter O’Toole nella parte del piacione suo malgrado (“è strano, quando la luce mi colpisce in un certo modo, sono quasi bello”): forse più adatto ad altri ruoli.
Regia adeguatamente frenetica di Clive Donner. Memorabile il motivetto iniziale cantato da Tom Jones.

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30 Gennaio 2013 in Ciao Pussycat

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Allora, dev’esser successo così. Ci stava un giorno annoiato questo giovane sceneggiatore, molto spiritoso e molto jewish, con il cazzo molto duro. E allora gli è venuto in mente di scrivere questa commedia slapstick-erotic-funny-chic. Lo sceneggiatore si chiamava Woody Allen, che si è pure ritagliato una particina da non protagonista sfigato, il film è del 1965 ed è il primo film in cui appare da attore. C’è un cast a prova di bomba, c’è Peter O’Toole che chiama tutte pussycat (dovrei provare anch’io) e tutte gli cascano ai piedi, e Peter Sellers con la parrucca a fare lo psicosessuologo arrapato, e la Principessa Sissy che vorrebbe redimere il primo Peter e così via. Il vortice si accentua nel finale, in cui tutti convergono in un unico albergo, quelli con i corridoi lunghi e tante stanze da cui entrare e uscire a precipizio, e desiderano e pulsano e ruotano e impazzano.
“Una trovata su due fa cilecca, ma l’altra scintilla. ” (lo dice l’evergreen Morandini. Che io non apprezzo, perché ha il vizio di raccontare tutto il film prima che tu lo abbia visto. E che cazzo lo guardo a fare così, scusa? Però, come in questa frase, non si può dire sia privo del dono della sintesi).

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7 Febbraio 2012 in Ciao Pussycat

Parliamo del 1965… Non ci si può aspettare un capolavoro. E’ una commedia pseudo-erotica scritta da Woody Allen che però non brilla certo di una grande inventiva. In alcuni tratti è divertente ma in molti anche un po’ noiosa e banale.
La sufficienza è un stiracchiata ma di bocciarlo completamente non me la sento.
Si può perdere tranquilamente…

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