Recensione su Viva Zapata!

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Viva Zapata!
Regia:

16 Ottobre 2013

Reforma, Libertad, Justicia y Ley.
VIVA ZAPATA !

Diretto da Elia Kazan il film è ambientato nel Messico dei primi del Novecento.
E’ Porfirio Diaz a governare il Paese, un uomo che da trent’anni dirige lo Stato Centro-Americano in modo personalistico. Una figura controversa paragonabile a un dittatore.
In questo periodo il Messico vive una fase tanto controversa quanto la figura che lo domina.
Sviluppo economico da un lato, mancanza dei diritti, per i contadini in primis, dall’altro.
Ricchi e potenti facevano la bella vita a discapito dei peones.

Ecco emergere Zapata, interpretato da Marlon Brando adattissimo alla parte ma con dei baffi ridicoli, un uomo del popolo, uno che si è fatto da solo. Egli è la persona giusta al momento giusto.
La voce dei poveri peones oppressi dai grandi proprietari terrieri. Zapata è di animo nobile, nobili sono le sue origini, e pur essendo un buono non ci va per la leggera. Il Messico doveva diventare un paese più giusto, la via che scelse consisteva nella lotta armata. Il primo obiettivo di questa ? La terra ai contadini, senza scordare naturalmente leggi degne di una Democrazia, Riforme e Giustizia.
Secondo Zapata, per ottenere tutto questo, si doveva esser pronti a combattere. I contadini dovevano difendersi, per la vita legata alla terra prima e per un Messico migliore poi. Insomma il tirannicidio diveniva lecito (tirannicidio che non avvenne, Diaz si esiliò volontariamente in Francia).
Egli in poco tempo passa da semplice e povero peone a simbolo della Rivoluzione.
Un grande film che lascia spazio alla superstizione dei nativi del luogo (bellissima la scena finale del cavallo bianco/Zapata sul monte) e soprattutto lascia spazio alla figura del fratello del nostro eroe, interpretata da Anthony Quinn.

Il potere, logora chi non ce l’ha. Logora tutti tranne Zapata.

DonMax

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