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What Did Jack Do?

/ 20206.337 voti

What did David do? / 2 Maggio 2020 in What Did Jack Do?

Che cosa ha fatto David Lynch? Cos’è questa ennesima oscenità frutto di un aborto intellettuale pretenzioso?

What Did Jack Do? è un cortometraggio della durata di 17 minuti che vede David Lynch interrogare una scimmia su un presunto omicidio commesso da lei stessa, utilizzando un linguaggio criptico e in codice composto – tanto per cambià – da frasi totalmente sconnesse e prive di qualsivoglia logica e trama, il tutto in un atmosfera thriller-noir che ricorda Eraserhead e l’ultima stagione di Twin Peaks. La durata è eccessivamente lunga. Fosse durato 5 minuti avrei pure dato qualche voto in più ma 17 minuti per questa oscenità finto-artistico intellettuale sono illegali. Ma poteva andare peggio. Lynch avrebbe potuto farci un film di tre ore come con Inland Empire.

What Did Jack Do? è l’ennesimo prodotto spazzatura partorita dalla mente ormai priva di idee di David Lynch, dal 2002 a questa parte in un turbinio di no-sense iniziato con i corti di Rabbits e proseguita con Inland Empire (il peggior film del regista). Inutile cercare di trovare un senso, un significato profondo di carattere filosofico-psicologico-esistenziale perché un’altra volta Lynch qui si è divertito a mettere in scena un’opera grottesca fine a se stessa. Credo che ormai sia a corto di idee, e consapevole del fatto che i critici e il suo fandom di feticisti lo idolatreranno a prescindere visto il marchio di fabbrica che ha saputo crearsi con prodotti qualitativamente interessanti e un personaggio carismatico ed estrorso, questi se ne esce con idee del genere per mantenersi attivo e racimolare attenzioni e denaro.

Come sempre, quando si parla di Lynch: non è tanto importante ciò che si fa, ma chi lo fa. Lynch ormai ridotto a un qualsiasi Duchamp o Piero Manzoni.

In ultimo, mette davvero tristezza vedere gente votare 8, 9 e 10 questo cortometraggio (probabilmente solo per dare un’idea fasulla di essere colti e avanguardisti) mentre opere che meriterebbero maggiori riconoscimenti, la butto là: Bandersnatch, un interessante progetto di film interattivo contemporaneo ha appena una media superiore al 6.

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Il vero amore è come una banana / 21 Gennaio 2020 in What Did Jack Do?

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Nel 2016, David Lynch scrive, dirige, interpreta e monta il cortometraggio What Did Jack Do?, ma poi lo mette in un cassetto e decide di pubblicarlo su Netflix nel 2020, in occasione del suo 74mo compleanno.
Nel complesso, sembra un divertissement di Lynch e poco più, ma devo dire che, nella su brevità (neppure 17 minuti), ha saputo turbarmi e farmi ridere.

Il corto è surreale, onirico e bizzarro come, in fondo, dài, ci si aspetta da Lynch. Girato in b/n, riporta alla memoria illustri precedenti lynchiani.
Il regista interpreta un investigatore amante di metafore un po’ trite alle prese con un sospettato di omicidio, la scimmia parlante Jack.
Il primate ha una bocca umana (realizzata con una tecnica che ricorda il vecchio -e per me spaventoso- Syncro-Vox usato in antidiluviani cartoni animati come l’americano Clutch Cargo) e una vocina con la s sibilante.
Con l’avanzare dell’interrogatorio, si comprende che la vicenda si svolge in un mondo in cui convivono esseri umani e animali, se non antropomorfi, perlomeno dotati di caratteristiche fisiche ed estetiche umane, come Jack, che, oltre ad avere un muso da uomo (e le labbra di Lynch, molto probabilmente), indossa un completo azzimato e canta ispirato un brano d’amore (composto da Lynch) dedicato all’affascinante Toototabon (non voglio svelare di chi si tratta, ho detto fin troppo).

Insomma, più che per lo sviluppo narrativo, il corto di Lynch si fa notare per la stramberia della situazione e dei dialoghi degna, appunto, di un sogno, ma di un sogno hard boiled, ché le atmosfere sono quelle di un noir anni Quaranta, a conti fatti (Prima di tutto quel casino, un coniglio rosso l’avevo visto solo in sogno).
Niente di trascendentale, ma, com’è come non è, mi ha fatto venire una voglia matta di vedere un nuovo (ma più articolato) inedito (lungometraggio) di Lynch.

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