Vice - L'uomo nell'ombra
/ 20187.0114 votiIl film racconta l'ascesa all'interno della Casa Bianca del politico repubblicano e conservatore Dick Cheaney, diventato vicepresidente degli Stati Uniti, durante i mandati di George W. Bush.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Vice
Attori principali:
Christian Bale
Amy Adams
Shea Whigham
Eddie Marsan
Stefania LaVie OwenAdam Bartley, Alfred Molina, Steve Carell, Sam Rockwell, Tyler Perry, Alison Pill, Jesse Plemons, Alex MacNicoll, Aidan Gail, Cailee Spaeny, Colyse Harger, Lily Rabe, Violet Hicks, Justin Kirk, Don McManus, LisaGay Hamilton, Stephen Adly Guirgis, Matthew Jacobs, Kirk Bovill, Jillian Armenante, Bill Camp, Fay Masterson, Naomi Watts, Joseph Beck, Paul Perri, Brandon Sklenar, Vanessa Cloke, Brandon Firla, Abigail Marlowe, Jeff Bosley, Melody Hollis, Pilar Holland, Matt Miller, Robert L. Hughes, Mark Bramhall, Tiffany Smith, Brandon Bales, Sam Massaro, Paul Yoo, Kevin Flood, Mike Pence, Hillary Clinton, Jimmy Carter, Barack Obama, Gordon Brown, Henry Kissinger, John G. Roberts Jr., Osama bin Laden, Tony Blair, Tom Brokaw, Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Mr. T, Benito Mussolini, Richard Nixon, Nancy Reagan, Ronald Reagan, Jeff Sessions, Barbara Walters, Mostra tutti
Regia:
Adam McKay
Sceneggiatura/Autore: Adam McKay
Colonna sonora: Nicholas Britell
Fotografia: Greig Fraser
Costumi: Susan Matheson, Debra Beebe
Produttore: Brad Pitt, Will Ferrell, Dede Gardner, Jeff G. Waxman, Adam McKay, Kevin J. Messick, Chelsea Barnard, Jeremy Kleiner, Megan Ellison, Jillian Longnecker, Robyn Wholey
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia, Storia, Biografico
Durata: 132 minuti
Dove vedere in streaming Vice - L'uomo nell'ombra
Vice è quello che si ottiene quando l’intento della denuncia politica non va a scapito del linguaggio propriamente cinematografico: un piccolo capolavoro. Continue variazioni di tono, lungo l’intera gamma che va dal dramma alla satira (variazioni che qualcuno, chissà perché, ha considerato un difetto del film); continue invenzioni, come quella esilarante dei titoli di coda che iniziano a scorrere a un terzo circa del film; un grandissimo Christian Bale, completamente trasformato dal trucco; un cast di attori somigliantissimi agli originali (per un attimo mi sono chiesto come diavolo avesse fatto Condoleezza Rice ad accettare di recitare nel film); un ritmo sempre sostenuto – c’è qualche sfilacciamento solo nella storia del trapianto.
Ma prima di ogni altra cosa c’è una riflessione sulla natura dei potenti. Cosa unisce lo sconsiderato ubriacone che vediamo nella prima scena al freddo, diabolico calcolatore vicepresidente della scena seguente? Nella traiettoria dell’uomo, come Adam McKay la ricostruisce, non c’è in realtà soluzione di continuità: Cheney diventa sì più cauto, più silenzioso, ma nell’intimo è ancora lo stolido stagista dei primi tempi. Ed è questa stolidità uno dei segreti meglio custoditi del potere: quella che spesso dà la fiducia in sé necessaria alla scalata al vertice. The best lack all conviction, mentre i peggiori non sono demoni incarnati – Cheney nel film non è estraneo agli affetti familiari (entro certi limiti) – ma semplicemente narcisi amorali, che solo l’infinità credulità degli uomini pone e mantiene al potere.
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Film che racconta l’ascesa politica di Dick Cheney (Christian Bale); da ubriacone del Wyoming a vicepresidente degli Stati Uniti.
Il film alterna momenti interessanti e satirici ad altre scene più piatte e noiose.
Alcune particolarità sono: i finti titoli di coda a metà film (che lasciavano supporre una possibile sliding doors se Cheney avesse mollato in quel momento), il teatro delle “figurine politiche” mosso da una mano invisibile mentre Cheney è riunito con il suo staff, la moglie Lynne (Amy Adams) che assomiglia quasi a una Lady Macbeth assetata di potere.
I giochi politici, la piccola pausa al potere dopo che i repubblicani perdono la presidenza, la tragedia dell’11 settembre che però per Dick Cheney diventa il momento clou della sua carriera.
Particolare anche il fatto del narratore (non svelo chi è per non anticipare troppo).
Nel resto del cast da citare Steve Carell nei panni di Rumsfeld, una sorte di mentore nella scena politica per Cheney, Sam Rockwell è George Bush jr., Alison Pill è la figlia (quella omosessuale) di Cheney.
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Irriverente ripassino di storia fatto non dallo studente più preparato, ma bensì da quello più simpatico e anche un po’ frustrato se vogliamo.