Recensione su ...E ora parliamo di Kevin

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7 Dicembre 2013

Per quel che mi riguarda, se non fosse per tutti gli spunti narrativi presenti ed ignorati e la superficialità con cui viene trattato il rapporto tra Kevin e sua madre, questo sarebbe potuto essere un gran bel film.
L’odio che questo ragazzo prova per la madre sembra avere radici nel profondo disagio che la stessa vive durante la gravidanza e successivamente durante il parto (ragion per cui mi sarebbe piaciuto che la pellicola approfondisse anche il periodo della seconda gravidanza che avrà “esiti” completamente differenti) tuttavia il modo in cui questo risentimento si evolve e le ragioni che spingeranno poi il ragazzo a fare quello che farà durante tutto il suo percorso ci rimarranno quasi o totalmente oscure; il film infatti si limiterà a disseminare indizziucci a caso per il resto della sua durata, utili solo a farci comprendere l’effettiva disfunzionalità della psiche del ragazzo (e forse di entrambi i genitori) ma senza approfondire più di tanto.
Un altra cosa che m’ha irritato non poco è il fatto che figlia 2 e padre siano personaggi quasi inutili, mi spiego: Dal momento che il regista non ha voluto approfondire il rapporto madre/figlio avrebbe quantomeno potuto caratterizzare meglio questi due personaggi ed inserirli adeguatamente nel contesto. Il loro ruolo assolutamente passivo sarebbe stato accettabile nella misura in cui i personaggi principali fossero effettivamente predominanti anziché goffamente onnipresenti.
Ciò che mi ha spinta, comunque, a dare un sette (che è più un sei virgola otto) a questo film è la straordinaria interpretazione della Swinton e di entrambi gli attori che hanno impersonato Kevin (grande e piccino) e l’eccellente rappresentazione del periodo di “disperazione e dolore” della protagonista.
A mio avviso questa pellicola eccelle nella resa delle conclusioni ma pecca in quella delle premesse, il che rende, in ultima analisi, la struttura del film poco più che mediocre.

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