21 Agosto 2013 in Visitor Q
Visitor Q
di Takashi Miike
Il film si apre con un padre di famiglia che va a letto con una prostituta. La prostituta è sua figlia.
Allucinante eh ? Siamo appena all’inizio.
Si cambia scenario, c’è un bambino che massacra di botte la madre ma viene massacrato a sua volta da dei piccoli criminali (avete notato come la parola “bullismo” sia un tantino abusata ? Questi ragazzi distruggono la casa della famiglia in questione con dei fuochi d’artificio tanto potenti quanto le granate. Bulli un ca**o quindi, veri e propri figli di puttana).
Tornando al punto, c’è una famiglia problematica, sull’orlo dell’esaurimento, in procinto dell’ ‘autodistruzione e riceve la visita di un personaggio misterioso, ovvero il Visitor Q del titolo che la riporterà sulla retta via.
Ora, l’idea è figa ma per quale motivo devi rendermi gratuitamente pornografico il tutto ? Vada per la crudezza delle immagini, vada per il padre che si bomba la figlia ma era sinceramente necessaria la parte dove ci si tromba una morta ?
Capite ? UNO CHE SI TROMBA UNA MORTA.
E poi questa nel post-mortem si libera, nel senso che defeca. Non era abbastanza la scena dove sono strapazzati dei capezzoli dai quali esce del latte ?
Esagerato.
Miike certe volte mi fa inca**are parecchio, forse è un problema mio, non lo nego ma c’è modo e modo di trattare un argomento.
Si passa dal ridere al disgusto in 10 secondi.
Da notare come in una scena ci sia la giraffa pendente.
-DonMax-